MONDO
Lavoratori trattenuti in Kuwait, ministro Moavero: presto a casa
I due erano stati trattenuti a Kuwait City dopo che la Cmc aveva deciso di recedere da un contratto da 22 milioni di euro per realizzare un quartiere residenziale a 40 km dalla capitale

Tornerà presto a casa, a Cesena, Andrea Urcioli, il dipendente della ditta Cmc al quale era stato imposto il divieto di lasciare il Kuwait a causa di una controversia societaria. Lo ha annunciato la Farnesina. "Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, desidera "condividere la buona notizia del provvedimento appena preso dalle Autorità del Kuwait" che rimuove il divieto di lasciare il Paese che era stato disposto nei confronti del cittadino italiano".
"La nuova misura", aggiunge il Ministro riferendosi alla rimozione del divieto di viaggio,"prelude al ritorno a casa, a breve, del nostro compatriota". La Farnesina e l'Ambasciata d'Italia in Kuwait si erano immediatamente attivate a tal fine. La Farnesina aveva anchec onvocato, tre giorni fa, l'ambasciatore del Kuwait in Italia. Fonti locali fanno sapere che la rimozione del 'travel ban' riguarda anche l'altro dipendente della Cmc di Ravenna che era rimasto bloccato in Kuwait insieme a Urcioli, Ricardo Pinela, di nazionalità portoghese. Anche lui potrà rientrare presto a casa. Urcioli potrà partire con il primo volo disponibile, e dovrebbe rientrare in Italia in giornata. I due erano stati trattenuti a Kuwait City dopo che la Cmc aveva deciso di recedere da un contratto da 22 milioni di euro per realizzare un quartiere residenziale a 40 km dalla capitale. Pur non ricoprendo ruoli dirigenziali, si erano trovati in mezzo ad una rivolta di operai che pretendevano il pagamento degli stipendi. La società aveva poi pagato il dovuto, ma Pineda e Urcioli erano stati comunque trattenuti.
"La nuova misura", aggiunge il Ministro riferendosi alla rimozione del divieto di viaggio,"prelude al ritorno a casa, a breve, del nostro compatriota". La Farnesina e l'Ambasciata d'Italia in Kuwait si erano immediatamente attivate a tal fine. La Farnesina aveva anchec onvocato, tre giorni fa, l'ambasciatore del Kuwait in Italia. Fonti locali fanno sapere che la rimozione del 'travel ban' riguarda anche l'altro dipendente della Cmc di Ravenna che era rimasto bloccato in Kuwait insieme a Urcioli, Ricardo Pinela, di nazionalità portoghese. Anche lui potrà rientrare presto a casa. Urcioli potrà partire con il primo volo disponibile, e dovrebbe rientrare in Italia in giornata. I due erano stati trattenuti a Kuwait City dopo che la Cmc aveva deciso di recedere da un contratto da 22 milioni di euro per realizzare un quartiere residenziale a 40 km dalla capitale. Pur non ricoprendo ruoli dirigenziali, si erano trovati in mezzo ad una rivolta di operai che pretendevano il pagamento degli stipendi. La società aveva poi pagato il dovuto, ma Pineda e Urcioli erano stati comunque trattenuti.