ITALIA
Inclusione, Lamorgese: oggi la discriminazione non è più accettabile
"Compito della politica è favorire l'inclusione"

"In questo periodo assistiamo a vari episodi che richiamano alla mente episodi che pensavamo aver lasciato indietro nel tempo e che portano a discriminare per razza, colore della pelle e orientamento sessuale. Questo nel 2020 non è più accettabile". Lo ha detto il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese intervenendo a Roma al convegno 'Le vittime dell'odio' nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tanti i partecipanti al convegno chiamati a dare una testimonianza: il Presidente dell'Associazione italiana calciatori Damiano Tommasi, la capitana della nazionale di calcio femminile Sara Gama, l'attore Jonis Bascir, Imma Battaglia leader del movimento lgbti, l'ex nuotatrice paralimpica Cecilia Camellini, il padre di Valerio Catoia, giovane atleta con la sindrome di Down che ha salvato una bambina di 10 anni che stava affogando e che ha subito le peggiori infamie sui social, Padre Ibrahim Faltas, frate francescano, parroco di Gerusalemme, impegnato quotidianamente nel promuovere il dialogo tra israeliani e palestinesi, l'Imam Yahya Pallavicini, Presidente della Comunità religiosa islamica italiana (Co.Re.Is.) e Nando Tagliacozzo, ebreo sopravvissuto all'Olocausto in cui sono morti i suoi familiari.
"Compito della politica - ha aggiunto il ministro - è lavorare sull'inclusione, sottolineare l'importanza della diversità: e' questo il messaggio che dobbiamo trasmettere ai giovani attraverso la memoria di quello che è stato e che non deve più ripetersi e attraverso iniziative concrete che come governo dobbiamo saper mettere in campo". Vorrei che la società attuale fosse una società senza contrapposizioni così nette su certi argomenti - ha aggiunto - Questa contrapposizione continua la trovo negativa e va a incidere sulla vita di tutti. Dobbiamo mettere un punto e ricominciare con una condivisione di scelte, oggi dobbiamo lavorare e affrontare tante sfide, l'immigrazione è una di queste ma "le difficoltà si superano con il dialogo e con il ragionamento".
Tanti i partecipanti al convegno chiamati a dare una testimonianza: il Presidente dell'Associazione italiana calciatori Damiano Tommasi, la capitana della nazionale di calcio femminile Sara Gama, l'attore Jonis Bascir, Imma Battaglia leader del movimento lgbti, l'ex nuotatrice paralimpica Cecilia Camellini, il padre di Valerio Catoia, giovane atleta con la sindrome di Down che ha salvato una bambina di 10 anni che stava affogando e che ha subito le peggiori infamie sui social, Padre Ibrahim Faltas, frate francescano, parroco di Gerusalemme, impegnato quotidianamente nel promuovere il dialogo tra israeliani e palestinesi, l'Imam Yahya Pallavicini, Presidente della Comunità religiosa islamica italiana (Co.Re.Is.) e Nando Tagliacozzo, ebreo sopravvissuto all'Olocausto in cui sono morti i suoi familiari.
"Compito della politica - ha aggiunto il ministro - è lavorare sull'inclusione, sottolineare l'importanza della diversità: e' questo il messaggio che dobbiamo trasmettere ai giovani attraverso la memoria di quello che è stato e che non deve più ripetersi e attraverso iniziative concrete che come governo dobbiamo saper mettere in campo". Vorrei che la società attuale fosse una società senza contrapposizioni così nette su certi argomenti - ha aggiunto - Questa contrapposizione continua la trovo negativa e va a incidere sulla vita di tutti. Dobbiamo mettere un punto e ricominciare con una condivisione di scelte, oggi dobbiamo lavorare e affrontare tante sfide, l'immigrazione è una di queste ma "le difficoltà si superano con il dialogo e con il ragionamento".