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ITALIA

oggi la presentazione a Roma con il ministro dell'Ambiente

#DissestoItalia, il web doc sui disastri idrogeologici

Un documentario multimediale imponente con 50 video, 150 foto e infografiche, realizzato da un gruppo di reporter e sostenuto dall'associazione confindustriale dei costruttori, da Legambiente, l'ordine degli architetti e quello dei geologi. Si cerca di fare squadra per porre il tema della messa in sicurezza del territorio che interessa 6.600 comuni e quasi sei milioni di persone e può rilanciare la crescita

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Roma
C'è un dato che fa riflettere. Le tasse ''ambientali'' nel 2011 hanno portato nelle casse dello Stato ben 44 miliardi di Euro. Solo l'un per cento di questa somma viene però destinato alla messa in sicurezza del territorio. Così, ogni volta che si verificano un'alluvione o altri fenomeni di dissesto si è costretti a stanziare fondi d'emergenza. La prevenzione del rischio idrogeologico, che interessa 6.600 comuni e quasi sei milioni di persone, in Italia di fatto non esiste.

Mossi da questa considerazione, l'Ance (l'associazione nazionale dei costruttori), Legambiente e gli ordini professionali di geologi e architetti hanno deciso di sostenere #dissestoitalia, un wed doc sui territori a rischio. 50 video, 150 foto, più infografiche e contenuti multimediali, realizzati da un pool di reporter e cronisti. Il web doc si divide in sei sezioni: Italia Ferita, Beni culturali, Italia da (Ri)costruire, Il caso Arno, Sai dove vivi, Dati. 

Solo nel 2013 Sardegna, Marche, Abruzzo, Toscana, Basilicata, Emilia Romagna e Puglia sono state interessate da fenomeni di dissesto, con ingenti danni alla abitazioni e all'agricoltura. In questi giorni le alluvioni hanno flagellato Roma e il Veneto. La conta dei danni è ingente. Eppure - come sostiene la Cgia di Mestre - la manutenzione dei fiumi, la cura del territorio, la mitigazione dei rischi naturali producono pil.