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MONDO

In un reportage avevano accusato Erdogan di rifornire di armi l'isis

Turchia. L'accusa chiede 3 ergastoli per i giornalisti accusati di "tradimento"

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Can Dundar
La richiesta dell'accusa è senza precedenti, perfino in un paese come la Turchia, dove la libertà di stampa è sempre più minacciata: tre ergastoli a testa, di cui uno di carcere duro, per due giornalisti colpevoli, secondo l'accusa, di tradimento.  Can Dundar, il capo redattore del giornale Cumhuriyet, e il capo della sede di Ankara Erdem Gul, erano stati arrestati a Novembre, per un reportage in cui sostenevano di mostrare le prove di un traffico d'armi alla frontiera con la Siria direttamente gestito dal governo del presidente Erdogan al fine di rifornire l'Isis che, oltre frontiera, combatteva contro le forze di Assad ma anche contro le milizie curde.

Secondo l'accusa, che è stata formalizzata ieri, i due giornalisti hanno ottenuto e rivelato "segreti di stato" con l'obiettivo di "fare operazioni di spionaggio" al fine di rovesciare il legittimo governo con la violenza. Sono accusati anche di favoreggiamento nei confronti di  una "organizzazione terroristica". Pene di questa severità non sono inconsuete in Turchia ma fino ad oggi non erano mai state richieste in un caso che riguarda la stampa ma solo per crimini violenti come l'omicidio o la strage. L'ergastolo aggravato prevede anche forme di detenzione durissima, con limitazioni anche per l'ora d'aria cui i detenuti normali hanno diritto. 

La severità della pena richiesta getta una luce sinistra sul rispetto dei diritti umani nel paese nel momento in cui l'UE sta negoziando con la Turcia un accordo ambizioso per la gestione dle flusso dei profughi che prevede anche la rirpesa del negoziato per l'ingresso del paese nell'Unione. "Sono scioccato" ha dichiarato il commissario europeo all'allargamento Johannes Hahn, che era lunedì in visita in Turchia. La rappresentante di Human Rights Watch a Istanbul ha dichiarato: "Siamo assolutamente certi che Can Dundar e Erdem Gul, nel pubblicare storie su questo tema, stavano semplicemente svolgendo il loro lavoro di giornalisti e niente di più".