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POLITICA

Di Maio: nessuna guerra all'Europa ma la nostra manovra non cambia

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"Vedo che ci sono grandi perplessità nei confronti della manovra e da parte nostra ci sarà il massimo dialogo, ma non possono chiederci di tradire gli italiani". Il vicepremier M5S Luigi Di Maio, intervistato da Repubblica, apre alla "condivisione" e al "dialogo", che sono "valori alla base di tutta la nostra permanenza nell'Unione europea", ma resta fermo sui contenuti della manovra, bocciata dalla commissione.   "Non si tratta di fare la guerra all'Europa - argomenta Di Maio -, ma di rispettare le promesse. E non è che facciamo tutto subito perché abbiamo esigenze politiche: il nostro obiettivo è mettere in sicurezza parti di società che non possono aspettare". Al commissario Moscovici, che ha detto no a trattative da 'mercanti di tappeti', risponde "non voglio continuare in questo scambio di battute quotidiano, dobbiamo sederci e discutere questa procedura potenziando gli spazi di dialogo".    Il vice premier ribadisce: "non taglieremo i punti cardine della manovra, ma i prossimi giorni permetteranno ai mercati di essere rassicurati": "Questo governo non vuole uscire dall'Europa e dall'euro, sarebbe anche un bene ribadirlo ai media esteri".    'Come può durare un governo con conflitti così frequenti?', gli viene chiesto. "Durerà - risponde - perché sappiamo già quali sono i punti su cui non andiamo d'accordo, lo abbiamo visto quando abbiamo scritto il contratto". Non intende ritirare quanto detto sui giornalisti dopo l'assoluzione di Virginia Raggi: "No, io non ho parlato di tutti i giornalisti, ma credo che la libertà di stampa non possa essere libertà di dire bugie".