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MONDO

Dopo la distensione USA-Cuba

Cuba: arrestato il marito della blogger Yoani Sanchez, rilasciato poche ore dopo

Sono circa 12 le persone arrestate dalla polizia cubana tra dissidenti, giornalisti e attivisti. A La Havana si stava per tenere una manifestazione politica non autorizzata e il governo ha deciso di sedarla sul nascere. Immediata la condanna del Dipartimento di Stato USA

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A La Havana, nella Piazza della Rivoluzione, doveva iniziare una performance non autorizzata - una sorta di microfono aperto live, una protesta contro il regime castrista - quando i sostenitori si sono accorti che mancava la donna che ha organizzato l'evento, Tania Bruguera. E anche alcuni suoi collaboratori.

L'arresto del marito di Yoani Sanchez
Poco dopo si è scoperto che la polizia cubana aveva arrestato diversi dissidenti (si pensa 12), tra cui Reinaldo Escobar - direttore del sito di informazione contro il governo 14ymedio e marito della famosissima blogger Yoani Sanchez - e Eliecer Avila, leader del movimento di opposizione Somos Mas (Siamo di più). A farlo sapere al mondo, con un tweet, è stata la blogger cubana, che ha scritto: "Una volante della polizia sta portando via in manette mio marito ed Eliecer Avila".


Il rilascio di Escobar
Cuba aveva definito l'evento organizzato da Tania Bruguera "una provocazione politica" e poco dopo si è venuto a sapere che alcuni dissidenti erano stati arrestati. La prassi è stata quella consueta: alcuni, tra cui Escobar, sono stati rilasciati dopo essere stati trattenuti e interrogati per qualche ora. Anche qui, a dirlo è sempre Yoani Sanchez con un tweet: 


La condanna degli Stati Uniti
Dopo che il 17 dicembre Cuba e gli Stati Uniti hanno ristabilito le relazioni diplomatiche gli arresti scuotono l'amministrazione Obama. E il Dipartimento di Stato ha condannato il gesto mentre dalle opposizioni di Obama arriva ancora più forte la richiesta di non concedere nulla a Cuba finchè continuerà a reprimere i partiti dissidenti e a controllare i mezzi di informazione con la forza. In prima linea c'è ovviamente Marco Rubio, il senatore cubano-americano che potrebbe correre alle presidenziali 2016: gli oppositori del regime, ha detto, potrebbero boicottare le relazioni tra i due Paesi.