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POLITICA

Calendarizzazione

Ddl Zan: è scontro in Senato, il testo va in Aula il 13 luglio

Respinti i calendari alternativi proposti da Forza Italia e Lega che prevedevano il testo in Aula il 20. Respinta anche la modifica proposta da Fratelli d'Italia
 

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L'Aula del Senato ha confermato la calendarizzazione della legge sull'omofobia il 13 luglio alle 16,30. L'Aula ha infatti respinto i calendari alternativi proposti da Fi e Lga che prevedevano l'approdo in Aula della legge il 20. Respinta anche la proposta di modifica presentata da FdI che chiedeva vi fosse anteposto il voto della relazione della commissione Ecomafie sulla Toscana.

Letta: "I voti ci sono, ognuno si assuma responsabilità"
"Calendarizzato il Ddl Zan. Quindi vuol dire che i voti ci sono. Allora, in trasparenza e assumendosi ognuno le sue responsabilità, andiamo avanti e approviamolo". Lo scrive su twitter il segretario del Pd, Enrico Letta, commentando il via libera dell'Aula del Senato alla calendarizzazione per l'Assemblea del ddl Zan il 13 luglio.



L'ultimo tentativo di Casellati
"Da quanto emerge dagli interventi, a parte Fratelli d'Italia tutti gli altri gruppi si sono mostrati favorevoli a un dialogo e a una mediazione e la differenza di tempo per le proposte di calendarizzazione è di una settimana. Che non si dica che quest'aula rinuncia al dialogo per una questione di una settimana". Così la presidente del Senato Elisabetta Casellati, prima del voto dell'aula sulle proposte alternative alla calendarizzazione del ddl Zan il 13 luglio.

Scalfarotto a RaiNews24: "Votiamo il Ddl Zan così com'è"
"Votiamo ddl Zan così com'è ma siamo preoccupatissimi, non si va in aula incrociando le dita. Il testo è buono ma la cosa più importante è approvarlo"



La mediazione Ostellari
"Abbiamo chiesto 24 ore di tempo per fare approfondimenti e valutazioni, e per evitare che si vada in Aula e ci si scontri sul calendario perché non sarebbe un bel messaggio da parte di una maggioranza di governo". Lo dice Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, lasciando Palazzo Giustiniani dove si è tenuto il tavolo di maggioranza sul testo del provvedimento. "Il riferimento all'identità di genere, conferma Romeo, non è presente nel testo proposto dal presidente della commissione Giustizia". "Il tema vero è la volontà di contrastare qualsiasi tipo di discriminazione legato all'orientamento sessuale. Bisogna togliere l'aspetto legato alla fluidità sessuale, che è quello maggiormente divisivo di questa legge e che a nostro giudizio va escluso", ha aggiunto

Salvini: "Accolto appello del Santo Padre"
"Ddl Zan? Noi abbiamo accolto l'appello del Santo Padre, e spero lo facciano anche Pd e M5S, ad approvare subito una legge che punisca severamente le discriminazioni, togliendo i due o tre articoli che sono critici, come quello sui reati di opinioni" ha sottolineato a sua volta il leader della Lega, Matteo Salvini, ospite di "Radio anch'io". "Pd e M5S si prendano loro la responsabilità di affossare il tema", ha aggiunto.

Malpezzi: "Insistiamo per data certa, in aula il 13/07"
"Noi stiamo insistendo per avere una data certa e la data certa per noi resta il 13". Lo dice Simona Malpezzi, capogruppo Pd in Senato,  dopo la riunione M5S-Pd-Iv-Leu-Autonomie sul ddl Zan che si è svolta a palazzo Madama. 

Autonomie: "Con Iv pronti a ok calendario, ma sbagliate forzature"
"Siamo divisi. Noi Autonomie e Iv siamo per prendere atto della mediazione di Ostellari. Pd, M5S e Leu sono per andare in aula con il ddl Zan così com'è. Noi e Iv voteremo comunque il calendario per andare in aula il 13 ma abbiamo detto di non andare avanti a forzature. Quello di Ostellari è un grande passo nella nostra direzione. Noi preferiremmo non fare forzature ma fare anche noi un piccolo passo. Cosa ci costano 24 ore in più". Lo dice Julia Unterberger, capogruppo delle Autonomie in Senato, dopo la riunione M5S-Pd-Iv-Leu-Autonomie sul ddl Zan che si è svolta a palazzo Madama. 

Voi e Iv vi fidate della Lega:? "Non è una questione di fiducia.  Ma se il presidente, leghista, fa questa proposta vuol dire che la Lega la voterebbe: accettano il ddl Zan, il concetto di genere è già un passo avanti. Non c'è l'identità di genere, è vero ma è assurdo imputarsi su una parola. Io sono di sinistra io voterei la legge Zan così com'è ma prendo atto delle difficoltà. Vorrei trovare una quadra per tutelare le posizioni. Altrimenti continuiamo a fare questa guerra mettendo in pericolo le persone che vogliamo tutelare", aggiunge.

Fassina: "Ddl Zan va corretto, rischio incostituzionalità"
"Da mesi, inutilmente, provo a discutere del merito del disegno di Legge Zan: è necessario e urgente approvare misure specifiche per arginare e sconfiggere omofobia e transfobia e tutte le forme di discriminazione motivate da orientamenti sessuali, ma la legge non può promuovere una visione antropologica, come invece fa l'articolo 1, in particolare la lettera d). Non avevo piena consapevolezza in prima lettura alla Camera, quando ho votato a favore. L'ascolto di mesi di discussioni e tanti approfondimenti sono stati utili a capire meglio. La proposta va corretta, almeno per evitare un precedente pericolosissimo e l'incostituzionalità, a giudizio di autorevolissimi giuristi, anche di area progressista e liberale come l'ex presidente della Consulta Giovanni Maria Flick o il prof. Natalino Irti". Lo scrive in un post su Facebook Stefano Fassina, Deputato Leu.

"Inoltre va corretta -aggiunge- perché è grave per la qualità della nostra democrazia costituzionale procedere in totale disponibilità all'ascolto e, anche in misura minimale, all'accoglimento dei rilievi seri e fondati di settori del Parlamento, di fasce larghe e qualificate della cultura e della società civile e religiosa. La democrazia non funziona così, non può funzionare così, soprattutto su questioni di portata antropologica". "Ripeto qui -conclude Fassina- l'appello fatto una decina di giorni fa al Partito democratico: promuova un'apertura alle modifiche imprescindibili e chieda un impegno pubblico a tutti i partiti della maggioranza per l'immediata approvazione del ddl nella terza lettura alla Camera. Le evidenti strumentalizzazioni di alcuni gruppi politici sono inaccettabili, ma non giustificano l'arroccamento nell'errore".

Zan: "Ho i brividi se penso a accordo Renzi-Salvini"
"La proposta di Ostellari, che elimina 'identità di genere', esclude ogni tutela per le persone trans. Irricevibile tentativo di mediazione sulla pelle delle persone più discriminate fra i discriminati. L'Italia ha il più alto numero di omicidi in Europa di persone trans". Così Alessandro Zan, deputato del Pd e primo firmatario del disegno di legge contro l'omotransfobia. Poi sottolinea: "Ho i brividi se penso a accordo Renzi-Salvini".

Faraone: "Perchè non mediare su un testo firmato da tutto il mondo progressista?"
"Noi dobbiamo tutelare le persone che rischiano la pelle ogni giorno per un diritto negato: oggi valuteremo se ci sono le convergenze necessarie all’intesa. Non capisco davvero perché non si possa tornare al testo Scalfarotto: nessuno mi spiega perché nel merito non possiamo mediare su un testo firmato da tutto il mondo progressista a luglio 2018, compreso da Zan. Chiedo dunque : perché se la destra ci dovesse dire di sì, il centrosinistra dice di no? Perché un partito riformista come il Pd deve avere la posizione più estrema ? Sono diventati un partito dove può stare bene Fratoianni, noi andiamo avanti nello spazio del riformismo liberale". Così il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone a Omnibus.

Bernini: "Vogliamo una mediazione che faccia sopravvivere legge Zan"
"Chi vuole andare al voto oggi pomeriggio lo fa a rischio della vita della legge Zan. Non è quello che vogliamo, noi vogliamo una mediazione che la faccia sopravvivere. E a chi sostiene che le eventuali modifiche al Senato comporterebbero dei problemi alla Camera, dico che basta un accordo politico per farla passare anche a Montecitorio in una settimana". Annamaria Bernini, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, lo dice ai cronisti dopo la riunione di maggioranza sul ddl.

Maiorino: "Siamo in un gioco politico difficile da capire"
I voti per approvare il ddl Zan nell'Aula del Senato "se Italia viva garantisse i suoi ci sarebbero". Alessandra Maiorino, senatrice M5S, co-auttrice del ddl Zan, lo dice lasciando il tavolo di maggioranza convocato a Palazzo Giustiniani. "Ci sono già stati punti di mediazione dei quali il M5S non è stato felicissimo, come gli articoli 1 e 4, ma sono articoli che non fanno danno, possono restare. Noi non li abbiamo voluti, li ha voluti Bonetti, quindi Italia viva, l'art. 1, e l'art. 4 lo ha voluto Forza Italia, anche se il proponente è passato ad altra forza politica", attacca Maiorino.

Insomma, "le stesse forze che criticano i loro stessi articoli", rileva la senatrice M5S, "siamo in un gioco politico difficile da capire per i cittadini fori da questi palazzi, soprattutto i giovani che sono mille anni avanti a noi e non si spiegano il motivo del contendere, visto che l'orientamento sessuale e l'identità di genere fa gia parte integrante delle loro vite".

Cirinnà: "Lega ha gettato la maschera"
"Di fronte al tentativo del Presidente Ostellari di privare completamente di tutele le persone trans eliminando l'espressione "identità di genere", mi auguro che tutte le forze che hanno votato il ddl Zan alla Camera facciano quadrato attorno al testo. Finalmente la Lega ha gettato la maschera e si è capito che non vogliono questa legge facendo di tutto per affossarla. Chi si presta a questo gioco allo sfascio, sulla pelle delle persone, ne sarà responsabile". Lo dichiara la senatrice Monica Cirinnà, responsabile Diritti del Pd.