POLITICA
La telefonata
De Girolamo intercettata: "Non ho preso soldi"
L'ex direttore sanitario della Asl di Benevento: "Stai attenta, il Pd locale ti vuole inguaiare". E il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali replica: "Ma a me possono puntarmi quanto vogliono: non ho preso soldi, non ho chiesto favori".

Alla Camera c'è chi ha presentato la mozione di sfiducia nei suoi confronti. E in attesa che Nunzia De Girolamo "chiarisca tutto" venerdì a Montecitorio, spunta un'altra sua telefonata. In un colloquio, il ministro delle Politiche Agricole dice: "Non ho preso soldi" e lo ribadisce all'ex direttore sanitario della Asl di Benevento Felice Pisapia, in una conversazione trasmessa dal Tg5.
"Non ho chiesto favori, non ho preso soldi"
"Stai attenta, qui il Pd locale ti vuole inguaiare. Vogliono arrivare a te tramite me", le dice Pisapia. Ma De Girolamo gli risponde: "Ma a me possono puntarmi il dito quanto vogliono. Non ho chiesto favori, non ho preso soldi". E Pisapia la incalza: "Ti possono dire una cosa, aspetta" e il ministro ribadisce: "Ma scusami, io chiedo una banalità, l'applicazione del decreto 49. Cioè, voglio dire, l'azienda sta pagando le cause per il 118, sta pagando un'azienda che non paga, i dipendenti stanno un'altra volta oggi sotto all'Asl, i medici vengono continuamente da me".
Il traduttore napoletano-italiano
Nella vicenda emerge anche una curiosità: i colloqui registrati tra l'ex direttore sanitario della Asl di Benevento e l'allora deputata sono stati "tradotti" dagli investigatori in italiano. Infatti, nei brogliacci, accanto al testo originario, in cui la conversazione viene trascritta testualmente, con diverse frasi in napoletano c'è il testo nella versione italiana.
"Non ho chiesto favori, non ho preso soldi"
"Stai attenta, qui il Pd locale ti vuole inguaiare. Vogliono arrivare a te tramite me", le dice Pisapia. Ma De Girolamo gli risponde: "Ma a me possono puntarmi il dito quanto vogliono. Non ho chiesto favori, non ho preso soldi". E Pisapia la incalza: "Ti possono dire una cosa, aspetta" e il ministro ribadisce: "Ma scusami, io chiedo una banalità, l'applicazione del decreto 49. Cioè, voglio dire, l'azienda sta pagando le cause per il 118, sta pagando un'azienda che non paga, i dipendenti stanno un'altra volta oggi sotto all'Asl, i medici vengono continuamente da me".
Il traduttore napoletano-italiano
Nella vicenda emerge anche una curiosità: i colloqui registrati tra l'ex direttore sanitario della Asl di Benevento e l'allora deputata sono stati "tradotti" dagli investigatori in italiano. Infatti, nei brogliacci, accanto al testo originario, in cui la conversazione viene trascritta testualmente, con diverse frasi in napoletano c'è il testo nella versione italiana.