Dl dignità. Di Maio: non voglio licenziare nessuno, su Boeri valuteremo

"Non ci sto a passare far passare questo decreto come un decreto che vuole licenziare le persone, io non voglio licenziare nessuno. Voglio solo ridurre il precariato per i nostri giovani". Così il vicepremier Luigi Di Maio, dopo un incontro con gli ambasciatori dei Paesi dell'Unione europea all'hotel Kolbe, torna sul dibattito relativo al Decreto dignità che da oggi e' in commissione alla Camera.

Per quanto riguarda il presidente dell'Inps Boeri, il ministro ribadisce che "la legge non ci consente di rimuoverlo, io personalmente avro' modo di collaborare con tutte le istituzioni di questo paese. Quando ci sara' il rinnovo si valuteranno le decisioni da prendere sul l'Inps e non solo. Se si voleva trovare nella relazione tecnica il numerino per fare polemica e spaventare gli italiani non ci sono riusciti, adesso bisogna andare avanti".

Infine rispetto a possibili modifiche al dl dignità Di Maio osserva: "Vogliamo intervenire sia sugli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato sia, a fine anno sul costo del lavoro, quindi c'e' tutta l'intenzione di aiutare le imprese a stabilizzare i dipendenti e a pagare di meno i contratti".

Al via esame Camera, da domani audizioni
E' stato avviato l'iter parlamentare del decreto dignità nelle commissioni Finanze e Lavoro della Camera. Il termine per gli emendamenti è fissato giovedì alle 20 e l'obiettivo, secondo quanto viene riferito, è di chiudere l'esame nelle commissioni nel weekend. Domani prenderà il via il ciclo di audizioni che proseguirà nella giornata di mercoledì. Il provvedimento è atteso nell'aula di Montecitorio martedì 24 luglio ma le opposizioni hanno chiesto una settimana di tempo in più per l'esame.

In cosa consiste il decreto dignità
Ma ecco in cosa consiste il decreto legge, che questa settimana inizia il suo iter parlamentare