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ECONOMIA

Bce, Draghi: economia in ripresa moderata ma costante

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 "Dall'inizio della crisi finanziaria globale, il 2016 è stato il primo anno completo in cui il Pil nella zona euro è sopra al livello pre-crisi. Ci sono voluti circa 7,5 anni per arrivarci. L'economia ora si sta riprendendo ad un moderato, ma costante, ritmo". Così Mario Draghi, presidente della Bce, intervenendo al congresso bancario europeo a Francoforte.
"L'occupazione è cresciuta, quattro milioni di posti in più dal 2013 - ha proseguito - e la ripresa è diventata più generalizzata, con meno differenze di performance economica tra i Paesi".
 
"Abbiamo bisogno di un settore bancario forte per sostenere la ripresa dell'economia. Ma, se c'è una lezione che possiamo trarre dall'ultimo decennio, è che per essere veramente robusto, il settore bancario deve essere ben regolato".  In questo senso, sottolinea Draghi, "ci dà conforto il miglioramento della solvibilità del settore bancario". "Le origini finanziarie della crisi spiegano anche la lentezza della ripresa economica - secondo Draghi - poiché le banche sovraesposte dovevano ripulire i loro bilanci e rafforzare il loro capitale. Le imprese e le famiglie che hanno avuto dei prestiti hanno dovuto ridurre la leva finanziaria. E questa combinazione ha depresso sia l'offerta di credito, che la domanda" aggiunge.
 
"Abbiamo tutte le ragioni per essere più fiduciosi nella forza della ripresa di quanto lo fossimo un anno fa. Ma non possiamo essere ottimisti sulle prospettive economiche. Oltre ai rischi geopolitici che restano prevalenti, ci sono infatti tre fattori che impongono cautela: la redditività delle banche dell'area dell'euro, la relativa debolezza delle dinamiche inflazionistiche, e la dipendenza della ripresa dalla politica monetaria accomodante". Draghi insiste proprio su quest'ultimo punto, sottolineando come "il recupero del credito sia stato facilitato da un settore bancario più resistente, ma la spinta viene dalla nostra politica monetaria". Draghi riporta stime della Bce, secondo cui l'inflazione s alzerà dello 0,50% in media tra 2016 e 2017, "contribuendo ad aumentare la crescita del Pil reale di più di un punto e mezzo percentuale cumulativamente fra 2015 e 2018". "In altre parole, la politica monetaria rimane un ingrediente fondamentale nello scenario dei prossimi anni".