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POLITICA

Montecitorio

Dl Sostegni: ok Camera a fiducia con 473 sì

Fiducia alla Camera. Aiuti alla montagna e ai genitori separati

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Via libera della Camera alla fiducia posta dal governo sul decreto Sostegni. I voti a favore sono 473, i contrari 49 e 2 gli astenuti. Al momento della lettura dell'esito del voto di fiducia da parte del presidente di turno, Fabio Rampelli, i voti a favore risultavano essere 472, ma il deputato di Forza Italia Elio Vito ha chiesto una correzione non essendo stato conteggiato il suo voto favorevole.

Il primo decreto Sostegni si appresta ad entrare definitivamente in vigore anche con le modifiche apportate dal Parlamento. Con 32 miliardi di euro il provvedimento, il primo prettamente economico del governo Draghi, è intervenuto per fronteggiare i prolungati danni economici causati dalla pandemia con nuovi ristori a favore delle imprese. La platea dei beneficiari è stata ampliata eliminando i codici Ateco, che avevano escluso alcuni settori, ed innalzando a 10 milioni la soglia massima di fatturato necessaria per ottenere i sostegni. Per la montagna, rimasta di fatto immobilizzata per tutta la stagione, è stato previsto uno stanziamento di 700 milioni, mentre per alleggerire il carico della riscossione è stato sospeso l'invio delle cartelle, annullando completamente per i redditi più bassi quelle relative al periodo 2000-2010. Sul fronte lavoro, il decreto ha prorogato a fine giugno il blocco dei licenziamenti e la Cig ordinaria e al 31 dicembre la cassa integrazione in deroga. E' stata riconosciuta un'indennità di 2.400 euro ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo e sono stati rifinanziati il reddito di cittadinanza con 1 miliardo e quello di emergenza con 1,5 miliardi. Per la sanità sono stati stanziati infine 5 miliardi, di cui 2,8 per i vaccini e per i farmaci anti-Covid.   

Il Senato è quindi intervenuto con una serie di modifiche a favore di famiglie e imprese, in attesa che il nuovo Sostegni-bis elargisca nuove risorse. La Camera non ha invece messo mano ad ulteriori cambiamenti, limitandosi a ratificare le novità inserite in prima lettura. Ecco le principali.   

Stop Imu, canone Rai e costi fissi
Niente prima rata Imu per le imprese con cali di fatturato del 30%, niente canone Rai per alberghi, bar e ristoranti, che potranno anche mettere i tavolini all'aperto senza pagare la tassa sull'occupazione del suolo pubblico fino alla fine dell'anno. Arrivano inoltre fondi per le tv locali, i bus turistici, le città d'arte e per le start up 'esodate' dai ristori. Prorogate le concessioni degli ambulanti.   

Più tempo per voucher viaggi e concerti
La durata dei voucher viaggi emessi per voli, treni, pacchetti turistici ma anche per le gite scolastiche passa da 18 a 24 mesi. Durano invece tre anni quelli per gli spettacoli. Voucher potranno essere emessi anche dalle palestre, da usare fino a 6 mesi dopo la fine dello stato di emergenza.   

Supporto ai genitori separati
Viene creato un Fondo da 10 milioni per aiutare i genitori separati o divorziati in difficoltà economiche causa Covid a garantire l'assegno di mantenimento. Il beneficio massimo è di 800 euro al mese.   

Stop ai seggi nelle scuole
Per evitare chiusure legate alle elezioni si chiede ai Comuni di individuare entro metà luglio sedi alternative alle aule per i seggi della prossima tornata d'autunno. A disposizione c'è un fondo da 2 milioni.   

Niente ingorghi per gli sfratti
Parziale sollievo per i proprietari, che non dovranno più pagare le tasse sui canoni non riscossi anche per i contratti in essere già prima del 2020. Nuovo intervento sugli sfratti che da un lato proroga il blocco per le procedure esecutive attivate da febbraio 2020, dopo l'inizio della pandemia, e dall'altro conferma lo sblocco a partire dal primo luglio per gli sfratti pre-Covid. Una scelta per "evitare ingorghi" e uscire in modo graduale dalla misura.