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POLITICA

Decaro: "Da maggio chiediamo parametri chiari"

Dpcm. Cirio: "Da Governo pretendo chiarezza: spieghi logica misure diverse per situazioni simili"

Sul piede di guerra anche il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca e quello della Sicilia, Nello Musumeci. "Legittime le proteste - dice il Governatore del Veneto, Luca Zaia - ma obiettivo è uscire fuori da crisi". La replica del ministro Speranza: non si ignori la gravità dei dati sui territori, no a polemiche inutili

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"Questa notte non ho dormito. Ho passato le ore a rileggere i dati, regione per regione, a cercare di capire come e perché il Governo abbia deciso di usare misure così diverse per situazioni in fondo molto simili". Così su Fb il presidente del Piemonte, Alberto Cirio che sulla decisione del governo di inserire il Piemonte tra le zone rosse aggiunge: voglio che mi si spieghi la logica di queste scelte". In particolare, nel post Cirio si chiede "perché si sia voluto assumere scelte così importanti sulla base di dati vecchi di almeno 10 giorni. Perché il netto miglioramento dell'Rt del Piemonte, sceso nell'ultima settimana grazie alle scelte di prudenza che la Regione aveva già saputo adottare, non sia stato preso in  nessuna considerazione. Perché per regioni con situazioni gravi si sia usato un metro diverso". "Il rispetto delle istituzioni fa parte della mia cultura. Ed io rispetto lo Stato. Ma  anche il Piemonte merita rispetto. Lo meritano i Piemontesi e le tante aziende che forse non riapriranno. Ed io per loro pretendo dal Governo chiarezza", conclude.

Anche De Luca e Musumeci sul piede di guerra
Critici nei confronti delle ultime misure contenute nel Dpcm, il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca che oggi in una nota ribadisce: "Rimango convinto della necessità di misure nazionali unitarie, anche più rigorose, per una azione più efficace di contrasto al Covid, a fronte di una diffusione sostanzialmente omogenea del contagio" e quello della Sicilia, Nello Musumeci, che attacca sul fatto che è stata imposta la zona arancione:  "Con i dati di queste ore dovremmo essere a un Rt pari a 1,2. La Campania ha avuto oltre quattromila  nuovi positivi, la Sicilia poco più di mille. La Campania ha quasi 55 mila positivi, la Sicilia 18 mila", ma "Campania e Lazio sono in zona gialla. Perché questa spasmodica voglia di  colpire centinaia di migliaia di imprese siciliane? Al governo Conte chiediamo di modificare il provvedimento, perché ingiusto e ingiustificato" conclude.

De Magistris: "Campania 'zona gialla'? Siamo sconcertati"
E sulla situazione della Campania, oggi scende in campo anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris che si dice basito del fatto che la sua regione sia stata 'catalogata' come  zona gialla: "Gli ospedali a Napoli, ed in Campania, sono al collasso. Ambulanze utilizzate come letti di reparto, macchine in fila fuori gli ospedali per attendere cure che non  arrivano, persone che rischiano di morire perché non ricevono adeguata ed immediata assistenza, positivi sintomatici spesso abbandonati presso le proprie abitazioni". E  aggiunge: "Siccome la situazione è drammatica presso le strutture sanitarie, delle due l'una: o la Regione Campania non fornisce dati reali ed attuali al Ministero della salute,  oppure la sanità in Campania è andata in tilt nonostante siamo al livello giallo, il più basso di rischio tra le Regioni in Italia. Siamo sconcertati e preoccupati. Abbiamo il diritto di  capire e di ricevere dal Governo informazioni precise".

Spirlì: "In Calabria gente creperà di fame"
"Alle 19.59 sono stato informato dal ministro Speranza che la Calabria era zona rossa" ma con questa decisione "qui la gente creperà di fame". Lo ha detto, intervistato a Coffee  break , il presidente facente funzione della giunta della Calabria Nino Spirlì. La decisione è nata dalla valutazione che il governo ha fatto della fragilità del sistema sanitario  regionale? "Il governo se la deve prendere con se stesso che in tanti mesi di commissariamento della Calabria non ha fatto una mazza, il governo ricomissaria la sanità in Calabria  lasciando al posto di comando il commissario che il governo stesso ha detto non ha fatto bene il suo lavoro", risponde Spirlì. "Il governo invece di fare le decisioni  semaforiche avrebbe dovuto fare una decisione con i contro maroni decidendo che tutta Italia deve comportarsi in un certo modo" ha detto. Poi avverte: "Impugneremo la nuova ordinanza del ministro della Salute". 

Legittime proteste De Luca e Fontana, ma obiettivo è uscire fuori da crisi
"Credo che sia legittimo che De Luca e Fontana protestino, tutti noi abbiamo qualcosa da dire. Io personalmente ritengo fondamentale il contraddittorio sul servizio di prevenzione. Non vengo a fare polemiche, ma dico che le cose non sono mai perfette. Anch'io avrei cose da replicare, ma tutti abbiamo un obiettivo, cioè di uscire presto da questa crisi." Così il presidente del Veneto Luca Zaia a Radio Anch'io su RadioUno.

Bonaccini: "Obiettivo è invertire curva pandemica"
"Non esistono zone verdi, la priorità ovunque nel Paese e una sola: invertire la curva pandemica, frenare il contagio, perchè la situazione è peggiorata nelle ultime settimane.  Dobbiamo evitare che nelle prossime settimane le strutture sanitarie e ospedaliere subiscano una pressione tale da mettere in discussione servizi e prestazioni ordinarie, per  tutelare la salute di ogni persona": lo scrive su Fb il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, commentando l'inserimento della sua regione tra le regioni a  zona gialla, ovvero con criticità moderata.

Decaro: "Da maggio chiedevamo parametri"
"Domani, con l'entrata in vigore delle nuove restrizioni, ci saranno delle limitazioni. In alcune regioni sono più spinte in altre meno. Nelle zone rosse non si potrà uscire di casa.  Mentre in quelle arancioni sarà solo una raccomandazione, nelle zone rosse sarà come tornare al lockdown totale. Spero sia solo per qualche giorno". Così Antonio Decaro, presidente Anci e sindaco di Bari a Radio anch'io, su Rai Radio. Poi alla domanda se condivida la linea del governo, Decaro ha risposto: "Noi avevamo chiesto da  maggio  di individuare dei parametri in modo trasparente, in modo da renderci tutti responsabili. Noi lo abbiamo chiesto a maggio nel periodo delle riaperture. Volevamo indicatori  certi per dare possibilità alle comunità e ai sindaci di capire e fare aggiustamenti", "a Bari sono preoccupati, ci sono forti limitazioni. C'è la paura che nel giro di pochi giorni si  possa diventare zona rossa. Sulle scuole il Dpcm dà la possibilità di poter adottare delle ordinanze particolari. Spero che i dati numerici che hanno portato i presidenti di regioni a  chiudere la scuola si abbassino".

Speranza: non si ignori la gravità dei dati sui territori, no a polemiche inutili
"Le Regioni alimentano i dati con cui la cabina di regia effettua il monitoraggio dal mese di maggio. Nella cabina di regia ci sono tre rappresentanti indicati dalle Regioni. E' surreale che anziché assumersi la loro parte di responsabilità ci sia chi faccia finta di ignorare la gravità dei dati che riguardano i propri territori. Serve unità e responsabilità. Non polemiche inutili". Lo afferma in un comunicato il ministro della Salute Roberto Speranza in risposta alle polemiche dei governatori inseriti nelle "fasce" gialla, arancione e rossa - per gravità di rischio Covid - in attuazione dell'ultimo Dpcm del presidente del Consiglio Conte.

Oggi audizione Presidente Anci presso Commissione Affari costituzionali della Camera
Oggi, alle ore 13.10, la Commissione Affari costituzionali della Camera, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge in materia di disciplina dell'attività di rappresentanza di  interessi, svolge l'audizione informale, in videoconferenza, di Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci).