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Coronavirus

L'aggiornamento in diretta Facebook

Covid-19. Gallera: "In Lombardia -55 in terapia intensiva". Da oggi in giro con protezione volto

A Brescia lanciato il primo modulo per la gestione dell'emergenza lombarda, un'area strutturata e non provvisoria interamente dedicata ai malati Covid-19

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L'aggiornamento sui casi di Covid-19 è stato comunicato in diretta Facebook dall'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. I dati di sabato "sono buoni ma non ci possono portare a ritenere che tutto è dietro le spalle. Siamo qui a smentire una fake news: il paziente 1 è Mattia", il suo è il primo caso di coronavirus la cui positività è stata certificata il 20 febbraio scorso, ha precisato inoltre l'assessore Gallera.

In Lombardia -55 in terapia intensiva
Sono 55 in meno di venerdì le persone ricoverate in terapia intensiva in Lombardia (in totale 1.326) ha spiegato Giulio Gallera, aggiungendo che i decessi sono stati 345. Questo significa che i morti di Coronavirus in regione sono stati 8.656. In totale il numero di positivi sale a 49.118 con un aumento di 1.598, mentre il numero dei ricoverati non in terapia intensiva è 12.002 (+200). I tamponi realizzati sono arrivati a 141.877. Commentando i dati, Gallera ha spiegato che ancora non c'è una riduzione continua e significativa. "Ci stiamo assestando e abbiamo bisogno di dare un'ultima spallata", ha aggiunto tornando a chiedere a tutti di stare a casa.

 

Gallera: "Da ospedali e territorio Brescia risposta straordinaria"
L'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha spiegato quanto visto sabato a Brescia. "Il territorio del bresciano è stato colpito duramente dal coronavirus, ma la reazione condotta dalle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali è stata ed è tuttora, straordinaria. Agli Spedali Civili di Brescia, insieme ai direttori generali dell'Asst Marco Trivelli e di Ats Claudio Sileo, abbiamo fatto il punto sull'emergenza Covid-19, con le iniziative intraprese e quelle da assumere nelle prossime settimane e nei mesi successivi. Subito dopo ho voluto ringraziare personalmente medici, infermieri, operatori e volontari che da settimane si trovano in trincea per prendersi cura delle persone, trasformando ogni angolo dell'ospedale in un posto letto sicuro", ha detto Gallera che non ha dubbi: "Vinciamo noi".

A Brescia nasce reparto strutturato
"Bisogna continuare a resistere, e tutto resterà chiuso fino a fine mese. Ma stiamo già guardando a modelli strutturali fino a quando non arriverà il vaccino" ha dichiarato Gallera. "Dobbiamo anche pensare a curare a regime anche gli altri malati. Per questo oggi a Brescia lanciamo il primo modulo per la gestione dell'emergenza lombarda, un'area interamente dedicata ai malati Covid. Un'area strutturata e non provvisoria". 

In Lombardia in giro con protezione volto
Diventa obbligatorio, in Lombardia, uscire da casa coprendosi il naso e la bocca. Lo prevede un'ordinanza. "L'ordinanza del presidente della Regione - spiega una Nota - introduce l'obbligo per chi esce dalla propria abitazione di proteggere se stessi e gli altri coprendosi naso e bocca con mascherine o anche attraverso semplici foulard e sciarpe. Gli esercizi commerciali al dettaglio già autorizzati (di alimentari e di prima necessità) hanno l'obbligo di fornire i propri clienti di guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per l'igiene delle mani". "Da domenica 5 e fino al prossimo 13 aprile - prosegue la nota - restano in vigore le misure restrittive già stabilite per l'intero territorio lombardo lo scorso 21 marzo con ordinanza regionale". "In particolare il documento regionale conferma la chiusura degli alberghi (con le eccezioni già in vigore), degli studi professionali, dei mercati e tutte le attività non essenziali. Inoltre, sarà possibile acquistare articoli di cartoleria all'interno degli esercizi commerciali che vendono alimentari o beni di prima necessità, già aperti. Sarà anche possibile la vendita di fiori e piante solo con la consegna a domicilio". "Infine, ai sensi del decreto legge del 25 marzo scorso che vieta alla Regione di intervenire sulle attività produttive - conclude la Nota - è stato chiesto al Governo di confermare con un Dpcm specifico, la chiusura dei cantieri edili e di permettere, invece, le attività legate alla filiera silvopastorale (come, ad esempio, il taglio della legna)".