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ECONOMIA

Nessuna dichiarazione sul caso Grecia

Draghi a Milano: "Mercati dei capitali più integrati in Europa per superare shock futuri"

Il presidente della Bce in Lombardia per il lancio della piattaforma T2S di sicurezza per le transazioni finanziarie in euro

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Mario Draghi a Milano presentazione piattaforma T2S (Ansa)
Per l'Eurozona è un momento difficile. E questo Mario Draghi lo sa bene. Tanto che oggi a Milano, dove si trovava per la presentazione della piattaforma T2S di sicurezza per le transazioni finanziarie in euro, non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione sulla Grecia. La cautela in questo momento è d'obbligo. Sembra che il presidente della Bce abbia deciso anche lui, come Merkel, Juncker e Hollande, di aspettare l'esito del referendum greco e capire poi come muoversi.

Maggiore integrazione dei mercati permetterebbe di assorbire meglio gli shock economici
Il presidente Bce, nel corso del suo intervento, ha affermato che una maggiore integrazione dei mercati dei capitali permetteranno all'Europa di assorbire meglio ogni futuro shock economico. Al lancio ufficiale della piattaforma europea di negoziazioni T2S Draghi, ha affermato che sono "necessari ulteriori passi avanti per una completa integrazione dei mercati dei capitali in Europa". Il presidente delle Bce ha quindi citato un recente studio del Fondo monetario internazionale dal quale emerge che i mercati di capitali dell'area euro assorbono solo una piccola parte di shock rispetto agli Stati Uniti. "Un'unione dei mercati dei capitali e il corrispondente aumento dei patrimoni detenuti oltre frontiera, permetterebbe una maggior diversificazione del rischio, aiutando le economie a fronteggiare le recessioni". Secondo Draghi inoltre l'istituzione di un mercato unico dei capitali consentirebbe alle aziende di sfruttare possibilità di finanziamento più ampie, "aiutando a ridurre il legame tra il luogo in cui si opera e il costo dei finanziamenti. Rimuovere la frammentazione dei mercati consentirà l'accesso a grande varietà di fondi e stimolerà la crescita". 

"La nuova piattaforma dei pagamenti europei T2S - ha detto Draghi - è una parte centrale della storia più ampia di integrazione europea. Nel descrivere questo processo, Robert Schuman ha detto nel 1950 che 'l'Europa non si farà in una sola volta, o in base ad un unico piano. Sarà compiuta con realizzazioni concrete'. Il percorso è stato infatti costellato di molti di questi risultati". In questi anni "l'infrastruttura di supporto dei mercati dei capitali - ha sottolineato il numero uno dell'Eurotower - ha continuato ad essere molto frammentata. L'Europa aveva più di 30 sistemi diversi. Il numero enorme di regole e approcci ha fatto sì che l'intero processo di pagamenti e transazioni sia rimasto contorto e costoso".