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Divorzio Gates: la coppia si separa ma la Fondazione va avanti

Bill e Melinda Gates, nell'annunciare la fine della loro unione matrimoniale dopo 27 anni, ribadiscono l'impegno comune nella no-profit da loro fondata 20 anni fa e che ha una dotazione stimata in 50 miliardi di dollari

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"Continuiamo a condividere la fede della missione e continueremo il nostro lavoro insieme alla Fondazione, ma non crediamo più di poter crescere come coppia nella prossima fase delle nostre vite", si le nella dichiarazione, identica dei Gates, Bill e Melinda, che annuncia il loro divorzio. E malgrado il cofondatore di Microsoft, 65 anni, vanti un patrimonio di 130,5 miliardi di dollari (quarto nella classifica degli più ricchi del mondo stilata da Forbes, ma per molti anni il primato è stato suo), la vera domanda che si fanno in molti riguarda proprio il futuro della Fondazione Bill e Melinda Gates. La Bill & Melinda Gates è, a tutti gli effetti,  una multinazionale con circa 1.600 dipendenti e uffici in più continenti.

E' dal 2008 che Bill Gates ha rinunciato agli incarichi operativi in Microsoft per occuparsi a tempo pieno insieme alla moglie della Gates Foundation. Nel 2014 si è anche dimesso dalla carica - sostanzialmente onoraria -  di chairman di Microsoft. Secondo le stime relative alla fine del 2019, la Foundation ha distribuito grant per un totale di 55 miliardi di dollari per programmi sanitari globali e per l'istruzione negli Usa.

La Bill & Melinda Foundation ha oggi una dotazione di circa 50 miliardi di dollari. Secondo il New York Times, "nel corso degli anni ha avuto un'influenza enorme in ambiti come la salute globale e l'istruzione di base e ha ottenuto grandi progressi nella riduzione del numero delle vittime causate dalla malaria e da altre malattie infettive". Il quotidiano americano ha aggiunto: "Nell'ultimo anno la coppia è stata particolarmente in vista, con commenti sulla lotta globale alla pandemia di Covid-19, mentre la Fondazione spendeva per questo obiettivo oltre un miliardo di dollari".

La pagina della Fondazione indica, relativamente al 31 dicembre 2019, finanziamenti diretti per 5,1 miliardi di dollari assegnati a 37 programmi strategici.  La notizia del divorzio, anche se rilevante dal punto di vista personale, non è paragonabile alle possibili ricadute sulla  Foundation, diventata soltanto nell'ultimo anno un punto di riferimento nella lotta globale al Covid, con un investimento totale pari a 1,75 miliardi di dollari. I fondi sono stati destinati a programmi per la ricerca sui vaccini, sui test e le cure e programmi per aiutare i sistemi sanitari dei Paesi più poveri ad affrontare la pandemia.

L'impegno, però, non si limita ai finanziamenti: Bill Gates negli ultimi mesi è stato uno dei più appassionati sostenitori della necessità di seguire la scienza per combattere la pandemia. Un impegno già emerso nella ricerca e finanziamento sulle malattie infettive. In un Ted Talk del 2015, Gates aveva avvisato dei potenziali rischi dello sviluppo di una pandemia globale. Un evento che lo ha reso uno dei target principali delle tesi complottiste e negazioniste, rimbalzato nella disinformazione  sui social media che hanno descritto l'ingegnere come il regista occulto della 'pandemia per obiettivi di profitto' e per il controllo globale della popolazione. 

La visione dell'ex moglie potrebbe avere qualche nuance diversa: è giunta la notizia che Melinda Gates, in un'intervista di Financial Times registrata prima dell'annuncio di divorzio, afferma che le nazioni ricche non hanno bisogno di vaccinare gli adolescenti contro il Covid 19 ma devono prima donare vaccini ai Paesi poveri.

Di recente, la Fondazione ha avuto un ruolo di rilievo nell'avvio di Covax, un meccanismo per la distribuzione di vaccini anti-Covid anche a beneficio dei Paesi più svantaggiati. Nello stesso periodo, però, e' stata criticata per la linea a sostegno dei diritti di proprietà intellettuale anche rispetto a farmaci essenziali. 

Melinda Gates (che su Twitter dopo l'annuncio del divorzio ha aggiunto al profilo il suo cognome da nubile, diventando Melinda French Gates),  ha avuto un ruolo fondamentale per la nascita ed il primo sviluppo della Fondazione: è stata lei, quando il marito ancora era impegnato a tempo pieno con Microsoft, a girare il mondo per verificare sul terreno le necessità principali e poi fissare l'agenda della charity. Nel 2006 è stata invitata alla Casa Bianca per parlare della lotta alla malaria e nel 2010 è intervenuta all'Assemblea Generale dell'Onu sulla lotta all'Aids e alla povertà.

Nelle loro apparizioni pubbliche, Bill e Melinda raramente hanno parlato della loro relazione. Un breve accenno ad un momento di difficoltà l'ha fatto Melinda in "The Moment of Lift", libro scritto nel 2019 per spiegare "come dando potere alle donne si cambia il mondo". Fin 2007 era stato Bill Gates a scrivere la lettera annuale della Fondazione, racconta Melinda nel libro, spiegando che nel 2012 propose di far sentire anche la sua voce scrivendo lei la lettera, proposta che incontrò però la resistenza del marito.

Alla fine decisero di scriverla insieme, ma ci fu un forte scontro: "pensavo che ci saremmo ammazzati, ho pensato 'questo farà finire il nostro matrimonio", aveva scritto Melinda, spiegando che però da allora la coppia aveva iniziato a scrivere insieme la lettera programmatica annuale. Secondo le notizie della stampa statunitense, è stata lei, alla fine, a chiedere il divorzio dopo 27 anni di matrimonio.

Non sono ancora note le implicazioni finanziarie della fine del matrimonio su altre iniziative: Bill Gates detiene l'1,37% del flottante di Microsoft, per un valore superiore ai 26 miliardi di dollari, secondo i dati di FactSet. La coppia aveva creato, insieme a Warren Buffett, il programma Giving Pledge, che richiedeva ai partecipanti di donare più della metà delle loro ricchezze.

"Il divorzio Gates significa molto di più che sconvolgere la vita di una famiglia. Si ramificherà nel mondo degli affari, dell'istruzione, della salute pubblica, della società civile, della filantropia e oltre", ha detto a Reuters Anand Giridharadas, autore del libro "Winners Take All" . E "questo perché la nostra società ha commesso l'errore colossale di permettere alla ricchezza di acquistare la possibilità di prendere decisioni quasi governative, da privati cittadini", ha detto.