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POLITICA

L'azione di governo

Dl Rilancio, c'è la nota di ragioneria. Slitta la fiducia, aula convocata per domani

Il testo dovrebbe ricevere il via libera finale entro mercoledì per poi passare in seconda lettura al Senato. Lega: "Governo allo sbando". Melilli (Pd): "Ascoltate forze produttive, continua nostro impegno"

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Il relatore sul dl rilancio Luigi Marattin informa l'aula di Montecitorio dell'arrivo di una "nota della Ragioneria" e chiede al presidente di turno Fabio Rampelli la "convocazione dell'assemblea" di Montecitorio per "domani mattina alle 10 in modo da consentire a tutti i gruppi" di prendere visione della nota e di convocare il comitato dei 9 per domani mattina prima della seduta d'aula.   

Marattin chiede "la distribuzione a tutti i gruppi in serata della nota della ragioneria".     

Rampelli dispone il rinvio dell'aula a domani mattina alle 10.  A questo punto slitta anche la fiducia: in ipotesi era previsto che il governo ponesse la questione di fiducia questo pomeriggio

Si punta a chiudere l'esame dell'intero  provvedimento, che poi dovrà passare al Senato, entro la giornata di mercoledì. Si tratta del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali  connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.

Nel mirino sarebbero finite alcune norme inserite nel testo del decreto durante l'esame in commissione per una copertura totale di circa 100 milioni di euro che mancherebbe all'appello. Tra le misure sotto verifica quelle sulla sospensione dei mutui (criticità sarebbero state registrate in particolare per le Regioni a statuto speciale) e il credito
d'imposta per il Sud.  

Il via libera alla discussione dopo che la Commissione Bilancio di Montecitorio nei giorni scorsi ha approvato gli emendamenti. Tra i provvedimenti: congedi parentali estesi al 31 agosto; proroga per i contratti a termine; allargato il superbonus edilizio; incentivi per auto ibride, elettriche ed Euro 6; sì a classi con meno di 15 alunni; Bergamo e Brescia capitali italiane della cultura 2023.

Lega: "Governo allo sbando"
"Decreto rilancio in Aula. Anzi no perchè ci sarebbero emendamenti scoperti. E' vergognoso che dopo settimane di ritardo il dl rilancio che doveva essere finalmente discusso oggi alla Camera rischia di tornare nuovamente in commissione perche' ci sarebbero emendamenti senza coperture economiche. Questo governo è allo sbando totale. L'ennesima prova dell'improvvisazione di un esecutivo incapace di affrontare la situazione e bravo solo a fare annunci per prendere in giro gli italiani". Lo affermano in una nota i deputati della Lega in commissione Bilancio della Camera-

Melilli (Pd): "Ascoltate forze produttive, continua nostro impegno"
"L'esame del decreto Rilancio in commissione Bilancio è stato avviato con l'ascolto di tutti i componenti del mondo produttivo e del sistema commerciale italiano e, nell'ambito delle limitate risorse a disposizione del Parlamento, siamo intervenuti per dare risposte ai temi da loro sollevati, in particolare su alcuni di quelli (automotive, ecobonus, scuola, con attenzione anche alle paritarie). Nel corso dei lavori è intervenuto, da parte del governo, la notizia di un nuovo possibile scostamento di bilancio e confidiamo che attraverso quello strumento possano essere affrontati problemi rimasti aperti, come, ad esempio, i sostegni per il turismo o per le aree colpite dai terremoti". Lo ha detto stamani in Aula alla Camera il deputato democratico Fabio Melilli, capogruppo in commissione Bilancio e relatore sul Dl Rilancio.

Mandelli (Forza Italia): Mentre altri corrono, governo prende tempo
“Il dl Rilancio si limita a una serie di misure risarcitorie dei redditi persi a causa del Covid e ad interventi una tantum di carattere temporaneo: non prevede nulla di strutturale per il rilancio economico, fa troppo poco per agevolare gli investimenti privati, dimentica il turismo, rimandato ad una prossima manovra, esclude i professionisti iscritti agli enti previdenziali privati dai contributi a fondo perduto con un vero e proprio tradimento verso una delle categorie più colpite dalla crisi. Per questo la nostra valutazione resta complessivamente negativa". Così intervenendo in Aula il deputato di Forza Italia e relatore di minoranza del dl Rilancio Andrea Mandelli.

"E' grave che non sia stata fatta chiarezza sull’esclusione dalla responsabilità dei datori di lavoro in materia di contagi da Coronavirus dei lavoratori e siamo perplessi - ha proseguito - sulla norma che proroga gli sfratti: giusto aiutare gli inquilini ma non a spese dei proprietari immobiliari. Sull’ecobonus non riteniamo condivisibile l’abbassamento di alcuni massimali, la durata temporale limitata dell’intervento e l'esclusione di alcune categorie di abitazioni e consideriamo insufficiente il sostegno all'automotive. Berlino e Parigi stanno spingendo fortemente sull’acceleratore, mentre l’Italia prende tempo con la strategia dei piccoli passi. La maggioranza è indecisa su tutto e anche  questo provvedimento rischia di rimanere l’ennesima occasione persa", ha concluso.