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POLITICA

A Montecitorio

A febbraio la mozione di sfiducia per De Girolamo

La Camera esaminerà la mozione del M5S nella mattinata del 4 febbraio: lo ha stabilito la conferenza dei Capigruppo di Montecitorio. Il ministro dell'Agricoltura è stato intercettato nell'ambito dell'inchiesta sui pagamenti della Asl di Benevento ma non è indagato. 

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Nunzia De Girolamo
Roma
La Camera voterà la prima settimana di febbraio, probabilmente il 4, la mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell'Agricoltura Nunzia De Girolamo. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo della Camera. A presentare la mozione, il MoVimento 5 Stelle. Potrebbe tuttavia accadere che il primo passaggio parlamentare della legge elettorale faccia slittare la discussione. 

L'inchiesta 
Il caso De Girolamo nasce dalle rivelazioni sulle presunte interferenze del ministro (prima che assumesse la carica governativa) nella gestione della sanità campana, in particolare per la Asl di Benevento. Il ministro non è però indagato e ha anche chiarito la sua posizione alla Camera la settimana scorsa: "Sono vittima di un complotto, non ho mai abusato della mia posizione di deputato", ha detto. Intanto l'inchiesta sul "direttorio politico-partitico" che si sarebbe occupato della gestione della sanità nel Sannio va avanti. Nei prossimi giorni sarà sentito Felice Pisapia, ex direttore amministrativo dell'Asl di Benevento. Pisapia è già stato sentito mercoledì e avrebbe espresso la volontà di offrire alla procura tutti i chiarimenti sulla gestione dell'azienda sanitaria. 

La mozione del M5S
Quanto alla mozione di sfiducia dei 5Stelle, questa nasce dall'inchiesta sulla Asl beneventana ma anche su alcune nomine ministeriali, "fatte ancora una volta nel segno dei favoritismi e di un sistema clientelare", si legge nel testo presentato mercoledì in una conferenza stampa. De Girolamo è accusata di essere "complice di fatti gravemente dannosi a questo governo che denotano la mancanza di rispetto della moralità e dell'onestà, elementi fondamentali ed imprescindibili della fiducia da parte dei cittadini italiani". Nella mozione si legge ancora: "E' estremamente grave che il nome del ministro compaia nelle registrazioni depositata nell'ambito di un'inchiesta per truffa e peculato che denuncia centinaia di migliaia di euro sottratti alle casse dell'azienda sanitarie".