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ITALIA

La sentenza

Desirée, condannati i quattro imputati: 2 gli ergastoli

Ma uno torna libero per scadenza dei termini di custodia cautelare. La madre della ragazza: non ho avuto giustizia

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Due condanne all'ergastolo e altre due condanne a 27 anni e 24 anni e sei mesi: è quanto deciso dalla III Corte d'Assise di Roma in relazione all'omicidio di Desirée Mariottini.

Ad essere condannati al massimo della pena il senegalese Mamadou Gara e il ghanese Yussef Salia. Una pena di 27 anni è stata inflitta invece al nigeriano Alinno Chima. Condannato a 24 anni e 6 mesi il senegalese Brian Minthe 24, che però torna libero per scadenza dei termini di custodia cautelare.

In aula presenti la mamma di Desirée, Barbara, che indossava una maglietta bianca con la foto della figlia, accompagnata dai familiari e dalle amiche della giovane vittima. "Mi attendevo quattro ergastoli, non sono soddisfatta di questa sentenza soprattutto perché uno degli imputati torna libero e questo non doveva succedere. Non ho avuto giustizia ", ha detto la madre dopo la sentenza. Una donna dal pubblico ha urlato 'maledetti, possiate bruciare all'inferno'.

I giudici Terza Corte di Assise di Roma erano entrati in camera di consiglio attorno alle 14 per emettere la sentenza. Desirée Mariottini, 16enne originaria di Cisterna di Latina, fu trovata senza vita il 19 ottobre del 2018 dopo essere stata abusata in un immobile abbandonato di via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo nella capitale. I quattro imputati erano accusati, a seconda delle posizioni, di omicidio volontario, violenza sessuale aggravata e cessione di stupefacenti a minori.

Lo scorso dicembre i pm Maria Monteleone e Stefano Pizza avevano chiesto l'ergastolo per tutti e quattro gli imputati con isolamento diurno per un anno.