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Coronavirus

Crescono anche i ricoveri in terapia intensiva

Covid: da oggi il Friuli Venezia Giulia in zona gialla, i contagi in Italia sono saliti del 25,51%

Stretta sui controlli determinata dal decreto che introduce il Green Pass rafforzato: il ministro Lamorgese fa il punto con i venti prefetti dei capoluoghi di regione, il capo della Polizia ed i comandanti generali di Carabinieri e Guardia di finanza. Il nodo, in particolare, è quello di assicurare verifiche a campione su bus e metropolitane

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Da questa mattina, il Friuli Venezia Giulia, prima regione italiana, è in zona gialla. La principale disposizione prevede l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto e in presenza di altre persone con l'evidenza che non serve durante le passeggiate in solitaria o in caso di attività fisica durante la quale dovrà comunque essere osservata la distanza di almeno due metri da altre persone. Inoltre, in regione sarà già valido il nuovo certificato verde denominato "Green pass rafforzato" che è destinato a chi è vaccinato o guarito e il cui possesso, per motivi di adeguamento tecnologico, potrà essere dimostrato fino al 5 dicembre 2021 solo esibendo il modello cartaceo che quindi dovrà essere stampato oppure avere la fotografia integrale dello stesso.

Ai possessori del "Green pass rafforzato" sarà consentito l'accesso a spettacoli, eventi sportivi (come gli stadi e i palazzetti dello sport), nei bar e ristoranti per il consumo al tavolo e al chiuso. Inoltre, il "Green pass rafforzato" sarà necessario per accedere a feste e discoteche oppure alle cerimonie pubbliche.  Il tampone che permette di avere il "Green pass base" sarà ancora valido per andare al lavoro e per gli spostamenti a lunga percorrenza oltreché per l'ingresso nelle piscine e nelle  palestre.  In questo caso il certificato verde base ha la stessa durata del tampone, ovvero 72 ore nel caso di test molecolare, 48 ore nel caso di test rapido effettuato nelle farmacie o nelle altre strutture attivate in queste settimane.

Contagi in una settimana saliti del 25,51%, aumentano i decessi
Da quanto emerge dall'analisi dei numeri nei bollettini quotidiani forniti da Ministero della Salute e Istituto superiore di Sanità, nella settimana appena trascorsa, 22-28 novembre 2021, i contagi da Covid-19 in Italia sono saliti del 25,51% rispetto alla settimana precedente 15-21 novembre (in totale 82158 casi rilevati contro 65460): una crescita di nuovi casi costante nell'ultimo periodo, visto che sette giorni fa si era rilevato un +27,56% sull'8-14 novembre. Ad aumentare di più, sempre nel confronto tra 22-28 novembre e 15-21 novembre, sono invece i decessi: la scorsa settimana +23,63% (497 vs 402; sette giorni fa l'aumento settimanale delle vittime era stato del 3,08%). Crescono anche i nuovi ingressi in terapia intensiva: +28,67% (386 vs 300; il tasso di aumento è il triplo rispetto a quello della settimana precedente, quando si era segnato un +9,89%).

Strette controlli a Natale, al via vertice Lamorgese-Prefetti
"E' il momento della responsabilità". Mentre l'arrivo della variante Omicron innalza l'allarme in Italia, il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, lavora sulla stretta ai controlli determinata dal decreto legge che introduce il green pass rafforzato a partire dal 6 dicembre. Così la titolare del Viminale che sta partecipando alla riunione da remoto con i venti prefetti dei capoluoghi di regione, il capo della Polizia ed i comandanti generali di Carabinieri e Guardia di finanza. Il nodo, in particolare, è quello di assicurare verifiche a campione su bus e metropolitane. Le forze dell'ordine lamentano carenze negli organici, ma si punterà ad ottimizzarne al massimo l'impiego per garantire un Natale presidiato. Del resto, il premier Mario Draghi, in conferenza stampa dopo l'ultimo cdm, è stato chiaro: "le forze dell'ordine saranno mobilitate in modo totale. C'è tutta una aneddotica sui mancati controlli, bisogna potenziarli".

L'articolo 7 del decreto prevede che ciascun prefetto, sentito il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, adotti "un piano per l'effettuazione costante di controlli, anche a campione, avvalendosi delle forze di polizia e del personale dei corpi di polizia municipale munito della qualifica di agente di pubblica sicurezza, in modo da garantire il rispetto dell'obbligo del possesso delle certificazioni". E', ha spiegato Lamorgese, "un impegno notevole per le forze dell'ordine, ma c'è tutto l'intento di fare il massimo. Peraltro finora non è che non abbiamo fatto nulla. Dall'1 gennaio sono state controllate 28 milioni di persine e 3,6 milioni di locali. Ora si farà di più con le forze che abbiamo". Pare dunque escluso un ulteriore ricorso ai militari. La coperta è corta, denunciano i sindacati di polizia. Ed anche la ministra ricorda "i tagli agli organici fatti ai tempi della spending review: se fossimo di più sarebbe meglio".

Si tratta dunque di impiegare nel modo più efficiente il personale a disposizione, ricorrendo al supporto delle polizie locali e liberando il più possibile agenti dal lavoro amministrativi per dedicarli ai servizi di controllo. Il punto delicato è quello del trasporto pubblico. Impensabile pensare a verifiche puntuali a tappeto su bus e metro (solo a Roma si calcola ogni giorno un volume di 500mila passeggeri) . Saranno organizzati - con la collaborazione delle aziende municipalizzate che saranno chiamate a contribuire in sede di Comitato provinciale per l'ordine pubblico - verifiche a campione su capolinea di autobus e fermate della metropolitana, nonchè nelle principali stazioni per quanto riguarda i traffico ferroviario.

Tenendo conto anche della necessità di non bloccare il servizio, specie in un periodo come quello delle festività con l'aumento delle persone giro. Sul tavolo anche l'ipotesi tornelli per la lettura dei pass, ma non è una soluzione immediata ed ha dei costi che le aziende non paiono disposte ad accollarsi così come quelli legati all'incremento del numero di controllori. Impossibile anche mettere un agente in ogni ristorante, bar o piscina: in questi casi Lamorgese auspica "la collaborazione dei gestori che devono vagliare il pass dei clienti così come nei cinema viene controllato il biglietto di chi entra". Sotto osservazione ci saranno poi le zone della movida e le aree cittadine a rischio assembramenti. Un potenziamento del monitoraggio ci sarà anche ai valichi di frontiera e negli aeroporti, specie alla luce della diffusione di Omicron. Dopo il confronto di oggi  sulle indicazioni generali si riuniranno i Comitati provinciali che attiveranno i piani di controllo sulla base delle esigenze del territorio già nel prossimo weekend per farsi trovare pronti lunedì, quando entrerà in vigore il super green pass. Ogni settimana, poi, ciascun prefetto farà una relazione sui controlli svolti e la invierà al titolare del Viminale.