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MONDO

Sochi

Crisi ucraina, Siria, cyber-spionaggio e lotta al terrorismo. Incontro in Russia tra Merkel e Putin

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(ap)
Incontro a Sochi, città balneare del Mar Nero, tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente russo Vladimir Putin. Frau Merkel non si recava in Russia da due anni. Sul tavolo i problemi chiave internazionali, tra cui la lotta al terrorismo, la  situazione in Medio Oriente, l'attuazione degli accordi di Minsk", essenziali per "risolvere la crisi ucraina".
 
La ragione formale della visita della Merkel in Russia, è la preparazione per il vertice del G20 che si terrà ad Amburgo nel mese di luglio.
 
"Non possiamo fare a meno di sfruttare questa visita per parlare di relazioni bilaterali e delle questioni più pressanti, come Ucraina e Siria, nonché forse di altre regioni", ha detto Putin accogliendo Angela Merkel.
 
Angela Merkel ha ribadito come “la Russia sia un partner importante del G20”, ma ha anche chiesto al presidente russo di "proteggere i diritti dei gay in Cecenia", dopo la denuncia del giornale Novaya Gazeta che ha pubblicato una serie di reportage denunciando che la polizia cecena arresta, tortura e uccide le persone sospettate di essere omosessuali.
 
Infine, ovviamente, il tema delle sanzioni. "Vorrei ci fossero le condizioni per togliere le sanzioni" alla Russia, che passano per "l'attuazione degli accordi di Minsk" sull'Ucraina, ha detto la cancelliera, sottolineando "l'importanza" del lavoro del quartetto Normandia, "molto difficile" e che ha registrato anche "passi indietro", ma nonostante tutto il processo "va avanti".
 
Angela Merkel ha detto che non ritiene ragionevole concludere un nuovo accordo sulla riconciliazione ucraina. "Non considero ragionevole concludere un nuovo accordo", ha dichiarato rispondendo alla domanda se prendere in considerazione nuove intese sulla crisi in Ucraina potrebbe essere più realistico. Il cancelliere ha aggiunto che è importante assicurarsi che Kiev abbia il controllo sulle frontiere del paese.
 
"Ovviamente la soluzione della crisi è legata al processo politico di Minsk che si rivolge al futuro accordo - ha concluso -. Vorremmo garantire che l'Ucraina abbia accesso al suo confine statale". Germania, Francia, Russia e Ucraina, come membri del quartetto formato inNormandia, hanno aiutato a negoziare il cessate il fuoco di Donbas, stabilito dagli accordi di Minsk del febbraio 2015. Tuttavia, è stato ripetutamente violato, mentre le parti in conflitto si accusano reciprocamente delle violazioni.
 
Per quanto riguarda la Siria, Mosca è stata e sarà in contatto con gli Stati Uniti. Senza la parte americana sarebbe impossibile rafforzare efficacemente il cessate il fuoco e risolvere il conflitto nel paese in guerra, ha affermato Putin. "Crediamo che il regime di cessate il fuoco debba essere rafforzato  - ha sottolineato -. I nostri rappresentanti ad Astana domani e dopodomani collaboreranno con i partiti siriani coinvolti nel conflitto e sosterranno anche i contatti all'interno di questo processo a Ginevra. Anche questo problema sarebbe impossibile da risolvere senza gli Stati Uniti. Siamo - ha concluso Putin - e saremo in contatto con i nostri partner americani sulla Siria".
 
Rispondendo a una domanda circa la possibilità di interferenze di Mosca nella campagna elettorale tedesca, Merkel ha risposto che la Germania non teme interferenze da parte della Russia nelle elezioni previste in autunno, ma saprà affrontare tentativi di disinformare il pubblico. "Non sono di quelle persone che ha paura", ha detto la Merkel, “ma in caso di disinformazione, ci occuperemo della questione. Lavoreremo con i nostri cittadini, sappiamo che il crimine informatico è una sfida internazionale", ha dichiarato.
 
Dal canto suo, Putin ha voluto sottolineare che la Russia non interferisce nei processi politici interni di altri paesi, ma che subisce lei stessa tali tentativi. "Non interferiamo mai nella vita politica e nei processi politici di altri paesi e ci piacerebbe che nessuno interferisca nella nostra vita politica e nella vita politica interna. - ha dichiarato - Sfortunatamente, stiamo assistendo esattamente all'opposto: da molti anni abbiamo visto tentativi di influenzare i processi politici nazionali in Russia, sia diretti sia attraverso le cosiddette organizzazioni non governative". "Per il fatto che vediamo tutto il danno che questi sforzi portano, oltre che la loro inutilità, non ci è mai capitato di interferire nei processi politici di altri paesi", ha spiegato.

Il presidente Putin ha infine respinto le critiche occidentali sulle azioni delle forze dell'ordine della Federazione in occasione di manifestazioni nel paese, aggiungendo che hanno agito legalmente e continueranno a farlo. "Vorrei rivolgere l'attenzione sul fatto che gli organi russi di contrasto sono più riservati e liberali rispetto ai loro colleghi in alcuni paesi europei dove vengono utilizzati manganelli e gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti - ha detto Putin. Le nostre forze dell'ordine e le autorità giudiziarie stanno operando sotto la legge russa e continueranno a farlo".
 
Infine, una nota che riguarda il governo italiano. Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, sarà in Cina e in Russia da domenica 14 a mercoledì 17 maggio. Lunedì 15 maggio, a Pechino, il premier parteciperà al Forum "Belt and Road Forum for International Cooperation" e martedì 16 incontrerà  il presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping e il pimo Ministro Li Keqiang. Mercoledì 17 maggio, a Sochi, il presidente Gentiloni incontrerà  il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin.