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FIFA 2014

La promessa: "Ci conoscerete"

Incubo Costa Rica, il ct: "Di voi sappiamo a memoria peso, altezza, velocità..."

Alla vigilia del match contro l'Italia, Jorge Pinto, l'uomo alla guida del grande mistero del nostro girone suona la carica ai suoi e confessa: "Pirlo? Lo studio dal 2006"

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Jorge PInto durante gli allenamenti
La Costa Rica è pronta, o almeno il suo allenatore, Jorge Luis Pinto, uno che non ha nulla da nascondere e ammette che gli azzurri sono stati studiati al microscopio da tempo. Insomma, attacca il ct, se Balotelli & Co. non ci conoscono allora "ci conosceranno" e presto. Domani infatti l'Italia affronterà la Costa Rica che deciderà chi sarà la regina del girone D e chi, sicuramente, approderà ai quarti di finale del Mondiale. 

'Pirlo, Candreva, De Rossi non avranno scampo!'
Dopo giorni di silenzio, barricato nello stadio di Pelè a Santos a istruire i suoi su come affrontare l'Italia, il ct della Costa Rica oggi è uscito allo scoperto a muso duro. "Pirlo, Candreva e con loro De Rossi": ecco i giocatori che teme di più dell'Italia. Mentre il caldo, ammette, "può facilitare noi". Incubo-Pirlo, pericolo-Balotelli e allarmi Candreva e De Rossi: il tecnico colombiano ha inculcato ai suoi questi nomi, ripetendo di seguire da vicino il regista azzurro "da quando esplose in Germania, nel 2006". Pirlo, con Candreva, Balotelli e De Rossi sono costati a Pinto litri di caffè, sorseggiato nottetempo davanti alle tv dell'hotel Mendez Plaza dopo aver mandato a dormire i giocatori. Al risveglio, ogni mattina il resoconto. Di Candreva ha scoperto l'importanza da poco, ne ha mostrato movimenti e inserimenti più volte ai suoi ragazzi, che lo conoscevano poco. Poi la scelta: toccherà a Junior Diaz, il difensore di fascia sinistro, tenere a bada l'azzurro.  

Degli azzurri sappiamo tutto: quanto pesano, quanto corrono, chi tiene più la palla
Correre, correre e correre: "Al contrario di quanto dice l'Italia, ma io sono convinto che almeno Prandelli ci abbia studiato - dice Pinto - noi conosciamo tutto degli azzurri. Sappiamo che per origine il caldo di Recife può favorirci, ma noi dobbiamo correre, correre e correre veloce. Della struttura fisica degli azzurri sappiamo tutto, quanto pesano, quanto corrono, chi tiene più la palla e quanto sono alti. Dell'Uruguay, ad esempio, sapevamo che pesano in media tre chili più di noi". Ieri, Campbell e compagni sono stati torchiati da Pinto e dallo staff tecnico per un'ora e mezzo, per imparare a memoria il piazzamento sulle punizioni di Pirlo e sui calci d'angolo. In queste due situazioni, la Costa Rica marcherà rigidamente a uomo: Duarte si occuperà di Balotelli, Gonzalez prenderà in consegna l'avanzante Chiellini.    

"Nel caso avessimo dei problemi ho un piano B"
Per il resto, i giocatori sono tutti in forma e il piccolo allarme per il portiere Navas si è risolto con un giorno di riposo. La Costa Rica riproporrà dunque l'undici sceso in campo contro l'Uruguay, un 5-2-3 che è in realtà un 5-4-1, con Ruiz e Bolanos in grado di passare dall'assistenza alla punta Campbell a una più prudente copertura delle fasce. Davanti ai cinque di difesa, Tejeda e Borges. La Costa Rica proverà a fare il suo gioco e la sua partita, come contro l'Uruguay: "dovremo migliorarci - dice Pinto - correggerci in quello che abbiamo sbagliato, ad esempio le occasioni mancate davanti alla porta. Comunque ho un piano B nel caso che avessimo dei problemi. E ho anche altre soluzioni, tre o quattro alternative. Ma mi voglio concedere ancora una nottata per prendere decisioni definitive". Per Giancarlo Gonzalez (nome italiano, ma lui non sa bene perché) giocare "di fronte a grandi campioni è un piacere". Balotelli ha detto che non lo conosce. La sua risposta è più mite di quella del ct ma non meno ficcante: "lo capisco, siamo arrivati qui da sconosciuti, cercheremo di guadagnarci visibilità. E magari di conquistare i tre punti e il passaggio agli ottavi".