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ITALIA

Verbali Amara

Csm: Pm Storari per 4 ore interrogato in Procura a Brescia. Il legale: "Ha chiarito"

Il difensore del pm attacca stampa e tv: "Far ricadere gli effetti di quello che è accaduto dopo, su quanto invece intendeva fare uno almeno un anno e mezzo prima, mi sembra un procedimento profondamente sbagliato"

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E' rimasto 4 ore in Procura a Brescia Paolo Storari, il pm di Milano indagato per rivelazione di segreto d'ufficio per il caso dei verbali resi dall'avvocato siciliano Piero Amara in cui si parla dell'esistenza di una presunta loggia massonica denominata "Ungheria".

Storari, difeso dall'avvocato Paolo Della Sala, è stato interrogato dal procuratore capo di Brescia, Francesco Prete. Il pm milanese era già stato sentito dai colleghi di Roma l'8 maggio scorso, prima che l'inchiesta fosse trasferita a Brescia per una questione di competenza territoriale dal momento che Storari avrebbe consegnato i verbali secretati all'allora consigliere del Csm, Piercamillo Davigo, a Milano nell'aprile del 2020.

Stando a quanto emerso finora, Storari avrebbe fatto questa scelta per 'autotutelarsi' dato che, a suo dire, i vertici della Procura di Milano avrebbero ritardato per mesi le iscrizioni nel registro degli indagati utili a vagliare le dichiarazioni dell'avvocato siciliano.

"Ha chiarito"
"Non entriamo nel dettaglio dell'interrogatorio. Posso dire che abbiamo chiarito la posizione del dottor Storari". Lo ha detto l'avvocato Paolo Della Sala, legale del pm di Milano Paolo Storari al termine dell'interrogatorio del magistrato milanese davanti al procuratore capo di Brescia, Francesco Prete e al sostituto Donato Greco, co-assegnatario del fascicolo. Storari, che è indagato per rivelazione del segreto d'ufficio, ha lasciato il Palazzo di Giustizia alle 18.54. Era entrato alle 14.53.

Legale Storari: "Gli stanno gettando fango addosso"
"In merito alle fonti aperte e a quanto stanno dichiarando, dico che stanno buttando inutilmente fango addosso a una persona". Lo ha detto l'avvocato Paolo Della Sala,  legale del pm milanese Paolo Storari lasciando la Procura di Brescia dopo quattro ore di interrogatorio.

Il legale, riferendosi alle dichiarazioni e ai commenti recenti in tv e sulla stampa, ha aggiunto che far "ricadere gli effetti di quello che è accaduto dopo, su quanto invece intendeva fare uno almeno un anno e mezzo prima, mi sembra un procedimento profondamente sbagliato", sia dal punto di vista logico che giuridico. Per il difensore quindi bisogna tenere conto delle intenzioni di allora del pm Storari che, consegnando i verbali su una presunta loggia Ungheria a Piercamillo Davigo, allora al Csm, intendeva 'autotutelarsi' in quanto a suo dire, i vertici della Procura milanese, non erano tempestivi con le indagini.

"Davigo si è assunto responsabilità"
"Mi baso su quanto pubblicamente è stato già dichiarato. La prospettiva è quella di rivolgersi alla persona che, assumendosene anche una responsabilità pubblica, ha detto che si sarebbe assunta la responsabilità di questo fatto. E quindi da questo punto di vista anche solo indipendentemente dal giudizio giuridico c'è un tema di giudicio etico che va inquadrato e compreso. Questo è un punto molto rilevante, così la smettiamo di avere giudizi espressi a capocchia". Così Paolo Della Sala, avvocato del pm Paolo Storari, chiarisce il ruolo di Piercamillo Davigo, allora consigliere del Csm, che ha ricevuto i verbali secretati dalle mani del magistrato milanese indagato a Brescia per rivelazione di segreto d'ufficio.