ITALIA
Parere negativo del procuratore Giordano
Dell'Utri: non ce la faccio più. La procura generale: condizioni compatibili con il carcere
Il Tribunale di Sorveglianza di Roma si riserva la decisione

Torna sotto i riflettori il caso dell'ex senatore Marcello Dell'Utri, che sta scontando una pena di sette anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. "Non ce la faccio più, mi sento provato e stanco", avrebbe riferito nei giorni scorsi l'ex parlamentare di Forza Italia ai suoi legali, gli avvocati Alessandro De Federicis e Simona Filippi, che oggi hanno discusso l'istanza di scarcerazione per motivi di salute davanti ai giudici del Tribunale di Sorveglianza di Roma.
Procuratore generale: condizioni compatibili con il carcere
Ma il procuratore generale di Roma, Pietro Giordano, ha dato parere negativo in relazione alla richiesta di scarcerazione per motivi di salute avanzata dai difensori di Dell'Utri nel corso dell'udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza, che si è riservato la decisione.
La condanna per associazione mafiosa
L'ex parlamentare è stato condannato a una pena di sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa, pena che sta scontando nel carcere romano di Rebibbia.
Procuratore generale: condizioni compatibili con il carcere
Ma il procuratore generale di Roma, Pietro Giordano, ha dato parere negativo in relazione alla richiesta di scarcerazione per motivi di salute avanzata dai difensori di Dell'Utri nel corso dell'udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza, che si è riservato la decisione.
La condanna per associazione mafiosa
L'ex parlamentare è stato condannato a una pena di sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa, pena che sta scontando nel carcere romano di Rebibbia.