ITALIA
La dj morta ad agosto insieme al figlioletto
Caronia, consulente di famiglia: siamo certi che Viviana sia stata uccisa da qualcuno
Secondo il criminologo Lavorino il corpo di Viviana Parisi è stato trasportato sotto quel traliccio da qualcuno che l'avrebbe uccisa, lei quindi non avrebbe né ucciso il figlio né si sarebbe uccisa gettandosi dal traliccio
Nuove rivelazioni sulla tragica morte della dj Viviana Parisi e del figlio di 4 anni Gioele, trovati senza vita a Caronia lo scorso agosto. Un fatto di cronaca che ha lasciato sgomenti per i dettagli impressionanti intorno ai fatti accaduti per i quali mancano ancora molte risposte.
"Abbiamo effettuato un sopralluogo questa mattina nelle campagne di Caronia dove sono stati ritrovati i corpi di Viviana Parisi e di suo figlio il piccolo Gioele e, dopo aver fatto anche ieri una nuova ispezione esterna sui cadaveri, siamo sempre più conviti che la donna non si sia tolta la vita, ma sia stata invece uccisa da qualcuno che poi ha messo in atto una messinscena, spostando il suo corpo sotto il traliccio per creare un depistaggio" .
Lo ha detto il criminologo Carmelo Lavorino, consulente dei legali di Daniele Mondello, padre di Gioele e marito di Viviana. Stamani Lavorino insieme ad altri consulenti della famiglia tra cui il medico legale e l'esperto in sicurezza sono andati dove sono stati ritrovati i corpi della donna e del bimbo, la fitta boscaglia sotto ai monti dei Nebrodi dove furono trovati prima il corpo di lei sfigurato il volto e poi piccoli resti del corpicino di Gioele, probabilmente finito alla mercé degli animali selvatici che vivono in quella zona.
"Queste convinzioni - spiega Lavorino - ci vengono dal fatto che non ci sono prove o impronte di Viviana sul traliccio, il corpo è posizionato non in modo conforme con una caduta dall'alto e inoltre ad una distanza inusuale. Inoltre, per come è stato realizzato il traliccio, e visto che era incandescente ad agosto, sarebbe stato impossibile per chiunque arrampicarsi sopra.
Infine, il luogo era raggiungibile in auto e non a piedi per la presenza di rovi e per la mancanza di sentieri agibili, dunque è probabile che qualcuno abbia ucciso prima la donna e poi l'abbia portata qui per simulare il suicidio". "Certezze che ci sono state confermate dopo l'esame esterno del corpo di Viviana e dei resti del piccolo. Il corpo della donna aveva la frattura di 2 vertebre della colonna vertebrale e della testa del femore - prosegue - La morte si deve attribuire a lesioni da precipitazione, presumibilmente ad una caduta, ma non dal traliccio.
"Aspetteremo comunque il deposito delle ultime consulenze dei periti della Procura poi faremo le nostre contro deduzioni, siamo certi - ribadiscono - che per noi Viviana è stata ammazzata, e qualcuno poi ha cercato di mettere gli inquirenti su una strada sbagliata trascinando il corpo sotto il traliccio".
"Abbiamo effettuato un sopralluogo questa mattina nelle campagne di Caronia dove sono stati ritrovati i corpi di Viviana Parisi e di suo figlio il piccolo Gioele e, dopo aver fatto anche ieri una nuova ispezione esterna sui cadaveri, siamo sempre più conviti che la donna non si sia tolta la vita, ma sia stata invece uccisa da qualcuno che poi ha messo in atto una messinscena, spostando il suo corpo sotto il traliccio per creare un depistaggio" .
Lo ha detto il criminologo Carmelo Lavorino, consulente dei legali di Daniele Mondello, padre di Gioele e marito di Viviana. Stamani Lavorino insieme ad altri consulenti della famiglia tra cui il medico legale e l'esperto in sicurezza sono andati dove sono stati ritrovati i corpi della donna e del bimbo, la fitta boscaglia sotto ai monti dei Nebrodi dove furono trovati prima il corpo di lei sfigurato il volto e poi piccoli resti del corpicino di Gioele, probabilmente finito alla mercé degli animali selvatici che vivono in quella zona.
"Queste convinzioni - spiega Lavorino - ci vengono dal fatto che non ci sono prove o impronte di Viviana sul traliccio, il corpo è posizionato non in modo conforme con una caduta dall'alto e inoltre ad una distanza inusuale. Inoltre, per come è stato realizzato il traliccio, e visto che era incandescente ad agosto, sarebbe stato impossibile per chiunque arrampicarsi sopra.
Infine, il luogo era raggiungibile in auto e non a piedi per la presenza di rovi e per la mancanza di sentieri agibili, dunque è probabile che qualcuno abbia ucciso prima la donna e poi l'abbia portata qui per simulare il suicidio". "Certezze che ci sono state confermate dopo l'esame esterno del corpo di Viviana e dei resti del piccolo. Il corpo della donna aveva la frattura di 2 vertebre della colonna vertebrale e della testa del femore - prosegue - La morte si deve attribuire a lesioni da precipitazione, presumibilmente ad una caduta, ma non dal traliccio.
"Aspetteremo comunque il deposito delle ultime consulenze dei periti della Procura poi faremo le nostre contro deduzioni, siamo certi - ribadiscono - che per noi Viviana è stata ammazzata, e qualcuno poi ha cercato di mettere gli inquirenti su una strada sbagliata trascinando il corpo sotto il traliccio".