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ITALIA

Disastro nel Lecchese

Crolla un cavalcavia sulla statale 36, tir schiaccia auto: un morto, quattro feriti

Scontro tra Anas e Provincia di Lecco sulla mancata chiusura della strada dopo la caduta di calcinacci

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Vigili del fuoco, agenti della Polstrada di Lecco e tecnici dell'Anas hanno lavorato per tutta la notte e sono ancora impegnati a rimuovere parte del viadotto che è  crollato nel pomeriggio di ieri nel Lecchese provocando una vittima e alcuni feriti. Ancora non è stato rimosso l'autoarticolato che, probabilmente per il suo peso, ha provocato il crollo. La statale 36 è ancora chiusa verso Lecco all'altezza di Annone Brianza e il traffico è deviato lungo strade alternative.

Un morto e diversi feriti
Si chiamava Claudio Bertini e abitava a Civate nel Lecchese l'uomo morto sotto il cavalcavia crollato sulla statale 36. Era a bordo di una delle vetture rimaste schiacciate dal tir che, nel cedimento del ponte, è precipitato sulla carreggiata sottostante. All'ospedale di Lecco sono stati invece portati l'autista del tir, un uomo di 50 anni, e una coppia insieme alla loro figlia di 12 anni.

Il tir era un trasporto eccezionale autorizzato dalla Provincia di Lecco
Almeno quattro le auto coinvolte: una è rimasta in bilico sul cavalcavia. Si teme che altre vetture possano essere rimaste schiacciate sotto alla struttura crollata. L'Anas fa sapere che il tir "era un trasporto eccezionale di notevole ingombro e peso autorizzato dalla Provincia di Lecco".

Il cedimento tra i comuni di Cesana Brianza e Annone
Il crollo sulla Statale 36 'del lago di Como e dello Spluga' è avvenuto, secondo quanto riferisce l'Anas, tra i comuni di Cesana Brianza e Annone. Sull'arteria ha ceduto un cavalcavia della strada provinciale n.49. 

Traffico deviato
Il traffico è deviato sulla viabilità locale con uscita obbligatoria a Bosisio Parini in direzione Nord e a Suello in direzione Sud.


La ricostruzione dell'Anas
C'è una prima ricostruzione dell'Anas sul cedimento del cavalcavia. "Il cantoniere Anas addetto alla sorveglianza del tratto della strada statale 36 al km 41,900, - si legge nella nota -  già attorno alle ore 14.00, avendo constatato il distacco di alcuni calcinacci dal manufatto, ha disposto immediatamente la loro rimozione e la parzializzazione della SS36 in corrispondenza del cavalcavia. Subito dopo il cantoniere, in presenza della Polizia Stradale, ha contattato gli addetti alla mobilità della Provincia di Lecco, responsabile della viabilità sul cavalcavia, e li ha ripetutamente sollecitati alla immediata chiusura della strada provinciale SP49 nel tratto comprendente il cavalcavia. Gli addetti della provincia hanno richiesto un'ordinanza formale da parte di Anas che implicava l'ispezione visiva e diretta da parte del capocentro Anas, il quale si è attivato subito, ma proprio mentre giungeva sul posto il cavalcavia è crollato. E' stato inoltre accertato che il Tir precipitato dal cavalcavia era un trasporto di bobine di acciaio il cui notevole peso non è al momento noto". 

Provincia di Lecco: l'Anas poteva chiudere la strada
"Non serviva un'ordinanza, se Anas riteneva di chiudere la strada poteva chiuderla". Così il responsabile della viabilità della Provincia di Lecco, Angelo Valsecchi, commenta la ricostruzione del crollo del ponte sulla statale 36 fatta da Anas. Valsecchi spiega che comunque "in emergenza potevamo chiudere il ponte", ma "la comunicazione da Anas alla provincia non era così esplicita". "Prendiamo atto delle dichiarazioni di Anas ma la richiesta che ci è pervenuta è diversa". Questa la dichiarazione fatta dal presidente della Provincia di Lecco, Flavio Polano, appena arrivato sul luogo del crollo del ponte sulla statale 36 insieme al responsabile provinciale per la viabilità Angelo Valsecchi.  "L'Anas stava eseguendo verifiche su una struttura di sua proprietà e noi eravamo in attesa delle loro determinazioni - afferma Valsecchi - qui ci sono due infrastrutture una superiore e una inferiore, quella inferiore era transitabile al momento del crollo e il proprietario del manufatto è Anas. Se c'è un rischio imminente Anas poteva chiudere la strada. Il nostro personale è arrivato alle 14.30, eravamo qui ma le verifiche strutturali competono a loro, noi eravamo in attesa delle risultanze, eravamo attivati ma Anas non ci ha detto di chiudere la strada. Se il ponte non è di mia proprietà loro mi devono dire cosa fare". 

Avviata inchiesta per omicidio colposo e disastro
La Procura di Lecco ha aperto un'inchiesta sul crollo del cavalcavia. L'inchiesta, affidata dal procuratore capo Antonio Chiappani al pm Nicola Preteroti sarà, con tutta probabilità per omicidio colposo e disastro colposo. 

Nencini: subito una commissione d'inchiesta
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio sta predisponendo una Commissione ispettiva al fine di verificare ed analizzare su quanto accaduto. E il viceministro Riccardo Nencini si è recato sul posto:  "Apriremo rapidissimamente una commissione d'inchiesta", ha annunciato.  Il cavalcavia era stato realizzato tra gli anni Sessanta e Settanta dalla Provincia di Como.