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Coronavirus

Anticipazioni Bbc

Svolta di Londra: sì ai vaccini ai ragazzi di 12-15 anni

I ragazzi dai 12 ai 15 anni riceveranno in Gran Bretagna una sola dose del vaccino Pfizer

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Il governo britannico si appresta a rovesciare il parere negativo dei consulenti del Joint Committee on Vaccination (Jcvi) sull'allargamento dei vaccini anti Covid a bambini e ragazzi fra 12 e 15 anni sullo sfondo della riapertura delle scuole. Lo anticipa la Bbc, indicando che la formalizzazione potrebbe arrivare a sorpresa domani da Boris Johnson, dopo il responso consegnato oggi dai chief medical officer delle 4 nazioni del Regno: più favorevole di quello del Jcvi. Quest'ultimo nei giorni scorsi aveva scelto di non raccomandare per ora l'allargamento evocando cautele sul rapporto rischi/vantaggi per questa specifica fascia d'età.

I ragazzi dai 12 ai 15 anni riceveranno in Gran Bretagna una sola dose del vaccino Pfizer. Questa la specifica dei 4 chief medical officer (CMO) del Regno Unito che hannno espresso parere favorevole per estendere la copertura vaccinale a questa fascia d'età proprio nel periodo delle riaperture scolastiche. 

Gb fa piani per l'inverno, terza dose e niente lockdown
Via libera al terzo richiamo dei vaccini, a cominciare da anziani e vulnerabili, porte aperte al mantenimento di alcune precauzioni, ma nessuna intenzione ditornare a un lockdown generalizzato.

Sono le linee del piano di contenimento del Covid in vista dell'inverno che il governo Tory britannico di Boris Johnson si appresta a formalizzare per bocca del premier dopo le ultime consultazioni di domani con i suoi esperti medico-scientifici.

Lo anticipano oggi i media, riportando che Johnson e i suoi ministri restano per ora contrari anche solo a immaginare un nuovo confinamento nazionale, riservandosi al limite - nel caso di una nuova impennata invernale dei contagi - di poter reimporre l'uso delle mascherine nei luoghi pubblici come vincolante  (in Inghilterra non è più obbligatorio da nessuna parte dal 19 luglio, ma soltanto "raccomandato" sui trasporti pubblici o nei siti affollati al chiuso) e di riesumare l'indicazione diffusa del lavoro da casa.

Da chiarire invece l'ipotesi d'un possibile alleggerimento delle residue restrizioni sui viaggi: in particolare sulla quarantena precauzionale a domicilio, che del resto secondo un inchiesta giornalistica non sarebbe stata rispettata nei mesi scorsi da circa 300.000 persone.