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POLITICA

Leva obbligatoria, la ministra Trenta corregge Salvini: "Un'idea romantica"

"Non al passo con i tempi, i soldati di oggi sono dei professionisti". Il ministro dell'Interno ieri aveva parlato dell'ipotesi di reintrodurre per alcuni mesi il servizio militare per "ricordare ai ragazzi che oltre ai diritti esistono i doveri"

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È stata accolta 'freddamente' in ambienti della Difesa l'idea del vice premier e ministro dell'Interno Matteo Salvini di ripristinare la leva obbligatoria, individuando in essa un modo in più per la formazione dei giovani. Si pensa che più che altro si sia trattata di una battuta e non di un intento o progetto in fase di studio e appuntamento, peraltro senza coinvolgere - viene fatto rilevare - i diretti interessati in primo luogo, ovvero la Difesa.

"Il ministro Trenta si è già espressa sul tema nei giorni scorsi: è una idea romantica ma i nostri militari sono e debbono essere dei professionisti e su questo aspetto è d'accordo anche Salvini". È quanto si apprende da fonti della Difesa in merito alle dichiarazioni del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ieri ha parlato dell'ipotesi di reintrodurre per alcuni mesi il servizio militare.
 
Nei giorni scorsi, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta aveva sottolineato, durante un'intervista, che il servizio militare obbligatorio è un qualcosa "non più al passo con i tempi". I soldati di oggi, aveva spiegato il ministro, "sono dei professionisti. E non abbiamo più le truppe che vengono dalle Alpi". Dunque, "non c'è piu' bisogno di tanti soldati tutti insieme".

Salvini: leva obbligatoria per ricordare che oltre a diritti esistono doveri
"Reintrodurre il servizio militare e civile per ricordare ai nostri ragazzi che, oltre ai diritti, esistono anche i doveri". Così Matteo Salvini, ministro dell'Interno, su Twitter torna sulla proposta lanciata ieri a Foggia.
 
La Russa: "Tornare a finanziare la mia mini naja"
"All'amico Salvini ricordo che esiste già, per una legge voluta da me da ministro della Difesa del governo Berlusconi, la possibilità di far vivere ai giovani che lo desiderano, la vita militare per tre settimane. Prima di discutere di leva obbligatoria il governo potrebbe tornare a finanziare questa legge che la sinistra ha smesso di utilizzare e far partire subito con poca spesa qualche migliaio di giovani entusiasti di quella che fu definita la 'mini naja'. Avrò poi modo di illustrare a lui e a Giorgetti le eventuali future modifiche da me proposte per allungare a 40 giorni (magari da svolgere durante le vacanze estive) e rendere, con crediti e incentivi, la partecipazione molto appetibile ai giovani. Mai però in forma obbligatoria che sappiamo crea in molti solo disamore se non peggio". Lo dichiara Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato.