Coronavirus
2 giorni fa le polemiche per assembramenti in Valle d'Aosta
Covid. Alto Adige: "Impianti sciistici aperti anche ad amatori"
Tra le misure dell'ultimo Dpcm, lo stop agli impianti da sci. Ma per quanto riguarda gli amatoriali è previsto che siano "aperti solo subordinatamente all'adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone"
In Alto Adige i due comprensori sciistici attualmente aperti - Solda e Val Senales - potranno essere utilizzati sia dagli atleti professionisti e non professionisti che dagli sciatori amatoriali. E' quanto previsto al punto 46 dell'ordinanza del governatore altoatesino Arno Kompatscher in vigore da oggi in materia di prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.
Nel frattempo l'Associazione Nazionale Esercenti Funiviari dell'Alto Adige sostiene che "gli impianti di risalita vanno parificati al trasporto pubblico locale e una loro chiusura rappresenterebbe un duro colpo per molte zone di montagna che sopravvivono solo grazie al turismo e non hanno altri introiti". Secondo l'Anef se chiuderanno gli impianti, "chiuderanno anche gli alberghi e l'economia in questi paesi si fermerà" aggiungendo che "sciovie e seggiovie non rappresentano nessun problema perchè sono all'aria aperta". Come spiega l'associazione, "la seconda ondata di contagi di certo non può essere attribuita ai centri sciistici perchè erano ancora chiusi: lo sci è uno sport all'aria aperta e non può essere trattato allo stesso modo di palestre e piscine".
Dpcm: per amatoriali apertura subordinata linee guida Province autonome
Tra le ultime misure introdotte nel Dpcm - entrato in vigore dalle 24 di ieri sera, fino al 24 novembre - c'è quella dello stop agli impianti di sci: "Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici; gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (CIP)" e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali ed internazionali o lo svolgimento di tali competizioni".
Per quanto riguarda gli sciatori amatoriali si specifica che "gli impianti sono aperti solo subordinatamente all'adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti".
Decisione a 2 giorni dalle polemiche per assembramenti di Cervinia, in Valle d'Aosta
La decisione arriva a 48 ore dalle polemiche seguite agli assembramenti a Cervinia, in Valle d'Aosta, letteralmente presa d'assalto nel giorno dell'avvio della stagione sciistica. Le immagini di lunghe file alle casse e gente stipata nelle funivie, in periodo di emergenza Covid, hanno indignato il popolo dei social.
Nel frattempo l'Associazione Nazionale Esercenti Funiviari dell'Alto Adige sostiene che "gli impianti di risalita vanno parificati al trasporto pubblico locale e una loro chiusura rappresenterebbe un duro colpo per molte zone di montagna che sopravvivono solo grazie al turismo e non hanno altri introiti". Secondo l'Anef se chiuderanno gli impianti, "chiuderanno anche gli alberghi e l'economia in questi paesi si fermerà" aggiungendo che "sciovie e seggiovie non rappresentano nessun problema perchè sono all'aria aperta". Come spiega l'associazione, "la seconda ondata di contagi di certo non può essere attribuita ai centri sciistici perchè erano ancora chiusi: lo sci è uno sport all'aria aperta e non può essere trattato allo stesso modo di palestre e piscine".
Dpcm: per amatoriali apertura subordinata linee guida Province autonome
Tra le ultime misure introdotte nel Dpcm - entrato in vigore dalle 24 di ieri sera, fino al 24 novembre - c'è quella dello stop agli impianti di sci: "Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici; gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (CIP)" e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali ed internazionali o lo svolgimento di tali competizioni".
Per quanto riguarda gli sciatori amatoriali si specifica che "gli impianti sono aperti solo subordinatamente all'adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti".
Decisione a 2 giorni dalle polemiche per assembramenti di Cervinia, in Valle d'Aosta
La decisione arriva a 48 ore dalle polemiche seguite agli assembramenti a Cervinia, in Valle d'Aosta, letteralmente presa d'assalto nel giorno dell'avvio della stagione sciistica. Le immagini di lunghe file alle casse e gente stipata nelle funivie, in periodo di emergenza Covid, hanno indignato il popolo dei social.