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POLITICA

Elezioni Regionali

Doppia preferenza, Cdm vara il decreto per la Puglia. Il prefetto di Bari nominato commissario

Intervento del governo dopo che Il consiglio regionale pugliese non ha approvato la norma sulla parità di genere. Antonia Bellomo vigilerà sugli adempimenti per l'attuazione del decreto. Conte: "Non consentiamo discriminazioni". Emiliano: "Soddisfatto per decisione Cdm, dopo 5 anni di tentativi per convincere il Consiglio Regionale"

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Via libera del Consiglio dei ministri al decreto sull'adeguamento del sistema elettorale nella Regione Puglia alla doppia preferenza di genere. Il governo è intervenuto con un decreto per introdurre la doppia preferenza, dopo che il consiglio regionale pugliese non ha legiferato per il venir meno del numero legale.

Il prefetto di Bari nominato commissario
Il governo ha nominato un commissario straordinario con la funzione di provvedere "agli adempimenti strettamente conseguenti" per l'attuazione del decreto. Per il ruolo di commissario è stato individuato il prefetto di Bari, Antonia Bellomo.

Conte: non consentiamo discriminazioni
"Oggi abbiamo scritto una nuova pagina nella storia italiana dei diritti politici e, in particolare, dei diritti delle donne. Per la prima volta il Governo è intervenuto per adottare un decreto-legge che introduce nella legislazione della Regione Puglia il vincolo della doppia preferenza, offrendo a tutti gli elettori pugliesi la garanzia di poter scegliere, in occasione della prossima competizione elettorale, tra candidati di sesso diverso. Per il Governo l'empowerment femminile è un imperativo morale, politico e giuridico. Non siamo disposti a consentire ulteriori discriminazioni a carico delle donne". Lo scrive in un post su Fb il premier Giuseppe Conte.

Emiliano: soddisfatto per decisione Cdm
"Dopo cinque anni di tentativi di convincere il Consiglio Regionale della Puglia, assolutamente sovrano in materia, ad approvare la Doppia preferenza di genere nella legge elettorale pugliese per adeguare la nostra regione al resto d'Italia, oggi il nostro impegno programmatico si è realizzato grazie al Governo della Repubblica. Oggi davanti al Consiglio dei Ministri che mi ha convocato allo scopo, ho potuto finalmente esprimere il mio pieno consenso all'introduzione della doppia preferenza di genere nella legislazione pugliese".  Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano da Palazzo Chigi, dove ha partecipato alla seduta del Consiglio dei Ministri.

"Ringrazio tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione che in queste ore hanno espresso favore nei confronti del provvedimento che il Governo ha appena approvato. Non c'era più tempo purtroppo per riconvocare il Consiglio Regionale, ma nella sostanza il provvedimento del Governo riassume le posizioni di tutti ed equipara la legge pugliese a quella delle altre regioni e dei comuni. La cosa più importante è aver raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissi".

Ieri il monito di Conte: "Agite o interveniamo"
Ieri, il premier Conte aveva invitato il consiglio della Puglia a intervenire.  "Non possiamo accettare - è stato l'aut aut del premier - che la Regione Puglia non recepisca il principio fondamentale di parità tra uomo e donna per l'accesso alle cariche elettive. Lo Stato non può retrocedere sul punto". Conte, prendendo "atto delle disponibilità di alcuni gruppi regionali ad approvare urgentemente la norma", ha atteso "che si completi il processo nelle prossime ore", ma il "governo", ha avvertito, è pronto "a esercitare i poteri sostitutivi".

E' una corsa contro il tempo quella per adeguare alla normativa nazionale il sistema elettorale della Puglia, senza incorrere in ricorsi che potrebbero annullare l'esito delle elezioni. La bozza del provvedimento preparata dal governo ha già incassato il parere positivo dell'Avvocatura.

Il documento approvato dal cdm obbliga la Puglia a prevedere già per le Regionali di settembre la doppia preferenza di genere e l'inammissibilità delle liste elettorali che non dovessero rispettare la proporzione di genere 60/40. Per "aggirare" l'ostacolo rappresentato da eventuali ricorsi, l'Esecutivo ha nominato, sempre attraverso un decreto, un commissario che provveda poi a sostituirsi al Consiglio regionale.

In Puglia ci sono state pressioni da entrambi gli schieramenti sul presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, affinché convocasse entro il 5 agosto una nuova Assemblea per approvare la norma sulla parità di genere. Lo sveva chiesto ieri, nuovamente, l'intero schieramento di centrodestra, ma anche "pezzi" della coalizione di centrosinistra. "Deve essere il Consiglio regionale a modificare la legge elettorale della Puglia per introdurre la preferenza di genere", avevano avvertito Raffaele Fitto, candidato presidente del centrodestra alla Regione Puglia, insieme con Lega, FI, FdI, Udc e Nuovo Psi. Gli esponenti dell'opposizione avevano sollecitato "il presidente del Consiglio, Mario Loizzo, a convocare immediatamente la seduta: tutto il centrodestra - hanno evidenziato -è pronto a votare la proposta della Giunta Emiliano, così come è stata approvata dalla Commissione". Stessa richiesta di convocare una nuova seduta del Consiglio era arrivata dalla civica "Senso Unico" che sostiene il governatore uscente Michele Emiliano.

E oggi la richiesta di una riconvocazione del Consiglio era giunta dal presidente di Italia in Comune alla Regione Puglia, Paolo Pellegrino, annunciando "disponibilità al totale adeguamento alla legge nazionale di riferimento".