Coronavirus
Videoconferenza con i 13 sindaci delle città metropolitane
Dl Rilancio, vertice Conte con i sindaci metropolitani: "servono risorse e sburocratizzazione"

E' terminata la riunione tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con i sindaci delle città metropolitane. L'incontro, riferisce uno dei partecipanti, si è incentrato sul tema delle risorse per i comuni. Il premier, secondo quanto viene riferito, si sarebbe impegnato a trovare le risorse che chiedono i comuni non nel decreto Rilancio ma in un provvedimento successivo.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la videoconferenza con i comuni, avrebbe spiegato che presenterà a giorni il decreto semplificazioni che prevede anche una sburocratizzazione delle procedure riguardanti i comuni. Alla riunione oltre al premier, hanno preso parte il ministro Antonio Decaro (presidente Anci e sindaco di Bari), Virginia Raggi (Roma), Beppe Sala (Milano), Marco Bucci (Genova), Luigi Brugnaro (Venezia), Dario Nardella (Firenze), Luigi De Magistris (Napoli), Chiara Appendino (Torino), Salvo Pogliese (Catania), Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), Virginio Merola (Bologna), Leoluca Orlando (Palermo), Paolo Truzzu (Cagliari). Per il governo presente anche il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia e i viceministri dell'Economia, Laura Castelli e Antonio Misiani.
Decaro: "A impegno premier seguano i fatti"
“Abbiamo presentato al presidente Conte cinque punti fondamentali su cui chiediamo l’impegno del governo: riconoscimento del ruolo dei sindaci nell’attuazione di politiche per la ripresa attraverso l’assegnazione diretta di fondi per cultura, turismo, mobilità e welfare; altri 3 miliardi, oltre i 3 assegnati nel Dl Rilancio, per chiudere i bilanci compensando le minori entrate di questi mesi; flessibilizzazione delle regole relative ai vincoli finanziari, norme straordinarie per la gestione degli squilibri di bilancio per il 2020; sospensione dei piani di rientro per tutti i Comuni per il 2020 e dei procedimenti riguardanti la verifica dei piani di riequilibrio pluriennali; regole semplificate e poteri commissariali per la realizzazione di alcune opere prioritarie e urgenti”. Lo dichiara il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, al termine dell’incontro dei sindaci metropolitani con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Ci aspettiamo che all’impegno personale del presidente del Consiglio, che apprezziamo, seguano i fatti: al più presto il ministero delle Finanze individui norme e risorse per metterci a disposizione i tre miliardi indispensabili a far fronte ai servizi essenziali per i cittadini”.
Leoluca Orlando pessimista
"Così continuando il Presidente Conte darà da solo una 'autospallata' al proprio Governo. Da lui continuano ad arrivare risposte più che deludenti, che non rispondono alle necessità dei territori espresse dai sindaci". Lo ha dichiarato il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in merito a quanto emerge dalla teleconferenza fra il Presidente del Consiglio e i sindaci delle città metropolitane. "Il Governo nazionale ed il Presidente del Consiglio - spiega Orlando - non possono continuare ad essere condizionati da strutture legate a logiche contabili incompatibili con l'emergenza e con la ripresa economica. Fino ad ora i sindaci, tutti i sindaci hanno tenuto un comportamento responsabile di fronte ai lutti di migliaia italiani e alle sofferenze di milioni di nostri concittadini. Ma questo comportamento responsabile non può essere scambiato per rinuncia ai propri compiti e ruoli".
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la videoconferenza con i comuni, avrebbe spiegato che presenterà a giorni il decreto semplificazioni che prevede anche una sburocratizzazione delle procedure riguardanti i comuni. Alla riunione oltre al premier, hanno preso parte il ministro Antonio Decaro (presidente Anci e sindaco di Bari), Virginia Raggi (Roma), Beppe Sala (Milano), Marco Bucci (Genova), Luigi Brugnaro (Venezia), Dario Nardella (Firenze), Luigi De Magistris (Napoli), Chiara Appendino (Torino), Salvo Pogliese (Catania), Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), Virginio Merola (Bologna), Leoluca Orlando (Palermo), Paolo Truzzu (Cagliari). Per il governo presente anche il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia e i viceministri dell'Economia, Laura Castelli e Antonio Misiani.
Decaro: "A impegno premier seguano i fatti"
“Abbiamo presentato al presidente Conte cinque punti fondamentali su cui chiediamo l’impegno del governo: riconoscimento del ruolo dei sindaci nell’attuazione di politiche per la ripresa attraverso l’assegnazione diretta di fondi per cultura, turismo, mobilità e welfare; altri 3 miliardi, oltre i 3 assegnati nel Dl Rilancio, per chiudere i bilanci compensando le minori entrate di questi mesi; flessibilizzazione delle regole relative ai vincoli finanziari, norme straordinarie per la gestione degli squilibri di bilancio per il 2020; sospensione dei piani di rientro per tutti i Comuni per il 2020 e dei procedimenti riguardanti la verifica dei piani di riequilibrio pluriennali; regole semplificate e poteri commissariali per la realizzazione di alcune opere prioritarie e urgenti”. Lo dichiara il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, al termine dell’incontro dei sindaci metropolitani con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Ci aspettiamo che all’impegno personale del presidente del Consiglio, che apprezziamo, seguano i fatti: al più presto il ministero delle Finanze individui norme e risorse per metterci a disposizione i tre miliardi indispensabili a far fronte ai servizi essenziali per i cittadini”.
Leoluca Orlando pessimista
"Così continuando il Presidente Conte darà da solo una 'autospallata' al proprio Governo. Da lui continuano ad arrivare risposte più che deludenti, che non rispondono alle necessità dei territori espresse dai sindaci". Lo ha dichiarato il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in merito a quanto emerge dalla teleconferenza fra il Presidente del Consiglio e i sindaci delle città metropolitane. "Il Governo nazionale ed il Presidente del Consiglio - spiega Orlando - non possono continuare ad essere condizionati da strutture legate a logiche contabili incompatibili con l'emergenza e con la ripresa economica. Fino ad ora i sindaci, tutti i sindaci hanno tenuto un comportamento responsabile di fronte ai lutti di migliaia italiani e alle sofferenze di milioni di nostri concittadini. Ma questo comportamento responsabile non può essere scambiato per rinuncia ai propri compiti e ruoli".