Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ddl-anticorruzione-9c7e7770-9a28-450e-997e-7a2540ac440a.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Il provvedimento

Ddl anticorruzione, sì definitivo dell'Aula della Camera. Renzi: "Questo paese lo cambiamo"

A Montecitorio il testo non è cambiato rispetto a quello approvato a Palazzo Madama. Reintrodotto il reato di falso in bilancio

Condividi
Sì definitivo dell'Aula della Camera al ddl anticorruzione. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 280 voti a favore, 53 contrari ed 11 astenuti. Contro hanno votato M5S e Fi. La Lega si è astenuta.

Da Riga, dove partecipa al vertice del partenariato orientale, il premier Matteo Renzi interviene sul ddl anticorruzione: "Soltanto pochi mesi fa sarebbe stato impensabile il risultato raggiunto oggi dal Parlamento sulla lotta alla corruzione" per creare "strumenti più stringenti contro il crimine. E' una pagina importante che riavvicina la politica, quando decide, alle aspettative degli italiani". 

"E' una legge importantissima per il paese, una legge che da' strumenti piu' forti per contrastare la corruzione e le mafie", è il ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

Non sono state apportate modifiche rispetto alla versione del Senato.

Il presidente dell'Autorità Anti Corruzione Raffaele Cantone definisce il testo "il migliore possibile".  "Approvato il ddl anticorruzione. Ritorna il falso in bilancio, introdotta attenuante per chi collabora, rafforzati i poteri Anac. Bene cosi'!", scrive Cantone su twitter.

Cosa prevede il testo: reato di falso in bilancio e pene inasprite

Reintrodotto il reato di falso in ilancio, dopo la depenalizzazione del 2002. In base al testo approvato, conforme a quello licenziato dal Senato, se i fatti sono di lieve entità, la pena va da un minimo di 6 mesi a un massimo di 3 anni.
Chi falsifica il bilancio di società quotate in borsa, per quelle che emettono titoli sul mercato e per le banche, rischia da 3 a 8 anni di reclusione. Sono così rese possibili eventuali intercettazioni.
Pene fino a cinque anni per società non quotate, per le normali società nel caso in cui "consapevolmente" si espongano "fatti materiali rilevanti non rispondenti al vero" o li si omettano, la reclusione va da 1 a 5 anni.

Per le piccole società che secondo il codice civile non possono fallire è prevista la procedibilità a querela di parte.
Per i fatti di lieve entità, la reclusione andrà dai 6 mesi ai 3 anni; prevista, la non punibilità per particolare "tenuità del fatto".

Sanzioni pecuniarie più severe per le false comunicazioni per tutti i tipi di società: i vertici rischiano di pagare dalle 200 alle 600 quote.
Pene più severe per chi commette il reato di associazione mafiosa: si arriva, infatti, a 26 anni. Per coloro che fanno parte di un'associazione mafiosa formata da tre o più persone la reclusione va da 10 a 15 anni (ora 7-12); da 12 a 18 (ora 9-14) per i promotori, gli organizzatori e coloro che dirigono l'associazione mafiosa; se l'associazione è armata, da 12 a 20 (ora 9- 15); per chi è al comando da 15 a 26 anni (ora 12 - 24).

Aumentano le pene massime per peculato, corruzione per l'esercizio della funzione, corruzione in atti giudiziari. Per il peculato, ad esempio, la pena massima non arriva più a 10 anni, ma a 10 anni e 6 mesi. Per la corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, la pena massima da 8 anni arriva a 10 anni

Novità sulla concussione
Il reato di concussione scatta non solo per il pubblico ufficiale ma anche per "l'incaricato di un pubblico servizio. La pena resta uguale, da 6 a 12 anni.
Chi fornisce le prove o aiuta a individuare gli altri responsabili o il sequestro delle somme rischia una condanna ridotta da un terzo a due terzi.
Prevista la possibilità di ricorrere al patteggiamento solo nel caso in cui ci sia stata la restituzione integrale del "maltolto".

Il ruolo dell'Authority
Scatta l'obbligo per il pubblico ministero, quando esercita l'azione penale per i delitti contro la pubblica amministrazione, di informare il presidente dell'Autorità nazionale Anticorruzione dando notizia dell'imputazione.
Aumentano i poteri di vigilanza dell'Authority anticorruzione. La commissione anticorruzione esercita vigilanza e controllo su contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture sui contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza. Inoltre chi ha un appalto è tenuto a trasmettere la somma liquidata alla commissione.

Il ministro Orlando commenta su twitter