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CULTURA

Cervello: funzionalità, caratteristiche e nuove potenzialità

Conosciamo veramente il nostro cervello?

Una mostra di sette sezioni per conoscere il principale organo del nostro sistema nervoso. Grazie a lui pensiamo, comunichiamo, usiamo udito, vista, tatto, olfatto e gusto : è il cervello. C’è tempo fino al 13 aprile per godere di questa straordinaria esperienza dei sensi e della mente

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Un particolare della mostra "Brain Il cervello Istruzioni per l'uso"
“Brain. Il cervello. Istruzioni per l’uso”: una mostra per conoscere il cervello. Al Museo di Storia Naturale di Milano l’unica tappa italiana di un’ esposizione internazionale con opere direttamente dall’American Museum of Natural History, visitabile fino al 13 aprile 2014.
 
La mostra, utilizzando l’aiuto delle neuroscienze, spiegherà al pubblico tutti i meccanismi che regolano le nostre percezioni, emozioni, opinioni e sentimenti. L’esposizione è prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Codice. Idee per la cultura ed è a cura di Rob DeSalle, Joy Hirsh e Margaret Zellner.
 
Tramite un allestimento sensoriale con exihibit, installazioni, giochi e filmati, i visitatori impareranno a conoscere tutte le potenzialità e capacità che il cervello può offrire.
Nel percorso si potrà incontrare prima un omuncolo di due metri che dimostra quanta parte del cervello sia dedicata al tatto, un’opera video multimediale dove un cervello in resina mostra le aree funzionali che si accendono nella mente di una ragazza che sostiene un provino di ballo, uno schermo dei movimenti neuronali che evidenzia modalità di connessione e comunicazione delle cellule cerebrali, un modello dell’area sottocorticale del cervello che illustra modalità con cui il cervello elabora il linguaggio, la memoria e il processo decisionale e un impianto di stimolazione cerebrale profonda.
 
La mostra è suddivisa in sette sezioni.
Nella prima area di “Introduzione” i visitatori possono prima ammirare un cervello umano conservato e poi dedicarsi all’installazione di Daniel Canogar che simula l’attività dei neuroni tramite un sistema luminoso.
Alla base dell’installazione materiali riciclati, quasi settecento kg di fili elettrici appesi a una struttura di oltre dieci metri.
 
Entrando nella sezione “Teatro introduttivo” troviamo una proiezione video per apprendere alcune informazioni basilari sul cervello e suo funzionamento. In particolare la proiezione mostrerà le attività compiute da una ragazza che sostiene un provino di ballo, correlate con l’attività di alcune aree del suo cervello.
 
La terza sezione “Il cervello sensibile” è composta da una serie di esperienze interattive che metterà in evidenza le aree del cervello dedicate a udito, olfatto, gusto, vista e tatto. Come l’opera dell’artista Devorah Sperber che spinge i visitatori a interpretare visivamente i pezzi di un puzzle visivo (colori, angoli e figure)  per creare l’immagine di un famoso dipinto.
 
La sezione “Il cervello emozionale” spiega il percorso con cui le emozioni vengono elaborate nel cervello. Ci saranno una serie di modelli animali e un exihibit interattivo di costruzione di un cervello per illustrare il cervello in evoluzione mettendo a confronto parti di quello umano e di quello delle lucertole, dei mammiferi e dei primati. Presente anche un chiosco interattivo che solleciterà i visitatori a esplorare la trasmissione dei messaggi tra neuroni con il dilemma della scatola di biscotti.
 
Nella sezione “cervello pensante” viene raffigurata l’intelligenza in tutta la sua complessità, ovvero come somma di tipi di intelligenza diversi. I visitatori entrano in un cervello fittizio, ovvero una stanza rivestita di tessuto illuminato a rappresentare le pieghe della corteccia, quegli strati che nel cervello umano permettono alle persone di pensare, pianificare e immaginare.
  
Nella penultima sezione “Il cervello mutevole” viene esaminato lo sviluppo del cervello nel corso della vita e la sua incredibile capacità di riorganizzarsi. Qui Canogar ha creato “la scultura dello sviluppo neuronale”: una massa a forma di imbuto di filamenti di rame e argento che rappresenta la velocità di sviluppo neuronale nel feto umano.
  
Totalmente all’avanguardia l’ultima sezione “Il cervello del futuro” dove il visitatore si accorge che ciò che pensa come futuristico, già esiste. Basti pensare agli elettrodi impiantati nel cervello per tenere sotto controllo gli attacchi epilettici, le stimolazioni elettriche dirette con cui vengono trattati i pazienti affetti da Parkinson e depressione, impianti che permettono ai sordi di sentire e ai ciechi di vedere. Sono inoltre in fase di sviluppo interfacce cervello-computer per aiutare persone paralizzate a comandare dei dispositivi a controllo computerizzato e riacquistare le funzioni motorie.
 
Alla fine della mostra i visitatori possono sedersi su sedute biomorfe della “Lounge del cervello” per godersi il finale della mostra: proiezioni fluttuanti di risonanza magnetica che raccontano la storia di quattro persone, ovvero un’interprete delle Nazioni Unite che passa dall’arabo all’inglese, un musicista di musica classica che suona, una rock star che si esibisce e un giocatore di basket che si muove in campo. Tramite queste risonanze magnetiche, i visitatori riescono a capire come il loro cervello funzionerebbe in situazioni simili.