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Coronavirus

"Per limitare i danni"

Conte incontra i sindacati: Dl maggio non è panacea, ma limita i danni

Riunione del presidente del Consiglio con i sindacati. Per la ripartenza serve un nuovo patto sociale; lavorare tutti insieme per contratti innovativi e nuovi modelli. Ministro Catalfo: "Altre 9 settimane Cig e si studia Reddito emergenza". Gualtieri: “Positivo confronto con sindacati su dl maggio”

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Il decreto maggio per sostenere il Paese ad uscire dall'emergenza economica da coronavirus varrà 55 miliardi: l'entità, secondo quanto si apprende, è stata confermata dal premier Giuseppe Conte all'incontro a palazzo Chigi coi sindacati. 

"Stiamo parlando di un 'intervento cospicuo, certo non sarà la panacea di tutte le conseguenze negative che stiamo vivendo, ma stiamo facendo il possibile per limitare i danni'. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte illustrando ai sindacati i principi del Dl Maggio secondo quanto si apprende da chi partecipa alla riunione. 

"Ci dobbiamo rimboccare le maniche, avremo una brusca caduta del Pil" che potrebbe anche essere più del -8%, avrebbe detto inoltre, secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio Conte agli esponenti di Cgil Cisl e Uil. Il premier ha sottolineato l'importanza di "fare di tutto per contenere gli effetti economici che questa emergenza economica sta producendo".

"Stiamo scrivendo un capitolo importante di questa dura prova, quello legato alle misure economiche. È un piano cospicuo, dobbiamo essere efficaci per sostenere famiglie, lavoratori e imprese. Ci aspetta una fase difficile e dobbiamo tutti rimboccarci le maniche. Non vogliamo lasciare indietro nessuno e siamo al lavoro per preservare i livelli occupazionali" ha detto Conte ai sindacati.

Confronto serrato con banche su fondi erogati 
"Abbiamo iniziato anche un serrato confronto con le aziende bancarie per avere un costante aggiornamento di come viene applicato il decreto liquidità. Vogliamo assicurarci che questi finanziamenti arrivino alle imprese". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte ai sindacati, secondo quanto riferiscono partecipanti alla riunione.

Emergenza non finita, rafforzare sistema sanitario
"Siamo tutti chiamati ad una sfida complessa. Stiamo generando nuovi investimenti per rafforzare anche il sistema sanitario nazionale perché sappiamo che l'emergenza non è finita". Lo avrebbe detto il premier Giuseppe Conte ai sindacati all'incontro di stasera sulla fase 2. 

Serve nuovo "patto sociale" equo e moderno 
"Per far ripartire davvero il Paese abbiamo bisogno di un 'patto sociale' per coniugare modernità ed equità. Per questo in prospettiva è prezioso l'avvio di un tavolo progettuale con le parti sociali". Così il premier Conte ai sindacati. "Un tavolo volto a definire forme contrattuali innovative e adeguate a nuove forme di lavoro, a ragionare sui modelli di sviluppo e formazione per rilanciare la crescita, tanto nel privato quanto nella Pa, e a promuovere forme di sviluppo partecipativo. Questi i capisaldi su cui lavorare insieme".

Iter semplificati per ristrutturare scuole
"Procedure semplificate per favorire le ristrutturazioni degli edifici scolastici". E' una delle misure annunciate dal premier Giuseppe Conte nel confronto con i sindacati in vista del decreto di maggio. "Questo è il momento per farlo, per avere aule ristrutturate e più sicure per i nostri ragazzi", ha sottolineato il presidente del Consiglio, a quanto si apprende da partecipanti alla riunione.

Protocolli rigorosi per centri estivi
"Insieme ai ministri stiamo lavorando con il Comitato tecnico scientifico su protocolli di sicurezza per i bambini, accorti e rigorosi, e anche con Anci per avere un ventaglio di proposte che tengano conto delle peculiarità territoriali e delle esigenze della famiglie". Lo ha detto, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte nell'incontro con i sindacati parlando dei centri estivi e delle scuole.

Bene clima positivo e senso responsabilità sindacati
"Mi fa piacere che il clima sia positivo e voi riconosciate il lavoro che si sta facendo.Importante il vostro senso di responsabilità, ad iniziare dal Protocollo sulla sicurezza". Lo ha detto, a quanto si apprende,il premier Giuseppe Conte ai sindacati nell'incontro di questa sera.

Catalfo: altre 9 settimane Cig, arriva Reddito emergenza
Il Governo intende prevedere altre nove settimane di cassa integrazione con causale Covid oltre alla proroga di due mesi per la Naspi e la Duscoll per i collaboratori. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil secondo quanto riferito da partecipanti alla riunione. Ci sarà anche un'indennità per Colf e badanti ma non la cassa integrazione. Si studia l'introduzione del reddito di emergenza.

Catalfo ha poi spiegato di aver previsto “una semplificazione per le procedure di trasmissione e lavorazione delle domande di Cig” e “tutele per i lavoratori dello spettacolo e dello sport”. Presto, ha assicurato il ministro ai sindacati, ci sarà un incontro con loro per parlare dello smart working.

Con il dl maggio il blocco dei licenziamenti sarà portato da due a cinque mesi, quindi sarà allungato di altri tre mesi. Lo ha detto la ministra del Lavoro,Nunzia Catalfo ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil in una videoconferenza sul decreto maggio secondo quanto riferito da partecipanti alla riunione. Catalfo ha sottolineato che in questi mesi di emergenza l'Inps ha dovuto trattare prestazioni eccezionali per 11 milioni di lavoratori e che nel decreto ci sarà una semplificazione per gli ammortizzatori sociali che porterà alla riduzione dei tempi di erogazione.

Gualtieri: “Positivo confronto con sindacati su dl maggio”
"Positivo confronto in videoconferenza con  i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil sul prossimo decreto. Forte sostegno al lavoro, alle imprese, alla coesione sociale del  Paese. Nessuno deve essere lasciato indietro". Così in un tweet il  ministro dell'Economia Roberto Gualtieri sul confronto sul Dl Maggio.

Furlan: misure corpose, sì a nuovo modello sociale
"E' molto importante e significativo che stasera il presidente Conte abbia annunciato un tavolo di confronto che guarda oltre l'emergenza del paese in modo da costruire un nuovo modello sociale partecipativo di sviluppo, di cambiamento e di modernizzazione complessiva del paese. E' quello che ci aspettavano di ascoltare". Lo afferma la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, secondo cui "bisogna continuare a lavorare insieme, come abbiamo fatto in queste settimane di emergenza, in uno spirito concertativo per migliorare il paese su tutti i fronti". Al termine dell'incontro in videoconferenza, Furlan osserva che quelli annunciati dal governo per il decreto maggio sono interventi "corposi" che contengono misure importanti; ma rimangono ancora tanti temi che è necessario affrontare per il futuro del Paese.

Per Furlan "è importante con il prossimo decreto rifinanziare e prorogare tutte le misure di sostegno al reddito dei lavoratori, snellire le procedure burocratiche, per assicurare le prestazioni e garantire una immediata liquidità ai lavoratori. E' altresì importante l'annunciata misura di sostegno alle famiglie inoccupate, prive di protezioni sociali". "Ma dobbiamo discutere ed affrontare - fa notare la leader Cisl - anche il tema delle infrastrutture materiali ed immateriali, i problemi della scuola e della digitalizzazione della pubblica amministrazione, le tutele del mondo del lavoro, definire una strategia efficace per il rilancio del sistema industriale e dei servizi, sbloccando le risorse per far partire i cantieri pubblici". "Noi - sottolinea - siamo pronti a discutere di tutto questo. Naturalmente valuteremo in maniera approfondita i provvedimenti che il Governo ha annunciato, ma che ci sembrano già indubbiamente corposi". "E' opportuno l'intervento di accelerazione per assicurare liquidità alle imprese con uno sforzo importante che il sistema bancario dovrebbe realizzare rispetto a questo obiettivo. E' giusto quindi l'appello del Governo alla responsabilità delle banche perché nessuno si può tirare fuori dalle responsabilità. Anche il sistema bancario deve e può fare sicuramente di più" .

Barbagallo: patto per Paese, non dimenticare deboli
"Non abbiamo bisogno solo di un modello di sviluppo, ma di un Patto per il Paese, perché dobbiamo ridisegnarlo, senza dimenticare gli invisibili e i più deboli, come i precari e come coloro che sono costretti a fare lavoro nero". È quanto ha dichiarato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, nel corso della videoconferenza che si è svolta questa sera tra Governo e parti sociali, in vista del varo del cosiddetto "decreto Maggio".   "C'è un problema di metodo - ha proseguito Barbagallo - su come affrontare questa ulteriore fase, perché noi pensiamo che ci sia bisogno di avviare confronti specifici. Chiediamo ai ministri di fissare incontri su alcune materie. C'è bisogno, ad esempio, di ragionare sulla detassazione degli incrementi contrattuali, sulla riduzione dell'orario di lavoro che non va confusa con la necessità di fare formazione: le due cose sono distinte. Poi - ha proseguito il leader della Uil - c'è una questione tutta al femminile: se restano chiuse le scuole, il congedo parentale per 15 giorni e al 50% non è certamente sufficiente. Abbiamo bisogno di un incontro sulla scuola, di capire se gli ammortizzatori sociali coprono davvero tutti i settori, di ripensare le RSA. Noi - ha concluso  - vogliamo partecipare".  

Landini: in nessun Paese protocolli sicurezza come nostri
"In nessun altro paese europeo si è visto un protocollo di sicurezza sul lavoro come quello italiano". Lo ha detto, a quanto si apprende, il segretario della Cgil Maurizio Landini nell'incontro con il premier Conte e i ministri sul decreto di maggio. Il riferimento è ai protocolli di sicurezza sul lavoro siglati per far fronte ai rischi di contagio da Coronavirus.

"In attesa del testo del  decreto sul quale ci riserviamo di dare il nostro giudizio definitivo, è stato affermata la volontà di proseguire il blocco dei licenziamenti per altri tre mesi, il prolungamento per ulteriori nove settimane  della cassa integrazione, allungamento di Naspi e Dis-coll e l'estensione di misure di sostegno a lavoratori ad oggi non coperti (colf e badanti, lavoratori dello spettacolo, stagionali), oltre all'intenzione di rafforzare i fondi bilaterali", elenca Landini.  Inoltre, aggiunge, "abbiamo chiesto il ripristino dell'esame congiunto nel caso di cassa integrazione, tema sul quale abbiamo ottenuto una  risposta positiva".  "Abbiamo sollevato - riferisce il numero uno della Cgil - il tema  delle misure di conciliazione che devono essere potenziate ed estese a partire dai congedi. Riteniamo importante l'aumento di risorse sulla  sanità, in particolare per terapie intensive e  il rafforzamento dei  servizi territoriali. Così come abbiamo chiesto che si attivi subito un piano di messa in sicurezza delle scuole all'interno di un confronto più ampio sulla valorizzazione dei sistema dell'istruzione e in generale del lavoro pubblico, a partire dai  rinnovi dei ccnl".

"Abbiamo espresso un giudizio positivo - prosegue Landini - sulla  misura finalizzata alla ricapitalizzazione delle imprese e riaffermato la necessità di avviare un tavolo progettuale sulle politiche  industriali e più in generale dello sviluppo". E, conclude, "abbiamo  riaffermato la necessità di dare forti risposte alle disuguaglianze e  ai divari: per questa ragione sosteniamo gli strumenti di inclusione e in generale un forte contrasto alla precarietà per un nuovo modello di sviluppo che metta al centro il lavoro e dia risposte ai bisogni delle persone e dei territori''.