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SPORT

Serie A

Derby alla Roma, ora la Lazio rischia la Champions

Fuochi di artificio nel finale. Segna Iturbe, pareggia Djordjevic, risolve Yanga-Mbiwa. Giallorossi matematicamente secondi, domenica prossima Napoli-Lazio è spareggio per il 3° posto

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Lazio - Roma Yanga-Mbiwa festeggia il gol che risolve il derby (AP)
di Mauro Caputi
Un finale acceso regala il derby alla Roma che supera 2-1 la Lazio nella stracittadina che valeva quasi da spareggio per l'accesso in Champions. I giallorossi ne escono matematicamente secondi e si garantiscono l'accesso al tabellone principale della massima competizione continentale. I biancocelesti, invece, rischiano il sorpasso del Napoli al terzo posto che vale i preliminari. L'ultima giornata riserva lo scontro diretto al San Paolo. La Lazio ha due risultati su tre, ma in caso di sconfitta cederebbe la terza piazza ai partenopei che sembravano fuori dalla corsa dopo la sconfitta in casa della Juventus. Insomma, il campionato riserva un altro spareggio. 
 
Sul terreno dell'Olimpico, la scelta di Pioli è tre uomini (Candreva, Mauri e Felipe Anderson) dietro Klose. Biglia (recuperato in extremis) e Parolo a cucire il gioco, Basta e Lulic sulle corsie. Garcia dà fiducia a Iturbe, con Totti e Florenzi nel tridente. A centrocampo, con Nainggolan e De Rossi, la sorpresa è Keita, preferito a Pjanic. Yanga-Mbiwa, e non Astori, al centro della difesa con Manolas. Subito una chance per la Lazio, con l'errore di Torosidis in uscita: Candreva serve il cross per Klose, volo d'angelo ma palla a lato. A livello di occasioni il primo tempo finisce qui. I biancocelesti tengono più palla, ma a Klose non arrivano rifornimenti. I giallorossi aspettano e solo Florenzi prova a ad alzare il ritmo sulla fascia di competenza (la destra). Poco servito Iturbe, Totti opaco.
 
La ripresa cambia il canovaccio e regala un finale con i fuochi d'artificio che fa dimenticare gli sbadigli del primo tempo. In apertura, diagonale di Basta dal limite dopo una respinta corta della difesa, largo di poco. Mauri prova l'acrobazia, Manolas lo mura. Lulic (ammonito, a rischio rosso) lascia il posto a Cavanda, Totti a Ibarbo, successivamente Keita a Pjanic. A metà frazione esplode la Roma. Comincia Florenzi, imbeccato da Pjanic, Felipe Anderson chiude in angolo. Sul corner Ibarbo si trova incredibilmente solo a qualche metro dalla porta ma sbaglia la girata. Pochi minuti dopo (73') il colombiano si fa perdonare: riceve sul lato dell'area e centra un pallone invitante su cui Iturbe fa valere la sua rapidità. La Lazio sbanda, Pioli inserisce subito Djordjevic (per Mauri) e dopo qualche minuto Cataldi per l'infortunato Biglia. All'81' crossa lungo Felipe Anderson, Klose fa sponda e Djordjevic, indisturbato, spinge di testa alle spalle di De Sanctis. L'equilibrio non dura. Punizione per la Roma dalla fascia (85'), Pjanic batte in area, Yanga-Mbiwa prolunga di testa e beffa Marchetti sul secondo palo. Per il centrafricano naturalizzato francese è il primo gol in serie A, un gol che vale il derby e il secondo posto.