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POLITICA

Il ministro degli Esteri a Mezz'ora in più su Rai3

Crisi di governo, Di Maio: "Senza maggioranza scivoliamo verso il voto"

"Se andiamo al voto perdiamo i progetti del Recovery" aggiunge  Di Maio, che sui vaccini commenta: "Nessun Paese può fare corse in avanti"

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"Tutte le volte che si parla di me è per mettermi contro Conte. Io non voglio alimentare questa contrapposizione. Due giorni prima del ritiro delle Ministre di Italia viva abbiamo provato in tutti i modi a dialogare, tanto che il Recovery fund è cambiato. Attenzione, la fiducia l'abbiamo incassata, ma va consolidata. La situazione va risolta nelle prossime 48 ore. Se ci sono forze politiche che vogliono avvicinarsi sui temi allora ben venga, altrimenti sono il primo a dire andiamo al voto".

A parlare è Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri, a Mezz'ora in più, su Rai3.

"Se penso che qualcuno si farà avanti? Posso dire che stiamo consolidando la maggioranza sulla scorta di un programma innovato. 48 ore sono poche? Vediamo. Chi è interessato al governo deve fare il primo passo. 

Voto in vista
"Se tra 10 giorni si consolida la maggioranza bene, sennò sono il primo a dire che si sta scivolando verso il voto. Ci sono preoccupazioni, ma in questi tempi ci giochiamo vaccini, Recovery e Europa. Se non ci sono i voti adesso, non ci sarà nemmeno il Conte ter. Ricucire con Renzi? Lo ha detto Conte dopo la rottura: non c'è la possibilità di un ritorno. Noi tra Conte e Renzi, scegliamo Conte". "Se si trova la maggioranza bene, altrimenti sono il primo a dire che si scivola verso il voto". "Se non ci sono ora i voti non ci sono nemmeno con un Conte ter". 

Recovery
"Dobbiamo distribuire 32 miliardi di ristori e non lo possiamo fare perché stiamo cercando i voti". "Io credo che il voto in questo momento metta a dura prova cittadini e imprese. Se inizia la corsa per la campagna elettorale, perdiamo il Recovery fund. Siamo in questa crisi perché Italia viva ha ritirato i Ministri e si è iscritta all'opposizione. Abbiamo presentato un programma per i prossimi due anni e ora servono i voti".

Giustizia
"Non si pensi che il tema Bonafede sia solo del M5s. Il voto sulla relazione del ministro è un voto sul governo". "C'è un tema strisciante che è la prescrizione. In questo Paese chi perde tempo nel processo la fa franca. Noi da gennaio l'abbiamo abolita. Noi non saremo donatore di sangue né di organi, la prescrizione è un tema di giustizia sociale, lo voglio dire chiaramente". 

Per sottolineare ulteriormente la sua posizione, in serata il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, posta su facebook una foto in cui abbraccia il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. "Sempre uniti e compatti!" si legge nel post.

Ingerenze Usa
"Non credo nelle ingerenze degli Stati Uniti sulla crisi di governo. Da ministro degli Esteri sono pronto a rassicurare: non c'è nessun collegamento tra l'amministrazione Biden e quello che sta succedendo al governo italiano". "Noi amici degli Usa al di là delle amministrazioni. 
Con l'amministrazione Biden lavoreremo sicuramente meglio sul climate change e sul multilateralismo. Con Biden ci vedremo presto in Italia". 

Vaccini
"Sono più preoccupato dei vaccini che della crisi politica. Se inizia la campagna elettorale è sicuro che non avremo un governo per gestire i rapporti con le case farmaceutiche. La mancanza di vaccini non è solo un problema italiano, ma europeo. AstraZeneca e Pfizer non stanno rispettando il contratto, faremo causa, ma adesso dobbiamo conservare le dosi per il richiamo. Faremo pressione a livello europeo affinché le case farmaceutiche onorino l'impegno, credono di avere il coltello dalla parte del manico. Eravamo primi in Europa per vaccinazioni e ora invece stiamo rallentando".

"Se la Germania si sta approfittando della debolezza degli altri Paesi? Semplicemente queste case farmaceutiche avevano confermato delle quantità facendo il passo più lungo della gamba. Presumiamo buona fede e solo un errore di valutazione. Quelle case farmaceutiche avevano l'obbligo di non stringere ulteriori accordi privati con le nazioni e nel caso solo dopo che erano state consegnate tutte le dosi stabilite per ogni Paese. Nessun paese può fare corse in avanti perché il primo che conclude la campagna vaccinale parte prima degli altri, quindi è anche un problema economico". 

Navalny
"Siamo pronti a tutte le azioni che servono dal punto di vista diplomatico per quello che sta accadendo. Siamo stati chiarissimi con la Russia: abbiamo ottimi rapporti, ma con Navalny stanno sbagliando".