TECH
Il sindaco Bill De Blasio lancia la sfida per la città
New York, capitale mondiale hi-tech
Apertura della New York Internet Week nella città che vuole prendersi la rivincita e diventare polo d'attrazione per investimenti e cervelli, cercandoli anche all'estero. De Blasio è pronto a trasformare la Grande Mela in una Silicon Valley. Si comincia dal dominio .nyc

"Qui è meglio della Silicon Valley", ha dichiarato il sindaco Bill De Blasio. "La gente non ha bisogno di prendere l'auto per tornare a casa dal lavoro, può anche andarci in bicicletta. Noi siamo una grande comunità e la città è uno scenario straordinario per l'innovazione tecnologica. Questo settore è solo agli inizi ma i numeri parlano da soli".
Oltre la bolla
Negli ultimi quattro anni a New York sono stati creati 25mila nuovi posti di lavoro nel settore tecnologico e in generale lo stesso settore impiega direttamente o indirettamente 291mila persone, rappresentando il 7% del mercato occupazionale.
New York si prende quindi la rivincita dopo il fallimento negli anni '90 della cosiddetta 'internet bubble', la bolla economica di internet sulle Borse, e si rilancia con una marcia in più rispetto alla Silicon Valley, l'accesso ai capitali, con il mondo della finanza pronto ad investire.
Più spazio per i colossi
Facebook lo scorso anno ha raddoppiato i suoi spazi in città e Google è alla ricerca di un altro quartier generale: quello a Chelsea non è in grado di contenere altri tremila dipendenti.
"Il mondo può solo andare avanti", ha detto De Blasio, citando il drammaturgo premio Pulitzer Tony Kushner. La sfida passa attraverso l'istruzione, la riforma dell'immigrazione e il superamento delle barriere sociali e politiche. Prendendo spunto dal suo programma elettorale, De Blasio ha detto che bisogna investire sull'educazione tecnologica dei ragazzi e che per questo la Cuny, l'Università pubblica della città di New York ha avuto un finanziamento di venti milioni di dollari.
Talenti anche da fuori
De Blasio vuole rendere New York un posto appetibile dove restare per chi viene qui a studiare. "Vogliamo attrarre talenti tecnologici - ha spiegato il primo cittadino - e per questo c'è bisogno anche di una riforma dell'immigrazione. Nel frattempo faremo quanto è nelle nostre possibilità per garantire attraverso le università i visti necessari".
New York sarà anche la prima città degli Stati Uniti ad avere il dominio '.nyc' che identificherà la aziende 'made in New York'. "Il ruolo del governo - ha detto ancora De Blasio - è quello di facilitare questo settore, per questo stiamo lavorando per dare l'accesso universale a internet veloce. È fondamentale per una città 'giusta'. Inoltre tra i nostri obiettivi ci sono quelli di dare internet gratis a chi ne ha bisogno, oltre che trasformare i vecchi telefoni pubblici in hotspot".
Oltre la bolla
Negli ultimi quattro anni a New York sono stati creati 25mila nuovi posti di lavoro nel settore tecnologico e in generale lo stesso settore impiega direttamente o indirettamente 291mila persone, rappresentando il 7% del mercato occupazionale.
New York si prende quindi la rivincita dopo il fallimento negli anni '90 della cosiddetta 'internet bubble', la bolla economica di internet sulle Borse, e si rilancia con una marcia in più rispetto alla Silicon Valley, l'accesso ai capitali, con il mondo della finanza pronto ad investire.
Più spazio per i colossi
Facebook lo scorso anno ha raddoppiato i suoi spazi in città e Google è alla ricerca di un altro quartier generale: quello a Chelsea non è in grado di contenere altri tremila dipendenti.
"Il mondo può solo andare avanti", ha detto De Blasio, citando il drammaturgo premio Pulitzer Tony Kushner. La sfida passa attraverso l'istruzione, la riforma dell'immigrazione e il superamento delle barriere sociali e politiche. Prendendo spunto dal suo programma elettorale, De Blasio ha detto che bisogna investire sull'educazione tecnologica dei ragazzi e che per questo la Cuny, l'Università pubblica della città di New York ha avuto un finanziamento di venti milioni di dollari.
Talenti anche da fuori
De Blasio vuole rendere New York un posto appetibile dove restare per chi viene qui a studiare. "Vogliamo attrarre talenti tecnologici - ha spiegato il primo cittadino - e per questo c'è bisogno anche di una riforma dell'immigrazione. Nel frattempo faremo quanto è nelle nostre possibilità per garantire attraverso le università i visti necessari".
New York sarà anche la prima città degli Stati Uniti ad avere il dominio '.nyc' che identificherà la aziende 'made in New York'. "Il ruolo del governo - ha detto ancora De Blasio - è quello di facilitare questo settore, per questo stiamo lavorando per dare l'accesso universale a internet veloce. È fondamentale per una città 'giusta'. Inoltre tra i nostri obiettivi ci sono quelli di dare internet gratis a chi ne ha bisogno, oltre che trasformare i vecchi telefoni pubblici in hotspot".