POLITICA
I partiti si preparano ad affrontare il referendum confermativo
Le dichiarazioni politiche sulla riforma della Costituzione

"Già da quando ho iniziato, a 16 anni, a militare in un partito da cui poi è nato il Pd promettevamo di abolire il bicameralismo perfetto: ora torniamo nelle strade e nelle piazze delle nostre città con l'orgoglio di poter dire che ci siamo riusciti". Così si è espresso in aula il presidente Pd Matteo Orfini che, rivolgendosi ai parlamentari del M5S, ha aggiunto che "qualcosa si può ancora fare. Togliatti diceva che i partiti sono democrazia che si organizza e perciò dobbiamo arrivare ad approvare una legge di applicazione dell'articolo 49 che garantisca che siano strumento di inclusione della società e siano davvero trasparenti e democratici. Su questo sfidiamo voi, deputati del Movimento 5 Stelle, perché vorremmo che vi liberaste dai ceppi che vi hanno imposto".
Danilo Toninelli (M5S) ha attaccato in aula il Pd definendolo "un venditore abusivo che occupa poltrone non sue per frantumare le regole sacre della democrazia e così decenni di battaglie sono spazzate via da un manipolo di analfabeti asserviti al dio potere".
Per Maurizio Lupi di Ap questa è una "riforma attesa per 30 anni e la cui assenza ha avuto dei costi che tutti abbiamo pagato. Un nuovo fallimento non ce lo possiamo permettere, pena la sanzione definitiva della nostra inutilità", ricordando i tentativi di riforma andati a vuoto negli anni.
"Riforma sgangherata e pericolosa. Serve referendum per dare parola ai cittadini a difesa della Costituzione repubblicana e per rinnovare davvero il Paese". Lo scrive su Twitter Nichi Vendola, presidente di Sel.
Per il ministro dell'Interno e presidente del Ncd, Angelino Alfano, è stata "approvata la riforma costituzionale, per un'Italia più semplice e competitiva. Dopo anni di attese e di parole arrivano i fatti. Un bel giorno".
Pippo Civati di Possibile ha definito il testo della riforma come "per molti aspetti impresentabile", Civati osserva: "Chi vota a favore è d'accordo per definizione, quindi non potrà lamentarsi" dei risultati che produrrà il "combinato disposto riforme-Italicum" e conclude "è una riforma fatta dal governo per il governo con il governo, senza rispettare il Parlamento".
Il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni: "E mentre tutti discutono di unioni civili, governo e maggioranza approvano in quarta lettura il ddl Boschi che ammazza la democrazia in Italia".
Renato Brunetta, presidente dei deputati di FI attacca il Pd: "Conservatore e anti democratico è chi a colpi di maggioranza - ottenuta grazie a parlamentari dichiaranti incostituzionali, almeno 130, e grazie ai transfughi del centrodestra che sono confluiti nella sinistra, almeno una cinquantina - cambia la carta fondamentale con violenza e senza alcun rispetto per il Parlamento e per le minoranze".
Soddisfatti per il risultato raggiunto sia il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha scritto su Facebook: "Oggi quarto voto sulle riforme costituzionali: maggioranza schiacciante in attesa di conoscere il voto dei cittadini in autunno. Stiamo dimostrando che per l'Italia niente è impossibile"; sia il ministro Maria Elena Boschi: "Siamo soddisfatti, mancano ancora due passaggi e ora ci prepariamo al Senato".
Danilo Toninelli (M5S) ha attaccato in aula il Pd definendolo "un venditore abusivo che occupa poltrone non sue per frantumare le regole sacre della democrazia e così decenni di battaglie sono spazzate via da un manipolo di analfabeti asserviti al dio potere".
Per Maurizio Lupi di Ap questa è una "riforma attesa per 30 anni e la cui assenza ha avuto dei costi che tutti abbiamo pagato. Un nuovo fallimento non ce lo possiamo permettere, pena la sanzione definitiva della nostra inutilità", ricordando i tentativi di riforma andati a vuoto negli anni.
"Riforma sgangherata e pericolosa. Serve referendum per dare parola ai cittadini a difesa della Costituzione repubblicana e per rinnovare davvero il Paese". Lo scrive su Twitter Nichi Vendola, presidente di Sel.
Per il ministro dell'Interno e presidente del Ncd, Angelino Alfano, è stata "approvata la riforma costituzionale, per un'Italia più semplice e competitiva. Dopo anni di attese e di parole arrivano i fatti. Un bel giorno".
Pippo Civati di Possibile ha definito il testo della riforma come "per molti aspetti impresentabile", Civati osserva: "Chi vota a favore è d'accordo per definizione, quindi non potrà lamentarsi" dei risultati che produrrà il "combinato disposto riforme-Italicum" e conclude "è una riforma fatta dal governo per il governo con il governo, senza rispettare il Parlamento".
Il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni: "E mentre tutti discutono di unioni civili, governo e maggioranza approvano in quarta lettura il ddl Boschi che ammazza la democrazia in Italia".
Renato Brunetta, presidente dei deputati di FI attacca il Pd: "Conservatore e anti democratico è chi a colpi di maggioranza - ottenuta grazie a parlamentari dichiaranti incostituzionali, almeno 130, e grazie ai transfughi del centrodestra che sono confluiti nella sinistra, almeno una cinquantina - cambia la carta fondamentale con violenza e senza alcun rispetto per il Parlamento e per le minoranze".
Soddisfatti per il risultato raggiunto sia il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha scritto su Facebook: "Oggi quarto voto sulle riforme costituzionali: maggioranza schiacciante in attesa di conoscere il voto dei cittadini in autunno. Stiamo dimostrando che per l'Italia niente è impossibile"; sia il ministro Maria Elena Boschi: "Siamo soddisfatti, mancano ancora due passaggi e ora ci prepariamo al Senato".