MONDO
Caso rarissimo in India
Partorisce dieci bambini, nessuno sopravvive
I medici non possono far nulla per una 28enne indiana alla dodicesima settimana di gravidanza. Si era sottoposta a una cura per stimolare l'ovulazione

Partorisce dieci bambini prematuri, ma nessuno sopravvive. È un caso medico drammatico quanto estremamente raro quello raccontato dal quotidiano Times of India. Protagonista una 28enne che si era sottoposta a una cura per stimolare l'ovulazione.
"Nove partoriti lungo la strada"
La donna è stata ricoverata domenica sera in un ospedale nel distretto di Rewa, a 125 chilometri dal suo villaggio. "Ne ha partoriti nove lungo la strada - racconta al Times of India il dottor SK Pathak del Sanjay Gandhi Memorial Hospital - Le ostetriche e il personale del nostro ospedale l'hanno aiutata a partorire il decimo. Era alla dodicesima settimana di gestazione e sono tutti nati morti".
"Sindrome da iperstimolazione"
Secondo i medici, si tratta di un caso di "sindrome da iperstimolazione" causata dall'assunzione di potenti farmaci per stimolare la procreazione. "Se ci fosse stato un controllo dopo il trattamento - dice Sumitra Yaday, un ginecologo interpellato dal giornale - si sarebbero potuti salvare almeno tre bambini riducendo il numero di ovuli fecondati".
"Nove partoriti lungo la strada"
La donna è stata ricoverata domenica sera in un ospedale nel distretto di Rewa, a 125 chilometri dal suo villaggio. "Ne ha partoriti nove lungo la strada - racconta al Times of India il dottor SK Pathak del Sanjay Gandhi Memorial Hospital - Le ostetriche e il personale del nostro ospedale l'hanno aiutata a partorire il decimo. Era alla dodicesima settimana di gestazione e sono tutti nati morti".
"Sindrome da iperstimolazione"
Secondo i medici, si tratta di un caso di "sindrome da iperstimolazione" causata dall'assunzione di potenti farmaci per stimolare la procreazione. "Se ci fosse stato un controllo dopo il trattamento - dice Sumitra Yaday, un ginecologo interpellato dal giornale - si sarebbero potuti salvare almeno tre bambini riducendo il numero di ovuli fecondati".