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TECH

Il colosso cinese dell'e-commerce fondato dal 'paperone' Jack Ma

Debutto da record a Wall Street per Alibaba: 68 dollari per azione

ll collocamento delle sue azioni in Borsa potrebbe portare nelle casse delle società oltre 25 miliardi di dollari. Si tratta di una quotazione tra le più alte della storia. A suonare oggi la campanella di apertura a Wall Street dovrebbe essere proprio il fondatore. Il sottosegretario all'Economia, Simona Vicari: sottoscritto accordo con Alibaba per una piattaforma dedicata solo alle imprese italiane

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Jack Ma, fondatore di Alibaba
New York (Usa)
Sbarco a Wall Street con fuochi d'artificio per Alibaba, il gruppo di e-commerce cinese fondato dal miliardario Jack Ma. Il collocamento delle sue azioni sulla Borsa di New York potrebbe portare, infatti, nelle casse delle società oltre 25 miliardi di dollari, se si include l'esercizio delle opzioni. Ogni azione vale 68 dollari e la sua capitalizzazione sul mercato si aggira intorno ai 168 miliardi. Si tratta di una quotazione tra le più alte della storia che potrebbe far segnare al gigante cinese del commercio on line il record del 2012 di Facebook, la prima azienda dell'It a riuscire a raccogliere sul mercato 16 miliardi di dollari. 

I titoli Alibaba potrebbero però già segnare un rally oggi, nel primo giorno di quotazione, arrivando a raggiungere una capitalizzazione di 217 miliardi di dollari. E' quanto stima un'analisi di Ig, che vede questa capitalizzazione sulla base delle quotazioni dei contratti per differenza (Cfd) sul proprio grey market, il mercato grigio non ufficiale. L'attesa, in particolare, è che il titolo possa chiudere oggi sugli 88 dollari con un balzo del 30%.

Il debutto di Alibaba allungherà inoltre la lista dei milionari cinesi, facendovi rientrare alcuni dei suoi dipendenti. La società ha infatti seguito la stessa politica di altri giganti della tecnologia come Microsoft e Google, distribuendo azioni ai suoi impiegati a tutti i livelli. Prima dell'IPO, secondo il New York Times, circa 6.000 dipendenti ed ex dipendenti di Alibaba detenevano azioni per un valore di quasi 8 miliardi di dollari. 

Lo sbarco a Wall Street dell'azienda di Ma sta già avendo i suoi primi effetti, soprattutto per quelle che con questa hanno già stretto rapporti d’affari. Queste sono già in rialzo del 15% nell’ultimo mese sulla scia dell'euforia. In Cina i siti Alibaba’s Taobao, TMall e le altre piattaforme coprono l’80% del mercato cinese on line e la maggior parte dei suoi 279 milioni di compratori visita i siti almeno una volta al mese attraverso gli smartphone e i tablet. Il commercio on line è un mercato prospero: in Cina è addirittura triplicato dal 2011 ad oggi.

Alibaba è stata fondata nel 1999 da Jack Ma, che ai tempi era un insegnante di inglese, insieme a 17 amici. Un gruppo che ha creduto nel progetto, nelle sue potenzialità e, che oggi raccoglie i suoi frutti. "EBay sarà pure uno squalo nell’oceano, ma noi siamo l’alligatore del fiume Azzurro", aveva dichiarato quando ancora nessuno avrebbe scommesso sulla sua azienda. Una sfida dura, ma che promette bene e numerosi colpi di scena. Jack Ma, 35esimo nella classifica Bloomberg dei più ricchi del mondo, è sicuramente il paperone della Cina, con un patrimonio da 21,8 miliardi di dollari.

Una piattaforma dedicata solo alle imprese italiane
Ma ci sono anche buone notizie per il nostro Paese. "Abbiamo sottoscritto un accordo con la Alibaba perchè una parte della piattaforma sia dedicata solo alle imprese italiane e al made in Italy", ha detto il sottosegretario all'Economia, Simona Vicari, a margine di un convegno di Confcommercio sull'acquisto online. "Con questo accordo si da l'opportunità alle imprese italiane di esportare i loro prodotti di qualità. E' infatti - ha continuato - la qualità italiana a vincere. Infatti le imprese del legno e del conciario hanno aumentato il loro fatturato dell'80% grazie all'export".