MONDO
La nomina del Papa di Francesca Di Giovanni
Donna ai vertici in segreteria di stato vaticana: è prima volta
66 anni, laurea in giurisprudenza, ha lavorato nell'ambito del settore giuridico-amministrativo presso il Centro internazionale del Movimento dei Focolari: "Spero che il mio essere donna possa riflettersi positivamente in questo compito anche se sono doni che riscontro certamente anche nell'atteggiamento dei miei colleghi di lavoro uomini" commenta il neo sotto-segretario

Il Papa nomina una donna sotto-segretario alla Segreteria di Stato. Si tratta di Francesca Di Giovanni, 66 anni con una laurea in giurisprudenza, che ha lavorato nell'ambito del settore giuridico-amministrativo presso il Centro internazionale del Movimento dei Focolari.
In particolare, la Di Giovanni, informa il Vaticano, ricoprirà l'incarico di sotto-segretario per il Settore multilaterale della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato. Finora è stata Officiale della medesima Sezione per i Rapporti con gli Stati.
Di Giovanni ha svolto il suo servizio sempre nel settore multilaterale, soprattutto per quanto riguarda temi relativi ai migranti e i rifugiati, il diritto internazionale umanitario, le comunicazioni, il diritto internazionale privato, la condizione della donna, la proprietà intellettuale e il turismo.
Di Giovanni: "Sono sorpresa. Il Santo Padre ha preso una decisione innovativa"
Sorpresa? "Sì, assolutamente!". Così Francesca Di Giovanni: "Effettivamente, è la prima volta che una donna ha un compito dirigenziale in Segreteria di Stato", spiega in un'intervista a Vatican News. "Il Santo Padre ha preso una decisione innovativa, certamente, che, al di là della mia persona, rappresenta un segno di attenzione nei confronti delle donne. Ma la responsabilità è legata al compito, più che al fatto di essere donna", afferma Di Giovanni.
"Non possono non tornarmi in mente le parole del Santo Padre nell'omelia del primo gennaio scorso, in cui egli fa - possiamo dire - un inno al ruolo della donna, dicendo anche che 'La donna è donatrice e mediatrice di pace e va pienamente associata ai processi decisionali. Perché quando le donne possono trasmettere i loro doni, il mondo si ritrova più unito e più in pace'", afferma la donna, focolarina consacrata laica. "Vorrei poter contribuire a che questa visione del Santo Padre si possa realizzare, con le altre colleghe che lavorano in questo settore in Segreteria di Stato, ma anche con altre donne - e sono tante - che operano per costruire la fraternità anche in questa dimensione internazionale. È importante sottolineare l'attenzione del Papa verso il settore multilaterale, che oggi è messo in discussione da alcuni, ma che ha una funzione fondamentale nella comunità internazionale. Una donna può avere determinate attitudini per trovare punti comuni, curare i rapporti avendo a cuore l'unità. Spero che il mio essere donna possa riflettersi positivamente in questo compito anche se sono doni che riscontro certamente anche nell'atteggiamento dei miei colleghi di lavoro uomini".
In particolare, la Di Giovanni, informa il Vaticano, ricoprirà l'incarico di sotto-segretario per il Settore multilaterale della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato. Finora è stata Officiale della medesima Sezione per i Rapporti con gli Stati.
Di Giovanni ha svolto il suo servizio sempre nel settore multilaterale, soprattutto per quanto riguarda temi relativi ai migranti e i rifugiati, il diritto internazionale umanitario, le comunicazioni, il diritto internazionale privato, la condizione della donna, la proprietà intellettuale e il turismo.
Di Giovanni: "Sono sorpresa. Il Santo Padre ha preso una decisione innovativa"
Sorpresa? "Sì, assolutamente!". Così Francesca Di Giovanni: "Effettivamente, è la prima volta che una donna ha un compito dirigenziale in Segreteria di Stato", spiega in un'intervista a Vatican News. "Il Santo Padre ha preso una decisione innovativa, certamente, che, al di là della mia persona, rappresenta un segno di attenzione nei confronti delle donne. Ma la responsabilità è legata al compito, più che al fatto di essere donna", afferma Di Giovanni.
"Non possono non tornarmi in mente le parole del Santo Padre nell'omelia del primo gennaio scorso, in cui egli fa - possiamo dire - un inno al ruolo della donna, dicendo anche che 'La donna è donatrice e mediatrice di pace e va pienamente associata ai processi decisionali. Perché quando le donne possono trasmettere i loro doni, il mondo si ritrova più unito e più in pace'", afferma la donna, focolarina consacrata laica. "Vorrei poter contribuire a che questa visione del Santo Padre si possa realizzare, con le altre colleghe che lavorano in questo settore in Segreteria di Stato, ma anche con altre donne - e sono tante - che operano per costruire la fraternità anche in questa dimensione internazionale. È importante sottolineare l'attenzione del Papa verso il settore multilaterale, che oggi è messo in discussione da alcuni, ma che ha una funzione fondamentale nella comunità internazionale. Una donna può avere determinate attitudini per trovare punti comuni, curare i rapporti avendo a cuore l'unità. Spero che il mio essere donna possa riflettersi positivamente in questo compito anche se sono doni che riscontro certamente anche nell'atteggiamento dei miei colleghi di lavoro uomini".
#15gennaio #PapaFrancesco nomina in #SegreteriadiStato un sottosegretario donna: Francesca Di Giovanni, nella Sezione per i Rapporti con gli Stati: si occuperà del #settoremultilaterale https://t.co/ZdYRF99us7
— Vatican News (@vaticannews_it) January 15, 2020