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POLITICA

Seconda giornata di consultazioni

Crisi di governo, oggi il tavolo per il programma

A Montecitorio ci saranno i capigruppo dei partiti della coalizione. Assenti i capipartito. Si allunga la lista delle richieste di Renzi.

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Dagli incontri che il presidente della Camera Roberto Fico, espletando il "mandato esplorativo" che gli è stato conferito dal Quirinale, ha svolto con le delegazioni dei partiti che potrebbero formare la maggioranza per il nuovo Governo, "è emersa la disponibilità comune a procedere con un confronto sui temi e punti programmatici per raggiungere  una sintesi". Lo ha detto lo stesso Fico, parlando in diretta dalla Camera. "Per questo - ha annunciato - ho promosso l'avvio di questo confronto per la mattinata di domani qui a Montecitorio".

Il presidente della Camera ha convocato il tavolo di lavoro per oggi alle 9.30. Prenderanno parte al momento di confronto rappresentanti politici di ogni gruppo incontrato in queste ore. A quanto si apprende, per Italia Viva parteciperanno i capigruppo alla Camera, Maria Elena Boschi, e al Senato, Davide Faraone. Non ci sarà il leader, Matteo Renzi

Le consultazioni
Dopo i colloqui avviati con M5s, Pd, Iv e Leu il Presidente della Camera  ha incontrato ieri il gruppo parlamentare "Europeisti - MAIE - Centro Democratico" del Senato della Repubblica, il gruppo per le Autonomie, i rappresentanti del gruppo Misto di Camera e Senato che fanno riferimento alla maggioranza.



Merlo (Europeisti-Maie-Cd): "Serve governo forte, nostro gruppo rafforzerà maggioranza"
"Speriamo si arrivi a una soluzione al più presto". Lo ha detto Ricardo Merlo, al termine delle consultazioni con Fico. L'esponente del gruppo Europeisti-Maie-Cd del Senato, ha  spiegato che sono "due le emergenze da affrontare subito: l'emergenza sanitaria e quella economica". Dunque, bisogna "archiviare al più presto questa crisi politica, l'Italia ha   bisogno di un governo forte e di una maggioranza coesa con un programma condiviso. Il nostro gruppo rafforzerà la maggioranza e darà il proprio contenuto, siamo disponibili a  collaborare a costruire un programma, pronti a confrontarci su tutto e siamo convinti che la persona giusta per portare avanti il governo sia Giuseppe Conte, unico punto di   equilibrio possibile". Infine, Merlo ha assicurato che si sta già "lavorando sul programma, sicuramente ci saranno altre occasioni di incontro e sarà il presidente Fico a informare" sulle modalità". 

 

Bressa (Autonomie): "Abbiamo indicato Conte, fare in fretta"
"Abbiamo ribadito al presidente Fico la nostra indicazione per un incarico al presidente Conte perché riteniamo che sia la garanzia di una soluzione rapida e che possa garantire continuità con il lavoro del precedente governo, lavoro che per quanto ci riguarda è stato particolarmente soddisfacente". Lo ha detto il senatore Gianclaudio Bressa,  in rappresentanza del gruppo delle Autonomie di palazzo Madama (parte della delegazione del gruppo ha svolto le consultazioni con Fico in  videoconferenza).

"Abbiamo  sottolineato le questioni più urgenti che rappresentano una linea di continuità su lavoro, giustizia e riforme istituzionali. Abbiamo sottolineato - ha aggiunto Bressa - la particolare  esigenza di dare una chiara indicazione per una politica strutturale a favore della montagna e sul problema delle minoranze linguistiche" per quel che riguarda "la legge elettorale,  una legge che garantisca la rappresentanza alle minoranze linguistiche".

Infine, "per noi il lavoro avviato con il ministro D'Incà è più che soddisfacente e dovrebbe essere garantito  dal nuovo governo. Per tutti questi motivi e per la stima che riponiamo in Conte abbiamo dato indicazione non solo di fare in fretta ma di dare l'incarico a Giuseppe  Conte", ha concluso Bressa che ha anche annunciato: "Credo siano previsti già oggi incontri per definire le questioni programmatiche". 

 

Nencini (Psi): "Clima positivo, non sarà governo balneare"
"La delegazione socialista ha sottolineato tre punti: che sia un governo di natura politica, formato sulla maggioranza preesistente allargata a chi vorrà condividere il programma che verrà steso.  Stiamo ragionando di un governo da oggi a fine legislatura". Lo ha detto Riccardo Nencini, in rappresentanza del psi, dopo la consultazione con il Presidente della Camera.

"Potrebbe essere  necessario un programma preciso, puntiglioso e nulla vieta che possa essere condiviso e scritto".  E  aggiunge: "Per noi prioritari Recovery Fund e le relative modifiche, il meccanismo di stabilità  europeo (Mes), una commissione bicamerale per riforme, la scuola, parlo di riapertura". "Abbiamo  trovato un clima positivo. Sarà un governo politico e non balneare", conclude.

Tabacci (Centro Democratico): "Per noi governo politico guidato da Conte"
"Siamo per un governo politico guidato da Giuseppe Conte che porti alla fine della legislatura. Altrimenti l'alternativa è il governo del Presidente della Repubblica, che porti alle elezioni. Questo vorrebbe dire che il Parlamento non è in grado esprime una maggioranza politica". Lo dice il leader del Centro Democratico, Bruno Tabacci, al termine dei colloqui con il presidente della Camera, Roberto Fico.  Secondo Tabacci un governo politico guidato da Conte "rimane il punto di equilibrio".

 

De Petris (Misto): "Ok patto legislatura ma legato a indicazione Conte"
"Bene il patto di legislatura, ma il patto è strettamente collegato all'indicazione per Conte". Lo ha detto la presidente del gruppo Misto del Senato, Loredana De Petris di Leu, al termine delle consultazioni con Fico.

L'esponente di Leu si sofferma dunque sui punti strategici per il suo partito. "Sulla sanità - dice -  siamo tornati dopo tanti anni a investire, su questa linea bisogna proseguire. Sui vaccini la questione  è chiara e riguarda principalmente il tema dei brevetti, così come dicono esperti in tutto  il mondo. Il vaccino oggi è necessario, così come investire per la loro produzione". Dunque De  Petris parla anche della legge elettorale: "come abbiamo detto ad agosto, quando abbiamo  sottoscritto i 19 punti programmatici - ricorda - siamo per un impianto proporzionale con i correttivi necessari dopo la riduzione dei parlamentari".

 

Quirinale: "Mattarella non ha contattato Draghi durante la crisi"
E' destituita di ogni fondamento la notizia, apparsa oggi su alcuni giornali, che il presidente della  Repubblica Sergio Mattarella abbia contattato, da quando si è aperta la crisi di governo, il presidente Mario Draghi. Lo affermano fonti qualificate del Quirinale.