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Coronavirus

La lotta all'epidemia

Stati Uniti superano la Cina per numero di contagi. Oms: allarme anche per l'Africa

Cresce l'allarme per l'Africa: contagi in 39 Paesi in rapida crescita

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Gli Stati Uniti hanno superato la Cina e l'Italia per numero di casi di coronavirus, diventando il nuovo epicentro dell'epidemia. Secondo i dati della Johns Hopkins University, negli Usa i casi hanno superato quota 100mila, raggiungendo i 100.717: è il primo Paese al mondo a superare tale soglia.

Le morti negli Stati Uniti hanno superato quota 1.500 oggi. A livello globale, il numero di persone con il Covid-19 è vicino a 600mila, ovvero 590.594, e i decessi totali sono 26.943, mentre i ricoverati ammontano a 130.865. L'Italia ha il secondo maggior numero di casi con 86.948 contagiati totali e la Cina è terza con 81.897 persone che hanno contratto il virus.

Commentando il dato, il presidente americano Trump ha messo in dubbio l'affidabilità dei dati diffusi da Pechino. "Non si sa quali siano i numeri della Cina", ha osservato, ribadendo che la pandemia è partita dallo Stato del Dragone e che per questo il virus va chiamato "cinese".

Ha poi ipotizzato che il dato potrebbe rappresentare un "tributo" all'elevato numero di tamponi effettuati in America. "Ne abbiamo fatti più noi in 8 giorni - ha dichiarato - che la Corea del Sud in 8 settimane".

Trump "ordina" a Gm di produrre ventilatori
Trump ha inoltre emesso un ordine oggi che cerca di costringere la General Motors a produrre ventilatori per i pazienti con coronavirus ai sensi del Defense Production Act, una legge federale del 1950 emanata in risposta all'inizio della guerra di Corea.

Il leader della Casa Bianca ha affermato che i negoziati con General Motors sono stati produttivi, ma "la nostra lotta contro il virus è troppo urgente per consentire che il processo di appalto dei contratti continui a seguire il suo corso normale".

"GM stava perdendo tempo", ha attaccato, dopo aver affermato che le sue azioni contribuiranno a garantire la rapida produzione di ventilatori che salveranno le vite degli americani.

Scuole restano chiuse nello stato di New York
Sono 519 i morti per il contagio nello stato di New York, con un aumento di 134 rispetto a giovedì. E' il dato più alto negli Stati Uniti, dove le vittime totali sono 1.358 e i contagi 91.029. A New York sono 44.635 le persone risultate positive, 6.481 quelle ricoverate, 1.583 quelle in terapia intensiva, 2.045 le persone guarite.

I dati sono stati resi noti dal governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo, nel corso della quotidiana conferenza stampa, durante la quale ha precisato che almeno fino al 15 aprile in tutto lo stato di New York le scuole resteranno chiuse. Secondo Cuomo il picco del contagio potrebbe avvenire tra 21 giorni.

Al momento la situazione delle forniture agli ospedali è ancora di piena emergenza: servono 20 milioni di mascherine, ma ne hanno a disposizione solo 1,5 milioni. Dei 30 mila ventilatori richiesti, ne sono arrivati solo 7 mila 700. Ma da Staten Island a Brooklyn, Bronx e Queens, si stanno allestendo strutture d'emergenza che porteranno a 80 mila il numero dei posti letto, +27 mila rispetto ai 53 mila finora disponibili. La richiesta, però, resta alta: sono previsti almeno 140 mila ricoveri.

Il virus c'è in 176 Paesi
Sono oltre 25mila i morti a causa del coronavirus nel mondo, stando agli ultimi dati aggiornati della John Hopkins University. In particolare, sottolinea l'ateneo, i decessi sono 25.035 mentre il numero dei contagi complessivo è di 553.244.

Il virus è diffuso ad oggi in almeno 176 Paesi, sostiene la John Hopkins University.

Espansione in Africa
I contagiati nel mondo sono ora oltre 550.000 mentre i sistemi sanitari di alcuni Paesi rischiano di andare in tilt. I leader del G20, riuniti in video conferenza, hanno assicurato di voler fare fronte comune contro l'epidemia. "Il virus non rispetta alcuna frontiera", hanno dichiarato nel comunicato finale, impegnandosi ad iniettare 5.000 miliardi di liquidità nell'economia globale dove l'impatto è già pesante. Negli Usa sono schizzate a 3,3 milioni le richieste di sussidi di disoccupazione la scorsa settimana: un dato senza precedenti.

Intanto c'è anche la situazione dell'epidemia di coronavirus in Africa, "molto preoccupante: c'è un'evoluzione drammatica, con un aumento geografico del numero dei Paesi e anche del numero dei contagiati". E' l'allarme lanciato dalla direttrice regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'Africa, Matshidiso Rebecca Moeti. Da qualche giorno, "ci sono 39 paesi con circa 300 casi al giorno", per un totale di 2.234 casi, ha aggiunto, avvertendo che le misure di isolamento sono difficili da adottare dove "c'è una vita comunitaria molto forte. Dobbiamo trovare altri metodi di igiene per minimizzare la propagazione".