POLITICA
Palazzo Madama
Dl Sicurezza, ok Senato a fiducia. Riforma decreti Salvini è legge
Via libera definitivo Parlamento alle nuove norme su immigrazione e sicurezza

Con 153 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astensioni, l'Assemblea, venerdì 18 dicembre, ha rinnovato la fiducia al Governo con l'approvazione senza modifiche rispetto alla Camera della conversione in legge dei decreti del Governo su immigrazione e sicurezza che hanno modificato i decreti Salvini del Governo Conte1.
Ieri l'occupazione dei banchi del governo. Oggi l'uso dei fischietti e l'esposizione di cartelli. L'approvazione definitiva del decreto migranti, che abolisce i decreti sicurezza voluti da Salvini, e' accompagnata della dura protesta della Lega. E come ieri, anche questo pomeriggio si e' arrivati allo scontro fisico. Ne hanno fatto le spese il senatore Questore Antonio De Poli (Udc) e un assistente parlamentare, finiti in infermeria con qualche contusione. Ieri era toccato alla capogruppo del Misto, Loredana De Petris, incassare quella che aveva definito "una botta brutta". La fiducia chiesta dal governo, alla fine e' passata con 153 voti favorevoli, due contrari e quattro astenuti. Il centrodestra compatto non ha partecipato al voto. I leghisti hanno protestato per tutta la giornata: c'e' stato chi ha mostrato cartelli, chi ha srotolato striscioni. In moltissimi hanno usato dei fischietti. Piu' volte sono stati richiamati all'ordine. Il vicepresidente Roberto Calderoli nel pomeriggio era riuscito a calmare gli animi usando prima toni concilianti ("La legittima esternazione di un dissenso oltre un certo punto stona"), poi con parole perentorie: ""Basta! Con questa storia dei fischietti, ora la piantate!", ha tuonato. Al termine delle dichiarazioni di voto (Salvini nel suo intervento ha annunciato che subito dopo l'emergenza Covid organizzera' un referendum "per abolire questa vergogna") i tumulti sono esplosi nuovamente.
Ieri l'occupazione dei banchi del governo. Oggi l'uso dei fischietti e l'esposizione di cartelli. L'approvazione definitiva del decreto migranti, che abolisce i decreti sicurezza voluti da Salvini, e' accompagnata della dura protesta della Lega. E come ieri, anche questo pomeriggio si e' arrivati allo scontro fisico. Ne hanno fatto le spese il senatore Questore Antonio De Poli (Udc) e un assistente parlamentare, finiti in infermeria con qualche contusione. Ieri era toccato alla capogruppo del Misto, Loredana De Petris, incassare quella che aveva definito "una botta brutta". La fiducia chiesta dal governo, alla fine e' passata con 153 voti favorevoli, due contrari e quattro astenuti. Il centrodestra compatto non ha partecipato al voto. I leghisti hanno protestato per tutta la giornata: c'e' stato chi ha mostrato cartelli, chi ha srotolato striscioni. In moltissimi hanno usato dei fischietti. Piu' volte sono stati richiamati all'ordine. Il vicepresidente Roberto Calderoli nel pomeriggio era riuscito a calmare gli animi usando prima toni concilianti ("La legittima esternazione di un dissenso oltre un certo punto stona"), poi con parole perentorie: ""Basta! Con questa storia dei fischietti, ora la piantate!", ha tuonato. Al termine delle dichiarazioni di voto (Salvini nel suo intervento ha annunciato che subito dopo l'emergenza Covid organizzera' un referendum "per abolire questa vergogna") i tumulti sono esplosi nuovamente.