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MONDO

Questione migranti

"Rimpatri più veloci" promette Di Maio. Lamorgese assicura: controlli sanitari su chi arriva

Il tema dei migranti al centro del confronto politico, dopo l'accordo nella maggioranza per modificare i decreti sicurezza di Salvini. Il ministro Di Maio minaccia di sospendere l'erogazione dei fondi alla Tunisia, se non arriveranno risposte sugli sbarchi. "Un momento delicato" commenta la ministra dell'Interno Lamorgese che assicura nessun migrante econimico sarà regolarizzato e tutti saranno sottoposti a controlli sanitari.

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"Vi chiedo di sospendere questo stanziamento di 6,5 milioni di di euro in attesa di un piano integrato più ampio proposto dalla viceministra del Re e di un risvolto nella collaborazione che abbiamo chiesto alle autorità tunisine in materia migratoria".

Con queste parole il ministro Di Maio ha chiesto al comitato congiunto per la cooperazione allo sviluppo della Farnesina di rimandare la discussione sullo stanziamento di fondi della cooperazione in favore di Tunisi.

"Siamo tutti perfettamente consapevoli - ha proseguito Di Maio - dell'importanza della cooperazione per lo sviluppo verso alcuni Paesi, anche al fine di prevenire flussi migratori incontrollati, ma in questa fase in cui a Tunisi, che ricordo essere un porto sicuro, stiamo avanzando chiarimenti circa l'incremento degli sbarchi verso l'Italia è bene avere un approccio a 360 gradi. Anche perché si tratta di interventi a favore delle comunità locali, fondamentali per contenere il rallentamento dei flussi".

Oggi il ministro interviene nuovamente su facebook:



Lamorgese, più rimpatri e maggiori controlli Migranti economici che arrivano non avranno regolarizzazione  
Rimpatri dei tunisini anche con le navi e controlli intensificati per gli stranieri che giungono in Italia. La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese parla in un'intervista con il Corriere della Sera dei "passi obbligati"per gestire l'impatto, anche rispetto al rischio contagi, di un flusso straordinario di sbarchi autonomi di migranti economici.    "Garantiremo la tutela della salute pubblica delle nostrecomunità locali, ma i migranti economici sappiano che non c'èalcuna possibilità di regolarizzazione per chi è giunto inItalia dopo l'8 marzo 2020" spiega. Il governo "non può permettersi di abbassare la guardia perché i dati epidemiologici, non solo quelli relativi agli stranieri, ci dicono che dovremo usare molta cautela nei prossimi mesi".

Tutt ii migranti che sbarcano sulle nostre coste "sono sottoposti al test sierologico e poi al tampone. La quarantena è obbligatoria per tutti, ma prima di trovare posti dedicati il Viminale deve affrontare mille 'no' che arrivano da comuni e Regioni".

Per la nave da mille posti destinata all'isolamento "la procedura di noleggio si è finalmente conclusa e dovrebbe essere operativa già domenica notte". Ora, con una nuova gara, "stiamo lavorando per una seconda nave da posizionare davanti alle coste calabresi". I 400 militari destinati in Sicilia e quelli dislocati in Friuli Venezia Giulia "svolgeranno un servizio molto importante per rafforzare i controlli già assicurati dalle forze di polizia". Inoltre da molti mesi "insisto in sede europea sulla necessità di attivare operazioni di evacuazione dei migranti presenti nei centri gestiti dal governo libico attraverso corridoi umanitari organizzati dalla Ue e gestiti dalle agenzie dell'Onu".

Con Tunisi "abbiamo concordato per agosto un incremento di rimpatri sui voli bisettimanali già riattivati lo scorso 16 luglio dopo lo stop imposto dal lockdown".   

Sui decreti sicurezza, "l'intesa è stata raggiunta. Ora inizia la fase del confronto con gli enti territoriali per valutare insieme i profili del nuovo sistema di accoglienza".