Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/decreto-irpef-tutte-le-misure-da-Bonus-80-euro-a-Tasi-8391926b-01df-4387-9875-32d7e217f257.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Le misure del Decreto Irpef

Da Bonus 80 euro a Tasi: ecco cosa prevede il decreto

In dirittura d'arrivo il decreto legge firmato dal governo Renzi, interventi che diventeranno strutturali grazie alla legge di stabilità. Mercoledì 18 giugno il voto finale alla Camera sul provvedimento

Condividi
Roma
Bonus Irpef di 80 euro, rinvio del versamento della prima rata Tasi, riduzione dell'Irap, incremento delle rendite finanziarie e tagli alla Rai. È in dirittura d'arrivo il decreto legge firmato dal governo Renzi, interventi che diventeranno strutturali grazie alla legge di stabilità. Nella prossima finanziaria, infatti, saranno trovate le risorse per estendere la detrazione Irpef anche a chi è rimasto fuori (incapienti e pensionati), con un occhio di riguardo alle famiglie numerose. Mentre la riduzione dell'Irap sarà allargata anche alle piccole imprese. Il provvedimento che oggi ha ottenuto la fiducia alla Camera e mercoledì sarà licenziato dal Parlamento, assicura 10 mld a 10 mln italiani, dichiarava il presidente del Consiglio il giorno del via libera da parte del Cdm.

Bonus irpef. Bonus di 80 euro per i lavoratori dipendenti con un reddito inferiore ai 26 mila euro annui. L'allargamento della platea viene rinviata alla legge di stabilità, dove ''saranno prioritariamente previsti interventi di natura fiscale che privilegino, in particolare, le famiglie monoreddito con almeno due o più figli a carico''.

Tasi. Il versamento della prima rata della Tasi, nei comuni ritardatari, è rinviata al 16 ottobre, ''sulla base delle deliberazioni concernenti le aliquote e detrazioni'' pubblicati nel sito informatico entro il 18 settembre. I comuni sono quindi tenuti a inviare le deliberazioni, esclusivamente in via telematica, entro il 10 settembre. È previsto un acconto per gli enti locali, pari al 50% del gettito annuo stimato. I comuni dovranno rendere disponibili i modelli precompilati per il pagamento della Tasi. 

Rai. Viene confermato il prelievo di 150 milioni di euro, attraverso la cessione di quota di Rai way; la società sarà invece esclusa dai tagli aggiuntivi, previsti per le partecipate. Viene assicurata la presenza, in ciascuna regione e provincia autonoma, di proprie redazioni e strutture adeguate. Le sedi dovranno soddisfare le esigenze di promozione delle culture e degli strumenti linguistici locali. 

Irap. Viene ridotta l'aliquota base che passa dal 3,9% al 3,5%. vengono inoltre introdotte una serie di modifiche che riguardano imprese di assicurazioni, banche e soggetti finanziari, società di capitali. L'estensione dei tagli Irap a soggetti che non sono stati inclusi nel provvedimento sarà contenuta nei decreti delegati sulla riforma fiscale.

Rendite finanziarie. A partire dal primo luglio la tassazione passa dal 20% al 26%. Resta al 12,55 la tassazione sui titoli di stato, buoni postali. È inoltre previsto l'affrancamento delle plusvalenze e minusvalenze maturate entro il 30 giugno 2014. Per le casse di previdenza private è previsto un credito d'imposta, per il 2014, che consente di lasciare invariato il prelievo all'11,5%.

Cartelle Equitalia. I contribuenti ritardatari, che non hanno rispettato i termini di pagamento delle cartelle Equitalia, potranno accedere di nuovo alla rateazione, a patto che la violazione sia antecedente al 22 giugno 2013. I contribuenti potranno accedere alle nuove norme, chiedendo al massimo la dilazione in 72 rate. La richiesta dovrà essere presentata entro il 31 luglio di quest'anno. 

Banca d'Italia. Il versamento dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione delle quote di partecipazione al capitale viene effettuato in un'unica soluzione, pari al 26% del valore nominale delle quote, al netto del valore fiscalmente risconosciuto al 31 dicembre 2013.

Delega fiscale. Nel caso di un decreto legislativo che determina nuovi o maggiori oneri, non compensati nell'ambito dello stesso provvedimento, si consente la compensazione con le risorse recate dai decreti legislativi presentati prima o contestualmente a quello oneroso. A questo scopo le maggiori entrate confluiscono in un apposito fondo del Mef.

Conti pubblici. Viene spostato al 31 dicembre 2015 il termine per la riforma della struttura di bilancio dello Stato e il riordino della disciplina della gestione di bilancio, con il potenziamento del bilancio di cassa. Mentre il termine per la predisposizione di un testo unico delle disposizioni in materia di contabilità dello Stato slitta al 31 dicembre 2016.

Evasione fiscale. È prevista la presentazione da parte del governo di un rapporto sulla realizzazione delle strategie di contrasto all'evasione, sui risultati del 2013, specificati per ciascuna regione, e sui risultati attesi. Il governo dovrà inoltre attuare un programma per la definizione di altre misure per conseguire nel 2015 un incremento di 2 miliardi di entrate dalla lotta all'evasione rispetto al 2013.

Fondo riduzione tasse. Le maggiori entrate strutturali, pari a 300 miliardi dal 2014, andranno alla copertura del bonus Irpef. 

Spese P.a. È prevista una riduzione per l'acquisto di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni, a partire dal 2014, pari a 2,1 miliardi le amministrazioni pubbliche, che possono procedere al taglio del 5% degli importi dei contratti in essere.

Compensi F24. È prevista la riduzione dei compensi riconosciuti alle banche per il servizio di pagamento di imposte e contributi versati con il modello F24. Contestualmente per i versamenti superiori a 1.000 euro o in presenza di compensazioni è previsto, a partire dal primo ottobre, l'obbligo di utilizzare il modello F24 on line.

Spiagge. La rata per il pagamento dei canoni demaniali scade il 15 settembre. Il termine di riordino complessivo del settore slitta dal 15 maggio 2014 al 15 ottobre.

Stipendi P.a. Viene fissato un tetto massimo per il trattamento economico a chi riceve lo stipendio dalle pubbliche amministrazioni e dalle società partecipate (240.000 euro).

Auto blu. Viene ridotta la spesa per l'acquisto e la manutenzione delle auto e buoni taxi; si passa dal 50% della spesa sostenuta nel 2011 al 30%.

Ministeri. È previsto un taglio delle spese da parte di ministeri e dalla presidenza del Consiglio dei ministri, pari a 240 milioni nel 2014.

Partecipate. Le società a partecipazione diretta o indiretta dello Stato dovranno tagliare i costi operativi del 2,5% nel 2014 e del 4% nel 2015. Sono escluse le società per le quali risultino già avviate procedure per l'apertura del capitale ai privati (Consip) e la Rai.

Spending review. Il Commissario per la razionalizzazione della spesa dovà predisporre, entro il 31 luglio, un programma di incremento di efficienza, con l'obiettivo di valorizzazione delle aziende speciali, delle istituzioni e delle società direttamente o indirettamente controllate dalle amministrazioni locali.

Debiti P.a. Vengono introdotte nuove modalità di monitoraggio dei debiti delle pubbliche amministrazioni, dei pagamenti e degli eventuali ritardi. È previsto, per il 2014, un incremento della dotazione di 2 miliardi per favorire il pagamento dei debiti maturati al 31 dicembre 2013 da parte delle società e degli enti partecipati dagli enti locali. Altri 6 miliardi andranno ai pagamenti, da parte delle regioni e degli enti locali, dei debiti maturati alla data del 31 dicembre 2013. Vengono inoltre introdotti strumenti per favorire la cessione dei crediti.