SPORT
Ma in estate fu operato per un tumore
Acerbi del Sassuolo positivo al doping
Il risultato del test effettuato dopo il match con il Cagliari potrebbe essere collegato alla malattia per la quale era stato operato a luglio. Il difensore del Sassuolo rischia fino a due anni di squalifica.

Il difensore del Sassuolo Francesco Acerbi è risultato positivo alla gonadotropina corionica (hCG) in occasione del controllo effettuato lo scorso primo dicembre, dopo la partita col Cagliari. Nel luglio scorso il giocatore si era sottoposto ad un intervento per un tumore al testicolo e il risultato del test potrebbe essere collegato alla vicenda. Rischia fino a due anni di squalifica.
Sospeso in attesa di accertamenti
Acerbi è stato immediatamente sospeso. Non sarà quindi in campo nel match domenicale contro la Juventus. "L'Ufficio di Procura Antidoping - si legge in una nota del Coni - verificato che non sussistono esenzioni terapeutiche rilasciate dai competenti organismi nazionali ed internazionali per la sostanza riscontrata, ha notificato all'atleta, quale atto dovuto, il predetto esito avverso e ha richiesto la conseguente sospensione dello stesso alla competente sezione del Tna".
Possibili ipotesi
Una delle ipotesi è che questo ormone sarebbe stato utilizzato nella terapia alla quale Acerbi è stato sottoposto dopo l'intervento. Il problema deriverebbe dal fatto che la cura non era stata segnalata all'agenzia antidoping cosa che, se accertata, rischia di costare al difensore del Sassuolo la squalifica per due anni. Un'altra ipotesi, invece, è che i livelli di gonadotropina siano dovuti alla produzione interna, conseguenza dell'operazione e della successiva terapia, in questo caso, la positività emersa durante il controllo antidoping del primo dicembre scorso potrebbe essere un campanello d'allarme su un possibile riacutizzarsi della malattia e non comporterebbe squalifiche.
Il comunicato del Sassuolo
Alcune ore dopo la divulgazione della notizia, il Sassuolo ha diramato un comunicato in cui "precisa che, considerato il recente e delicato intervento al quale si è sottoposto il calciatore e la presenza attuale della molecola oggetto della positività, nell'esclusivo interesse della tutela della salute del calciatore e della sua privacy, la società e lo staff medico si riservano di eseguire tutti gli accertamenti clinico-laboratoristici necessari per la definizione del quadro clinico"."Si precisa inoltre - si legge sul sito del club - che il calciatore non è stato sottoposto e non si sta sottoponendo a nessuna terapia antitumorale e che quindi nessuna richiesta di esenzione terapeutica era stata presentata all'atto del controllo post partita".
Sospeso in attesa di accertamenti
Acerbi è stato immediatamente sospeso. Non sarà quindi in campo nel match domenicale contro la Juventus. "L'Ufficio di Procura Antidoping - si legge in una nota del Coni - verificato che non sussistono esenzioni terapeutiche rilasciate dai competenti organismi nazionali ed internazionali per la sostanza riscontrata, ha notificato all'atleta, quale atto dovuto, il predetto esito avverso e ha richiesto la conseguente sospensione dello stesso alla competente sezione del Tna".
Possibili ipotesi
Una delle ipotesi è che questo ormone sarebbe stato utilizzato nella terapia alla quale Acerbi è stato sottoposto dopo l'intervento. Il problema deriverebbe dal fatto che la cura non era stata segnalata all'agenzia antidoping cosa che, se accertata, rischia di costare al difensore del Sassuolo la squalifica per due anni. Un'altra ipotesi, invece, è che i livelli di gonadotropina siano dovuti alla produzione interna, conseguenza dell'operazione e della successiva terapia, in questo caso, la positività emersa durante il controllo antidoping del primo dicembre scorso potrebbe essere un campanello d'allarme su un possibile riacutizzarsi della malattia e non comporterebbe squalifiche.
Il comunicato del Sassuolo
Alcune ore dopo la divulgazione della notizia, il Sassuolo ha diramato un comunicato in cui "precisa che, considerato il recente e delicato intervento al quale si è sottoposto il calciatore e la presenza attuale della molecola oggetto della positività, nell'esclusivo interesse della tutela della salute del calciatore e della sua privacy, la società e lo staff medico si riservano di eseguire tutti gli accertamenti clinico-laboratoristici necessari per la definizione del quadro clinico"."Si precisa inoltre - si legge sul sito del club - che il calciatore non è stato sottoposto e non si sta sottoponendo a nessuna terapia antitumorale e che quindi nessuna richiesta di esenzione terapeutica era stata presentata all'atto del controllo post partita".