Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/domenica-sportivi-danni-benefici-salute-maschio-e135b5c1-4cc9-422f-8893-4ed506400b23.html | rainews/live/ | true
SALUTE

Maschi & Sport

Sportivi della domenica, più danni che benefici

Sopravvalutare il proprio fisico, lasciandosi prendere dall’entusiasmo o dalla smania di perdere subito peso corporeo può provocare forti danni a muscoli, scheletro, articolazioni. Ecco quali sport da praticare, a quali età. E se qualcosa va storto, cosa fare. Colloquio con Tomasz Nizegorodcew, Docente di Ortopedia e Tramatologia all'Università Cattolica del S. Cuore, Roma e Gold Member dell'AOTrauma Europe.

Condividi
Professore innanzitutto i danni: quanti ne facciamo alle nostre articolazioni, ai muscoli, alle ossa, quando ci ricordiamo che in fondo in fondo eravamo nati per l’atletica, e ci sottoponiamo a maratone, chilometri in bicicletta, o anche alla partita con gli amici?
Si può nascere Bikila Abebe (177 cm, 57 kg) – anche se succede molto raramente, magari ci si può avvicinare, come struttura – oppure somigliare di più a un Usain Bolt (195 cm, 94 kg). Il primo sicuramente è nato per correre le maratone; ne ha vinte due di olimpiche: la prima, senza scarpe, la seconda, dopo sei settimane dall’intervento chirurgico, allenandosi pochissimo. E’ vissuto pochissimo, solo 41 anni, ed è morto per un’emorragia cerebrale. Il secondo, affetto da lieve scoliosi, ha iniziato con il cricket, poi è diventato “l’uomo più veloce del mondo”. 

I suoi massimi concorrenti (tre su quattro) possono esibire “fedine” antidoping non proprio immacolate… 
Probabilmente non esiste sport che possa andare bene per tutti. Bisogna considerare: struttura fisica, capacità psichiche, talento, preferenze individuali, allenamento. L’allenamento è fondamentale per ottenere i risultati e per non danneggiare se stessi. Attraverso l’allenamento, il corpo – e non solo – si adatta gradualmente alle particolari esigenze dello sport. La capacità di adattamento è massima nelle persone giovani. Successivamente si attenua fino a scomparire nell’anziano. Lo sport agonistico, ai massimi livelli, spesso è inconciliabile con una razionale gestione del proprio corpo. Comporta un grande sovraccarico funzionale soprattutto per i tendini e per le articolazioni.

Quando ci buttiamo in attività sportive “a freddo” le conseguenze le sentiamo il giorno dopo, come fosse passato un treno su schiena e gambe: cosa fare e eventualmente quali farmaci prendere?
Quel genere di conseguenze immediate è tipico della persona non allenata. Per esempio la partita settimanale o, peggio, mensile di calcetto (probabilmente lo sport con maggior incidenza di piccole lesioni; forse il più praticato dalle persone non allenate…). Per prevenirle, lo sport andrebbe praticato in modo sistematico e preceduto da allenamento e/o riscaldamento. Quando succede – e si tratta di stiramenti, distorsioni, contusioni - bisogna ricorrere alle solite borse di ghiaccio, antidolorifici, qualche volta agli anti-infiammatori. I farmaci, anche i più “banali”, andrebbero sempre consigliati dal medico che conosce bene il nostro atleta, per evitare effetti collaterali, intolleranze, allergie.
Nei dolori muscolari diffusi, da accumulo di acido lattico nei muscoli non allenati, può essere utile un bagno caldo (non troppo!) e la ripresa graduale dell’attività muscolare.

C’è poi chi invece si tiene costantemente allenato, quelli che vanno in palestra ogni giorno: non di rado assumono bibitoni di proteine, mangiano chili di carne, qualcuno si aiuta con gli anabolizzanti: fisico perfetto, ma a quale prezzo?
Qui si va dall’eccesso alimentare, sempre dannoso, all’utilizzazione delle sostanze francamente pericolose per la salute. E sono pericolose per vari organi e sistemi, primi fra tutti quello cardio-circolatorio ed endocrino. Alcuni possono provocare disfunzioni ormonali o, seppure raramente, stimolare lo sviluppo dei tumori (come il tumore della ghiandola mammaria nell’uomo).
A tutti, in particolare a chi pratica sport, non può sfuggire il fatto che l’assunzione di anabolizzanti è causa di competizione sleale.

Esiste uno sport per ogni età del maschio, da bambino alla vecchiaia?
Lo sport, in qualche modo “ideale”, dovrebbe coinvolgere possbilmente tutti i muscoli e le articolazioni, senza eccessivo carico, annullando quindi anche la gravità. Viene fuori il solito nuoto, da molti amato, da tanti odiato. Aggiungerei la bicicletta/ciclette, marcia, più o meno veloce, ma non la corsa. La corsa comporta In realtà piccoli salti che sovraccaricano la colonna vertebrale, ginocchia, caviglie… punti deboli nell’uomo maturo o anziano. E’ molto importante non smettere di praticare lo sport. Paradossalmente, sarebbe meglio non iniziare mai. Lo sport comporta sempre, da un lato, una maggiore sollecitazione, quindi una più precoce “usura” della strutture come cartilagine articolare, menischi, tendini; dall’altro lato, in qualche modo protegge queste strutture grazie alla migliore postura, miglior tono muscolare, miglior equilibrio.
Interrompendo la pratica dello sport faremo prevalere i suoi aspetti negativi.