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POLITICA

Norme in discussione

Semplificazioni, in bozza deroga appalti. Sindacati minacciano sciopero generale

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di Tiziana Di Giovannandrea
Proroga di 5 anni per le deroghe al Codice degli Appalti previste dal decreto di luglio dello scorso anno, ma con modifica delle soglie per i contratti senza gara. E' quanto prevede la bozza del Decreto Semplificazioni, ancora oggetto di confronto.

In dettaglio, sale da 75.000 a 139.000 euro la soglia dei contratti senza gara di servizi e forniture, mentre l'affidamento dei lavori sarà sottoposto a procedura negoziata senza bando per i contratti di importo compreso tra i 150.000 euro e un milione di euro, con la consultazione invece di almeno dieci operatori solo per le opere dal valore pari o superiore a un milione.

Inoltre, è previsto nella bozza l'appalto integrato a massimo ribasso mentre viene abrogato il divieto di affidamento congiunto del Codice Appalti. La bozza, ancora provvisoria, del Decreto Semplificazioni prevede il cosiddetto 'appalto integrato', in cui progettazione ed esecuzione dei lavori possono essere oggetto della stessa gara e quindi affidati allo stesso aggiudicatario. Per le opere del Recovery viene abrogato il divieto di affidamento congiunto previsto dal Codice degli Appalti. "L'aggiudicazione - si legge - può avvenire sulla base del criterio del prezzo più basso".

La norma sulla liberalizzazione del subappalto e la reintroduzione del massimo ribasso, in discussione, ha suscitato le proteste dei sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil in cui disapprovano le ventilate norme in bozza e parlano di "inserimento di norme pericolose". In particolare il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha dichiarato: "Siamo contrari, lo abbiamo detto e lo ribadiamo, alla liberalizzazione del subappalto e alla logica delle gare al massimo ribasso". Se nel prossimo Decreto Semplificazioni "ci sono queste due cose, si arriva anche alla mobilitazione generale".

Opere green indifferibili e pubblica utilità
Nella bozza del Dl Semplificazioni si legge, inoltre, che "le opere, gli impianti e le infrastrutture" che serviranno "alla realizzazione dei progetti strategici per la transizione energetica del paese inclusi nel Pnrr" nonché per raggiungere gli "obiettivi fissati" dal Piano Nazionale integrato energia e clima "costituiscono interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti". 

P.A. digitale, previste sanzioni per chi frena
Altra novità contenuta nella bozza prevede che i dirigenti pubblici diventano responsabili della transizione digitale della P.a.: chi frena questo processo, infatti, sarà sanzionato a seconda della gravità delle violazioni, da tagli alla retribuzione fino alla perdita dell'incarico. Previste anche multe da 10mila a 100mila euro per chi non fornirà dati e documenti richiesti dall'Agid (l'Agenzia per l'Italia digitale) per il monitoraggio delle attività. 

Il Ministro dell'Innovazione Tecnologica Vittorio Colao ha sottolineato come il Governo sia impegnato sulle Semplificazioni: "L'impegno che prendo con le imprese è che  lavoreremo molto decisamente per dare tempi certi nelle risposte, che non significa essere 'morbidi' perché le imprese non ci chiedono di avere sempre carta bianca ma di avere risposte, un sì o un no sicuro". Colao ha aggiunto: "Dobbiamo essere ottimisti e sostenere le riforme, lavorando di più con i giovani e investendo in innovazione" precisando che su questo "Il Governo è coeso".