ITALIA
Ragusa, donna uccisa in casa trovata in una pozza di sangue
Il cadavere della donna è stato trovato nel soggiorno-cucina, dove probabilmente stava guardando la televisione.

Una donna di 66 anni è stata uccisa nella sua abitazione a Ragusa. Si chiamava Maria Zarba, ed era molto nota nel suo rione, nel centro della città, perché era una ministrante, una fedele laica che svolgeva un servizio alla comunità cristiana, ai sacerdoti e ai diaconi durante la liturgia e nelle altre celebrazioni di preghiera.
La donna era madre di quattro figli, due maschi e due femmine tutti e quattro lontani da Ragusa per lavoro. Era sposata con un ex tecnico di laboratorio, settantaquattrenne in pensione, persona molto conosciuta in città e che ha cresciuto generazioni di ragazzi al Liceo Classico di Ragusa. Non vivevano assieme anche se si frequentavano. Il marito era andato da tempo a vivere con l'anziana madre che accudiva assieme a una parente. Da Maria Zarba dormiva un nipote che al termine del lavoro teneva compagnia alla nonna. La casa era frequentata anche dagli altri nipoti e da amici e conoscenti; la donna era molto ben voluta.
Il cadavere della donna è stato trovato nel soggiorno-cucina, dove probabilmente stava guardando la televisione. La sdraia dove la donna era solita sedersi è stata trovata 'scaraventata', in base alle informazioni raccolte da un buon conoscente della famiglia, in un posto non 'solito'. Maria Zarba e il marito, erano molto religiosi; la donna portava la comunione alle persone malate, dedicava parte della sua vita ad aiutare gli altri. In Questura nella nottata, per ricostruire quanto avvenuto, sono stati sentiti alcuni i nipoti, uno dei quali avrebbe trovato il corpo esanime della donna ed avrebbe chiamato i soccorsi; sentito anche il marito, oltre ad alcuni conoscenti della famiglia. Stando alle prime indiscrezioni la donna sarebbe morta in seguito alle ferite alla testa inferte con un corpo contundente. Era stato lo stesso questore a confermare la tesi che potesse trattarsi di morte violenza, fin da primi minuti in cui si è diffusa la notizia.
La donna era madre di quattro figli, due maschi e due femmine tutti e quattro lontani da Ragusa per lavoro. Era sposata con un ex tecnico di laboratorio, settantaquattrenne in pensione, persona molto conosciuta in città e che ha cresciuto generazioni di ragazzi al Liceo Classico di Ragusa. Non vivevano assieme anche se si frequentavano. Il marito era andato da tempo a vivere con l'anziana madre che accudiva assieme a una parente. Da Maria Zarba dormiva un nipote che al termine del lavoro teneva compagnia alla nonna. La casa era frequentata anche dagli altri nipoti e da amici e conoscenti; la donna era molto ben voluta.
Il cadavere della donna è stato trovato nel soggiorno-cucina, dove probabilmente stava guardando la televisione. La sdraia dove la donna era solita sedersi è stata trovata 'scaraventata', in base alle informazioni raccolte da un buon conoscente della famiglia, in un posto non 'solito'. Maria Zarba e il marito, erano molto religiosi; la donna portava la comunione alle persone malate, dedicava parte della sua vita ad aiutare gli altri. In Questura nella nottata, per ricostruire quanto avvenuto, sono stati sentiti alcuni i nipoti, uno dei quali avrebbe trovato il corpo esanime della donna ed avrebbe chiamato i soccorsi; sentito anche il marito, oltre ad alcuni conoscenti della famiglia. Stando alle prime indiscrezioni la donna sarebbe morta in seguito alle ferite alla testa inferte con un corpo contundente. Era stato lo stesso questore a confermare la tesi che potesse trattarsi di morte violenza, fin da primi minuti in cui si è diffusa la notizia.