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ECONOMIA

Presidente Bce: inflazione in graduale rialzo prossimi mesi

Draghi: economia cresce a passo moderato ma stabile

Alla Bce "restiamo determinati a preservare il livello molto consistente di accomodamento monetario, che è necessario" a favorire una normalizzazione dell'inflazione eccessivamente bassa", sottolinea il Presidente dell'Eurotower 

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L'economia dell'Eurozona continua procedere a un "passo moderato ma  stabile". Nel secondo trimestre è prevista una crescita simile a quella segnata nel secondo, quando il Pil dell'area è salito dello 0,3% su base congiunturale. I rischi sulla crescita, ha aggiunto, "restano orientati al ribasso". E' quanto  ha affermato il presidente Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo. 

Alle Bce "restiamo determinati a preservare il livello molto consistente di accomodamento monetario, che è necessario" a favorire una normalizzazione dell'inflazione eccessivamente bassa. "A questo scopo - ha affermato ancora Draghi - continueremo ad agire usando tutti gli strumenti, se necessario". Draghi ha ricordato che a dicembre, nel fare le sue valutazioni il Consiglio disporrà anche delle nuove previsioni economiche dei tecnici della Bce, che copriranno anche il 2019.

Il Presidente della Bce prevede inoltre un "graduale rialzo dell'inflazione nei prossimi mesi" nell'area euro, legata "in gran parte a effetti di base". "Non vedo - aggiunge Draghi - alcun segnale di un convincente trend al rialzo dell'inflazione sottostante". Draghi infine sottolinea che nel direttivo della Bce non c'è stata nessuna discussione su una possibile estensione del Qe.Il presidente dell'Eurotower si è limitato a ribadire che il programma andrà avanti sino a fine a marzo o oltre se necessario.

Bce lascia tassi invariati
La Banca centrale europea (Bce) ha lasciato invariato a zero il tasso di rifinanziamento principale, in linea con le attese degli analisti. Lo ha reso noto la Bce, che ha anche confermato a -0,40% i tassi sui depositi overnight presso lo sportello Bce. Il tasso di rifinanziamento marginale resta inoltre allo 0,25%. Nessuna variazione anche per quanto riguarda il programma di acquisti da 80 miliardi che proseguira' fino al marzo 2017 "o oltre se necessario".